Aiuto per dolore al seno: convinzione psicologica?

salve dottori!! sn una ragazza di 18 anni...scrivo qst consulto per una cosa che mi sta accadendo a cui io non riesco a dare spiegazioni e vorrei capire se è una mia convinzione psicologica. allora: 5 mesi fa iniziai ad avere un dolore al seno, dopo varie visite, ecocordigramma ed analisi non risultò nulla . adesso ho ankora qst dolore ....può essere ke io mi "fissi" su tutto questo e così diventa una mia convinzione psicologica? premetto ke sn ansiosa ...la ringrazio a presto .saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, potrebbe essere, specialmente se lei sa già di essere ansiosa. Ma si può solo risponderle in generale, per avere una valutazione riguardo a lei in particolare dovrebbe sentire uno psicologo/psicoterapeuta di persona.

È già stata da uno psicologo prima d'ora?

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
no mai..ma semplicemente perchè ho qst problemi da un pò di mesi.... poi dipende, giorni si ed altri no.... nn so più cosa pensare ....
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Beh, se sono dei mesi che sta male direi che un consulto psicologico potrebbe già essere giustificato. Anche perché prima s'interviene, se c'è da intervenire, meglio è.

Se ancora studia potrebbe iniziare interpellando lo psicologo del centro ascolto della sua scuola. Oppure chiedere direttamente un primo colloquio alla sua ASL.

Cordiali saluti
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
se i medici escludono con certezza la presenza di malattie dovresti sentirti tranquilla, ma forse sotto sotto non ti "fidi" ciecamente di queste persone, e magari ogni tanto ti chiedi "E se si sbagliassero?".

Questo dubbio, unito alla tua eccessiva "attenzione" rispetto ai "rumori" del tuo corpo ti fanno aumentare l'ansia.

Potresti parlarne con i tuoi genitori e decidere di sentire un secondo parere medico (purchè sia l'ultimo, altrimenti rischi di entrare in una spirale infinita).

Potresti anche parlarne con uno psicologo, ma anche per questa decisione ti consiglio di confrontarti con i tuoi genitori.

Infine potresti anche accettare di avere questo dolore intermittente: alla fine è meglio un sintomo "rumoroso" ma innocuo, rispetto ad un sintomo pericoloso e silenzioso, no?

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_