Lui è in crisi, come comportarsi?

Salve, ho 32 anni e ho una storia da 3 anni con un ragazzo della mia età, che è divorziato ed ha un bambino di 4 anni. Premetto che il bambino lo amo con tutta me stessa e sono ricambiata da lui da un affetto incredibile.
Sottolineo anche che abitiamo a circa 140 km di distanza.
Tutto è iniziato nell'estate del 2007, ma un pò così quasi senza crederci entrambi. Poi invece è durata per 14 mesi. Io sapevo che lui era innamorato ma litigavamo sempre perchè si rifiutava di ammetterlo e diceva sempre che dopo un divorzio e un figlio vissuto a metà non se la sentiva di prendere degli impegni seri con qualcuno... Ad un certo punto, stanca di tutto ciò l'ho lasciato. Dopo circa 3 settimane lui mi ha cercato come un pazzo, mi ha scritto lettere d'amore, mi ha regalato fiori, ha stressato le mie amiche, ma io nulla. Tutto questo "corteggiamento" è durato 4 mesi, ma io non mi fidavo + di lui, ormai mi ero stancata.
Non ci siamo sentiti per altri due mesi, finchè, x motivi di lavoro, ci siamo rincontrati e siamo torniamo insieme, questa volta sul serio. Lui era fantastico, tenero, finalmente senza paura di ammettere i suoi sentimenti.
Ricominciamo con una nuova carica, io inizio a rifare la vita stressante di prima: da lunedi a giovedi nella mia città e poi da giovedi notte a lunedi mattina da lui (in casa dei suoi). Ma almeno questa volta ne valeva la pena...
Con lui iniziamo a parlare di matrimonio, anche se lui ammette di farlo solo per me, perché la scelta migliore sarebbe convivere, in quanto non crede più nel matrimonio. Io insisto perchè per me è importante, anzi arrivo a dirgli con molto fermezza che se non ha intenzione di risposarsi e rifarsi una famiglia deve dirmelo subito perchè io invece lo desidero con tutto il cuore.
Da circa 3 mesi a questa parte lui è diventato un pò distante, non mi dice più "ti amo" ed io inizio ad andare in paranoia. Lui adduce tutto a pensieri di lavoro e al fatto che non stavamo in una casa nostra.
Finalmente a luglio (cioè un mese fa) troviamo casa e il 1 agosto ci trasferiamo. la mia felicità dura una sola settimana perchè una sera mi dice di essere in crisi, che non sa quello che vuole dalla vita, che io voglio un matrimonio e dei figli e lui non sa se può darmeli. Mi chiede del tempo in cui riflettere, per cui io faccio le valigie e torno a casa. La mia comprensione dura ben poco, perchè la rabbia prende il sopravvento. Mi aveva illusa andando a vivere insieme per farmi andar via dopo una settimana! Non ci potevo credere, ero disperata, ancora una volta mi aveva delusa. Ritorno da lui per svuotare casa da tutto ciò che era mio, se non mi voleva tra i piedi non doveva restarci nulla di mio. Sono passate 2 settimane, lui continua a chiamarmi tutti i giorni e a dirmi che è in crisi e di aspettarlo, ma io gli ho chiesto di lasciarmi stare perchè non riesco a riavere fiducia in lui e credo che il suo non sia vero amore.
Cosa devo fare? Ma lui mi ama si o no??? Da cosa lo devo capire? Come posso riconquistarlo?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza, gli errori che spesso si fanno sono quelli di considerare espressioni di amore delle scelte quali il matrimonio. Da quello che sembra di capire è che questo ragazzo vuole la sua presenza ma quando si "impongono" determinate scelte scattano le difficoltà

(..)Io insisto perchè per me è importante, anzi arrivo a dirgli con molto fermezza che se non ha intenzione di risposarsi e rifarsi una famiglia deve dirmelo subito (..)

sono degli aut aut difficili da sostenere quando c'è comunque un sentimento di fondo e la difficoltà di fare una scelta nella quale non si crede più.
una situazione troppo conflittuale che sfocia in una scelta forzata
(..) lui ammette di farlo solo per me (..)

ma che si trasforma in crisi quando comincia ad avvicinarsi il giorno della resa dei conti.

NON rendete l'idea del matrimonio il terzo incomodo che pradossalmente vi dividerà. Scegliete di stare insieme indipendentemente da certe formalità, purtroppo l'ufficializzazione di un rapporto è la trappola del conflitto nella quale molti cadono e dalla quale non ne vigliono uscire.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gent.mo Dr De Vincentiis, forse sbaglierò, ma credo sia fondamentale condividere con il proprio compagno quelli che sono i propri ideali di vita.
Siamo arrivati al punto che x noi donne far presente di volere nella vita una famiglia significa far scappare l'uomo che è al nostro fianco!
E chiedo scusa, con chi se ne dovrebbe parlare?
Ripeto, forse sto sbagliando, ma la verità è che io sogno davvero di avere una famiglia con l'uomo che amo ed essendo cmq una credente, desidero fermamente che ciò avvenga con un matrimonio...
La cosa che mi fa + rabbia è che lui ha voluto in passato ricucire questo rapporto sapendo chi ero e cosa volevo...
E trovo assurdo che mi si venga a parlare di crisi una settimana dopo l'essere andati a vivere insieme!!!
Ma è possibile giocare con la vita delle persone in questo modo? Illuderle per poi rispedirle a casa???
E questa benedetta crisi quando deve durare? Io, vorrei sapere, cosa devo fare?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazza deve innanzitutto scegliere se la voglia di stare con questo ragazzo sia più forte ed importante del concetto di matrimonio, se non riesce a scindere le cose non avrà la giusta lucidità di fare una scelta.
Fin quando lei continuerà a fondere l'amore della persona che le sta accanto con l'idea che questo significhi sfociare nella formalizzazione di questo rapporto continuerà a provare solo disagio.

(..)io sogno davvero di avere una famiglia con l'uomo che amo ed essendo cmq una credente, desidero fermamente che ciò avvenga con un matrimonio...

purtroppo, come dice anche lei, questo rito (soprattutto che per chi ci ha già provato come un separato) in molte occasioni, crea problemi, diventa il terzo incomodo che manda in crisi una coppia.

Solo se si riesce ad uscire dalla rigidità di un proprio ideale si può essere in grado di superarlo.
saluti
[#4]
Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
capisco tutta la Sua rabbia, ma secondo me se si mette nella posizione passiva di chi ha ricevuto una "fregatura" le cose peggioreranno, e molto anche.

Intanto credo che se lui avesse voluto prenderla in giro non si sarebbe arrivati nemmeno ad un giorno di convivenza, altro che una settimana.

Di certo lui ha vissuto un notevole conflitto, teso tra la paura di perderla ed il timore di affrontare un impegno come un matrimonio, che tra l'altro in passato ha rappresentato un fallimento notevole per lui.

Inoltre non dimentichiamoci il bimbo: questo vi rende due persone innamorate che partono da punti differenti.

Nessuno nega che Lei abbia il diritto di costruire la famiglia ideale, ma il rischio di mettersi con una persona separata con figlio a seguito c'è, e c'è sempre stato.

Ora Lei deve fare due conti: è maggiore l'amore per questa persona oppure la rabbia perchè questi le ha distrutto il progetto di tutta una vita?

Non sarà semplice rispondere a questa domanda: per questo secondo me potrebbe essere utile un supporto psicologico.

Ne parli con lui, ed eventualmente andateci insieme per cercare di chiarirvi.

Mi raccomando, cerchi di non perdere la lucidità proprio in questo momento, anche se la tentazione di spaccare tutto è forte.

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_