Una tragedia, non riesce quasi più

Salve, scrivo per mio fratello. E' un ragazzo di vent'anni che da un anno a questa parte soffre di agorafobia. Ad oggi non si sono ancora verificati veri e propri attacchi di panico, diciamo che le sue ansie e le sue paure si materializzano in sintomi riconducibili a gastrite e nausea. Se ad esempio deve recarsi all'univers'tà in treno è una tragedia, non riesce quasi più a farlo perchè ha il terrore di non poter trovare una via di fuga nel caso succedesse qualcosa quindi prima e durante il viaggio sta malissimo, ha forti dolori allo stomaco, nausea, vomito eccetera. Tutto questo succede anche se deve andare ad una festa, uscire con gli amici, e di entrare in un negozio proprio non se ne parla. Non voglio che le cose per lui peggiorino perché è un ragazzo intelligentissimo e vederlo così ci distrugge. Non riesce a godersi a pieno la vita e vorrei aiutarlo a trovare una soluzione. Vorrei assolutamente escludere farmaci, ansiolitici e quant'altro, c'è qualche altra soluzione?Ad esempio l'ipnosi? risulta efficente? E io come posso essergli s'aiuto? Se insisto a farlo uscire faccio bene o no? Non vorrei che le cose peggiorassero ulteriormente. Grazie
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazza il problema di suo fratello può essere risolto mediante un intervento psicoterapico di elezione per questi disturbi, ossia un intervento di tipo comportamentale (strategico, cognitivo comportamentale) che lo addestri gradatamente ad avvicinarsi nei luoghi temuti e ad eliminare quelle idee distorte che lo spingono a temere determinati ambienti.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
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