Oggetto transizionale

Buonasera, ho una figlia di 4 anni che prende ancora il ciuccio.
Ho letto diverse opinioni di pediatri, psichiatri infantili, odontoiatri, sull'opportunità di lasciare che il bimbo soddisfi questo bisogno.
Mi sembra di aver capito che i bambini prendano il ciuccio per consolarsi e rassicurarsi in assenza di contatto fisico con la mamma.
Mia figlia ha iniziato a farne uso verso i due anni, in concomitanza con il passaggio al vasino e da allora non l'ha più mollato.
Le chiedo se sia normale che in questa fase (4 anni) senta ancora così forte il bisogno del ciuccio e se ciò non nasconda un'eccessiva mancanza di sicurezza in sé stessa da affrontare in maniera più approfondita.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile signore, se sospetta che sua figlia sia insicura, probabilmente avrà visto altri segnali che gliel'hanno fatto pensare. L'uso del ciuccio a 4 anni, da solo, è troppo poco per parlare d'insicurezza. In fondo a quell'età non si è sicuri di nulla, per definizione.
Non deve concentrarsi troppo sulla preoccupazione che sua figlia possa essere insicura, anche perché così facendo rischia di trasmetterle la sua ansia e di renderla insicura per davvero.
Quindi cerchi di restare sereno, innanzitutto, per quanto possibile. Se anche a mente fredda riterrà che potrebbe esserci qualche questione da chiarire, potrete consultare uno psicologo dell'età evolutiva, o relazionale-familiare, oppure un neuropsichiatra infantile.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
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La ringrazio per la risposta, in effetti mi rendo conto che a volte è l'ansia eccessiva dei genitori che rendere più insicuri i figli. Ovviamente il ciuccio è una delle situazioni che mi ha portato a riflettere sulla situazione. Per fare altri esempi, ogni giorno che la accompagniamo a scuola vive con ansia il momento del distacco, per poi rimanere serenamente insieme agli altri bambini per tutto il tempo. Altro esempio è il disagio che avverte con persone meno familiari anche se si tratta di amici/parenti che con frequenza. Il difficile per me genitore è capire se si tratti di un fisiologico processo di crescita o se va modificato qualcosa nei comportamenti di noi genitori al fine di renderla più pronta ad affrontare il mondo esterno.
La ringrazio di nuovo, inizierò seguendo il suo consiglio, cercando di stare più sereno possibile io per primo.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile signora, il passaggio dalla fase orale , alla fase anale( utilizzo del vasino), ha creto nella bambina delle quote d'ansia, capita frequentemente, cos' la piccola ha fatto un passo in dietro verso la suzione consolatoria.
Stia serena, sarà la piccola da sola a moderare questi passaggi, andando avanti ed in dietro con le fasi di sviluppo psichico.
Il vasino, dal punto di vista psichico, rappresenta un difficoltà, perchè i bambini, temono inconsciamente di "perdere oggetti interni", che vengono rappresentati dalle feci.
Mi sento di suggerirle di giocare con lei, dopo che ha terminato di andare di corpo, fecendo vedere alla bambina il contenuto del vasino( dicendo magari qualche frase scherzosa come: " amore di mammma, che puzza!" oppure: " Guarda,guarda, aiutami a buttarla via, stiamo impuzzolendo il bagno...).
La bambina deve vedere cosa perde.
Passerà, eventualmente, consulti uno psicologo.
Auguri.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it