Piango sempre...

Sono una ragazza di quasi 21 anni, molto solare e ottimista. Ma spesso mi capita di ritrovarmi in lacrime.
Da sempre ho sempre patito un sacco le critiche negative e ogni volta che qualcuno mi criticava scoppiavo in lacrime... al liceo ho un po' imparato a controllare questa cosa, e le lacrime non compaiono più ma la voce spezzata c'è sempre....
Ma ora che sono all'università mi sento punto e a capo... e difficile sostenere esami con la voce spezzata.
Piango anche quando vedo film o ascolto canzoni che mi fanno venire in mente cose belle o cose brutte... e piango anche quando mi arrabbio: sento proprio le lacrime che salgono su e non riesco a trattenermi! Mi capita spesso quando ho delle discussioni, anche stupidissime, con il mio ragazzo: scoppio in lacrime, e anche dopo il chiarimento non riesco a smettere.
Ma non finisce qui... piango quando mi si fanno dei complimenti e piango anche quando faccio dei complimenti. Ogni volta che digo al mio ragazzo che lo amo sento le lacrime salire, anche ora le sento, per il semplice fatto di pensare di amarlo.
Piango pure dopo aver fatto l'amore, non mi capita sempre, ma molto molto spesso... diciamo due o tre volte al mese!
Non so cosa fare nè a chi rivolgermi e nemmeno se c'è bisogno di rivolgersi a qualcuno...
il motivo per cui vi scrivo è che il mio ragazzo (con cui sto da un anno) mi sta convincendo a parlarne con uno psicologo... perchè lui, soffrendo di depressione ed essendo in terapia da uno psicologo, sostiene che è veramente utile avere un parere specializzato perchè alla lunga è difficile gestire certe situazioni se si ha la lacrima facile (son scoppiata a piangere una volta sul pulman perchè ascoltavo la radio con le cuffie e c'era una bella canzone... e son scoppiata a piangere ad un esame perchè son stata criticata dalla professoressa).
Non so se la cosa possa essere rilevante, e non vorrei fare delle autodiagnosi, ma da cosa ho potuto leggere su questo e alri siti di medicina, io prima di prendere la pillola anticoncezionale soffrivo di depressione premestruale, e anche alle medie mi sentivo spesso depressa... forse perchè il mio ritorno in italia (mio padre lavora all'estero e noi da piccoli giravamo con lui) è stato un po' traumatico...
Per concludere... Vorrei sapere un vostro consiglio per capire se sono solo una persona fragile (non mi son mai ritenuta tale) o se è opportuno parlarne con qualcuno di specializzato.
Ancora grazie
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sig.na,
piangere è la conseguenza della sua ipersensibilità alle critiche altrui, quindi non è il problema in sé, è solo il suo modo di reagire al disagio derivante dalla disapprovazione da parte dell'altro.
Provi a chiedersi come mai il rifiuto e/o la critica scatenano in lei reazioni così intense e incontrollate.
Probabilmente ci sono delle esperienze che ha bisogno di metabolizzare (ad es. il suo rientro in Italia e le implicazioni relative ad esso),per evitare che il suo passato continui ad influenzare in questo modo così disfunzionale il suo presente.
La psicoterapia è senz'altro il contesto adeguato all'interno del quale iniziare questo percorso di elaborazione.
Cordialmente

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
il problema non credo sia il fatto che Lei ha la "lacrima facile" bensì il fatto che se ne preoccupa.

Forse teme che la lacrima possa venire interpretata dagli altri come "debolezza", e quindi se ne vergogna.

Se avere la "lacrima facile" significa "commuoversi" cosa c'è di male? Perchè vuole controllare l'espressione delle Sue emozioni?

Se invece Lei si percepisce "più fragile" della media (e il Suo ragazzo sembra proprio di questo parere) allora potrebbe essere indicata la consulenza psicologica.

Io, nel dubbio, mi toglierei la curiosità, e farei una visita psicologica: potrebbe fissarne una con lo psicologo del Suo fidanzato chiedendogli un parere in proposito. Il Collega, nel caso, saprà poi indicarle qualche altro professionista fidato in grado di aiutarla.

Spero però che la consulenza psicologica Lei non la interpreti come un modo per "controllare" tutte le emozioni: questa capacità di commuoversi probabilmente è una cosa Sua, intima e spontanea, che la rende diversa dagli altri e, perchè no, anche amata da chi Le vuole bene. Per questo non va soffocata.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

[#3]
Psicologo, Psicoterapeuta attivo dal 2008 al 2022
Psicologo, Psicoterapeuta
Alcune persone hanno un'emotività molto prorompente, ho sentito personalmente di "lacrime facili" come le chiama lei, e devo dire che con un po di terapia si può raggiungere un differente modo di percepire e percepirsi, "gestendo" la propria emotività in maniera differente. Ciò non vuol dire che non si commuoverà più se sente una bella canzone, ma che magari riuscirà a percepire tale commozione senza più trovarsi in circostanze che possono creare imbarazzo
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Grazie mille dott.ssa Camplone
e grazie mille anche a lei dott. Bulla
Il problema è che non sono per nulla in grado di controllare le lacrime... e la cosa diventa complicata quando si scoppia in lacrime in sede d'esame o con altra gente perchè ci si è un po' alterati.
Davanti ad un film, per una bella canzone o per un complimento mi importa poco di piangere.
Vorrei principalmente capire se è perchè son più emotiva o perchè son più fragile. Fatto sta che ora come ora ho il terrore di dare altri esami perchè non vorrei che andasse a finire come lo scorso esame che ho dato, e quando c'è bisogno di far valere le mie idee preferisco asserire perchè non voglio iniziare disscussioni sapendo che inizierei a piangere
[#5]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
grazie mille dott. Giusti
la mia università fornisce un servizio gratuito di counselling con una terapista, credo proprio che prenderò un appuntamento, anche solo per avere un parere.
[#6]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
allora le cose cambiano, se Lei si sente terrorizzata all'idea di poter perdere il controllo sul pianto.

Ottima l'idea, a questo punto, di sentire la terapeuta dell'università.

Ci tenga informati se lo desidera.
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