Scelta psicoterapeutica

Salve, da circa un anno ho interrotto un percorso psicoterapeutico durato circa sei mesi, che avevo cominciato x una serie di eventi che mi avevano portata ad una condizione depressiva insostenibile. Il motivo della mia interruzione era che non vedevo risultati, forse in fondo non mi fidavo neanche dello psicoterapeuta (ho un enorme difficoltà nel fidarmi, in genere); credevo che in effetti i problemi reali non era in grado di risolvermeli e che "mi rubasse" i soldi (detta in maniera spicciola). Chissà, forse cercavo delle risposte... che lui non mi dava. In effetti, lui voleva che fossi io ad arrivare alle cose... ma io proprio non ci arrivavo. Mi diceva che facevo progressi, ma io non vedevo niente, ed oggi mi rendo conto che in effetti è tornata tutta la "feccia" a galla, più di prima.
Oggi capisco che il mio problema è - ed è sempre stato - mia madre, ma all'epoca della terapia credevo di aver risolto questo problema.
Attualmente mi rendo conto che sono in una condizione pessima. Vivo un rapporto conflittuale con mia madre (come sempre) e ho letteralmente smesso di vivere. Faccio fatica ad alzarmi dal letto qualora devo uscire per commissioni che mi riguardano, non riesco a riprendere il lavoro e a volte ritorna il pensiero che sarebbe meglio se morissi.
Vorrei riprendere un percorso terapeutico perchè capisco che ho bisogno di aiuto, ma non so se rivolgermi nuovamente a lui o meno, d'altronde non conosco altri professionisti. Lo psicoterapeuta di cui ho parlato mi era stato indicato da un'amica, che praticamente dice di essere stata salvata da lui. Forse sono io che ho sbagliato a non fidarmi del tutto?
Grazie
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

benchè lo psicoterapeuta sia stato indicato da una amica che si è trovata molto bene con quel professionista, se per Lei non è stato così può sempre sceglierne un altro.
In fondo lei ha fatto un trattamento di soli due mesi, che è un periodo troppo breve per apprezzare cambiamenti significativi, soprattutto nelle depressioni più resistenti.

Nel caso può chiedere indicazioni al Suo medico di base.

In bocca al lupo!

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr. Luca Martis Psicologo, Psicoterapeuta 153 4
Gentile Utente,

il rapporto con la Psicoterapia e lo Psicoterapeuta è complesso ed influenzato dalle aspettative del paziente.

Sicuramente, la condizione lamentata merita un intervento psicologico che le consiglio di ricercare attivamente, anche se ciò dovesse portare alla scelta di un'altro terapeuta.

Il Medico di Famiglia Le ha mai prescritto dei farmaci?

Le faccio i migliori auguri.

Cordialità,

Dr. Luca Martis



[#3]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentili Dott. Pileci e Martis, anzitutto grazie x le risposte. So che la scelta dello psicoterapeuta è complessa e spesso personale, ma sono state proprio le esperienze negative in merito che mi hanno spinta a chiedere un consiglio a voi.
Per quanto riguarda il riferimento al mio medico di base: non ho alcuna intenzione di rivolgermi a lui. Nella maniera più assoluta! E prendere farmaci è una cosa che altrettanto non ho intenzione di fare. Credo che se uno psicoterapeuta mi prescrivesse dei farmaci scapperei a gambe levate.
La mia paura è incappare in qualche altra spiacevole esperienza, far trascorrere altro tempo e non aver ancora risolto niente.
Ho avuto due esperienze negative: la prima in cui l'analista (anche se non era un vero e proprio psicoterapeuta) non ha saputo gestire il suo controtransfert (questa è l'ipotesi venuta fuori dalla seconda terapia, riguardo alla "fuga" del primo analista); la seconda esperienza negativa è quella di cui ho accennato inizialmente, in cui la terapia è durata 6/8 mesi ed in cui non mi sono sentita capita e mi sentivo sotto pressione: tipo fumava come un pazzo durante le sedute oppure quando ha cominciato a cambiarmi gli orari, mettendomi degli appuntamenti in orari x me scomodi, anche di sera tardi (ore 21.00); x non parlare dei discorsi di ipnosi che mi facevano venire la pelle d'oca. Il motivo del mio abbandono, senza neanche una parola al terapeuta è che proprio non riuscivo a fidarmi. Ora cerco di capire se è il mio problema ad innescare questo meccanismo di sfiducia oppure lui ha calcato troppo la mano nella terapia.
Vi ringrazio in ogni caso x l'attenzione.

[#4]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sig.na,

se queste sono state le sue esperienze non sarebbe funzionale rivolgersi di nuovo ad uno di questi psicologi,
consideri che molti professionisti danno la possibilità di fare il primo colloquio gratuitamente, in questo modo può avere occasione di incontrarne più di uno e fare le opportune valutazioni oltre a verificare sul sito dell'ordine degli Psicologi della sua regione il possesso dei titoli di psicologo psicoterapeuta da parte del professionista.

Cordialmente



Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Concordo con la Collega: per evitare qualunque tipo di problema in futuro può guardare il sito

http://www.psicamp.it/index.asp

Può fare un giro di telefonate. Oppure rivolgersi al servizio di psicologia clinica dell'ospedale per una prima valutazione.

Tuttavia, qualora riscontrasse dubbi o difficoltà durante la terapia non esiti a parlarne col terapeuta.

In bocca al lupo!
[#6]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Salve, e grazie x le Vostre risposte. Ho controllato sul sito che la Dott.ssa Pileci gentilmente mi ha indicato e lo psicoterapeuta che di cui ho parlato non risulta.
Ma è veramente importante quest'iscrizione? Ricordo, in ogni caso, che lui aveva conseguito la laurea in America e che le varie specializzazioni le aveva avute tramite tutta una serie di diplomi(?!) attaccati al muro di corsi PNL. La parete era interamente tappezzata. Sono stata da un ciarlatano?!? Comincio ad avere timore che mi abbia solo arrecato danni.. non so più che pensare. Ma è legale?!? esercitare senza essere iscritti all'albo??
Sono così sfiduciata che sto pensando di non fare più niente... Dover iniziare tutto da capo con un altro.... non so se ce la faccio.
Ma non può essere che lui quegli stani atteggiamenti li abbia avuti x cercare di spingermi ad una qualche reazione? Cercava magari di farmi reagire anzichè farmi scappare (cosa che attuo molto bene nelle situazioni che non riesco più a sostenere)??! E' una tecnica sbagliata la mia??!
Vorrei cercare di avere più chiarezza, grazie x l'attenzione.

PS: sempre sul link allegatomi, ho cercato "psicologi nella mia Regione" ma mi esce la scritta "Pagina in costruzione".
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Ma è veramente importante quest'iscrizione? Ricordo, in ogni caso, che lui aveva conseguito la laurea in America e che le varie specializzazioni le aveva avute tramite tutta una serie di diplomi(?!) attaccati al muro di corsi PNL. La parete era interamente tappezzata. Sono stata da un ciarlatano?!? Comincio ad avere timore che mi abbia solo arrecato danni.. non so più che pensare. Ma è legale?!? esercitare senza essere iscritti all'albo??
>>>

Gentile utente, non solo l'iscrizione all'Albo è obbligatoria per la Legge italiana, per poter esercitare la psicoterapia, ma dev'essere DOPPIA. Ovvero si deve essere iscritti a un Albo regionale come psicologi *E* come psicoterapeuti.

Purtroppo nell'Albo degli Psicologi della sua regione l'elenco degli iscritti non sembra essere ad oggi consultabile, ma può fare una telefonata per sapere se uno psicologo risulta iscritto o meno, se come psicologo solamente, oppure se come psicologo/psicoterapeuta.

Riguardo alla persona alla quale si è rivolta, dei diplomi in PNL non sono affatto sufficienti per potersi dire psicologo né, tantomeno, psicoterapeuta, dato che chiunque può iscriversi a qualunque corso di PNL e in pochi giorni ottenere un certificato. Se la laurea del signore è stata conseguita in America, dovrebbe essere stata effettuata una procedura di riconoscimento anche qui in Italia, e dovrebbe pertanto figurare fra gli iscritti a un Albo.

Tenga presente tuttavia che questa persona potrebbe essere iscritta a un Albo regionale che non è quello della Campania.

Per il futuro, prima di rivolgersi a uno psicologo, prenda il suo nominativo e si accerti che sia iscritto a un Albo regionale degli psicologi, anche come psicoterapeuta.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr. Antonio Vita Psicologo, Psicoterapeuta 707 23 51
Gentile Utente,

Va sempre verificata l'iscrizione dello psicoterapeuta sia all'Ordine della Regione di appartenenza, sia all'Albo degli Psicoterapeuti.
Lo psicoterapeuta deve prima di tutto essere iscritto all'Ordine e poi all'Albo specifico degli psicoterapeuti.
Controlli che il terapeuta a cui si rivolge sia iscritto. Vale la pena di andare sul sito ( e mi scuso se la rimando da Ponzio a Pilato) www.psy.it : è il sito degli psicologi italiani. Clicchi la regione in cui lei si trova e vada all'Ordine regionale. Clicchi l'albo e segua le indicazioni immettendo cognome e nome dello psicoterapeuta. Poi vede se è iscritto e se ha facoltà di esercitare la psicoterapia. Qualche volta può succedere che uno psicologo sia iscritto all'Ordine di altra regione. A volte qualcuno fa degli studi, per es. a Padova e allora lì ci porta la residenza, si iscrive all'Ordine del Veneto, poi torna a Napoli, ma non trasferisce la sua iscrizione immediatamente. Si rivolga anche all'ordine nazionale, qualora non riesca a trovare le indicazioni di cui ha bisogno. Ci sono anche numeri di telefono e impiegati che le rispondono, al Nazionale.
Tornando al merito della sua richiesta, spesso, o qualche volta, il soggetto che chiede di essere sottoposto ad una psicoterapia può incappare in un professionista che ha le carte in regola, ma che non fa al caso suo. E allora deve cambiare. E' un po' una ricerca che a volte fa passare il soggetto da due a tre terapeuti, prima che trovi quello che fa per lei (o per lui).
Riprovi con altro terapeuta. Chieda un po' in giro, ma non si lasci irretire dai discorsi dell'amica che si è trovata bene. Anche Cappuccetto Rosso si era trovata bene con quello sconosciuto personaggio nel bosco.

Non capisco poi tutte queste sigarette fumate dal suo terapeuta, se non vado errato. Fumare una sigaretta dietro l'altra non soltanto è un vizio radicato, ma indica anche che la persona è portata ad una "coazione a ripetere"!!.
Di fronte al paziente non si può e non si deve fumare.
Nessun paziente, per quanto fumatore accanito, fuma nel mio studio. Ma perché allora devo fumare io di fronte a lui?
Non capisco poi le sedute alle 21. Ci può stare, per carità, anche alle dieci mattina della domenica. Ma sono casi del tutto straordinari.
Si può dare il caso che il suo terapeuta di giorno faccia un altro lavoro e la sera si faccia le sue sedute psicoterapeutiche? Tutto può succedere.
Non capisco questo modo di fare del suo terapeuta e di parlare spesso dell'ipnosi, quasi che volesse una sua approvazione per "provare" una tecnica che magari sta imparando e che ancora non applica costantemente ai suoi pazienti.

Insomma, per concludere, provi un altro psicologo ma controlli prima se ha l'iscrizione all'Ordine e all'Albo. Di solito chi risiede in una regione ed ha lì lo studio l'iscrizione ce l'ha nella sua regione di appartenenza e non fuori.

Le auguro di poter risolvere ogni suo problema.

Cordiali saluti.
[#9]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le sig.na,
la formazione di uno psicologo psicoterapeuta è teorica ed esperienziale e richiede un percorso obbligatorio ( 5 anni di università, un anno di tirocinio, 4 anni di specializzazione presso una delle scuole di formazione riconosciute dal Ministero dell'Università), a ciò va ad aggiungersi l'esperienza del professionista.

"ma non può essere che lui quegli stani atteggiamenti li abbia avuti x cercare di spingermi ad una qualche reazione? Cercava magari di farmi reagire anzichè farmi scappare"

questi aspetti sarebbe stato funzionale discuterli direttamente con lui ma dalle sue parole sembra sia venuta a mancare la costruzione di un'alleanza terapeutica, premessa indispensabile per un percorso terapeutico efficace.

Capisco la stanchezza di dover ricominciare di nuovo un
percorso ma quello precedente è stato comunque un'esperienza che le ha permesso di scoprire di cosa ha bisogno nel rapporto con il terapeuta, tutto ciò può essere utilizzato come criterio di riferimento nella scelta del professionista.


Cordialmente
[#10]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Gentili Dottori, ho letto con attenzione tutte le vostre risposte ed ho controllato sull'ordine nazionale psicologi, ma lo psicoterapeuta di cui ho parlato non risulta. Ho fatto una ricerca anche all'ordine dei medici (sempre via internet), ma altrettanto non ho trovato menzione. Ho guardato sul suo sito personale x verificare qualcosa che mi fosse sfuggito ed ho notato un particolare. Dopo aver guardato qualche sito di psicologi o psicoterapeutici, ho notato che nel suo sito non viene mai menzionata la psicologia o la psicoterapia a livello professionale; tutto il sito è basato sulla PNL e su corsi PNL. Ho notato anche un'altra cosa: dopo il titolo di Dr. ed il suo nome e cognome, è riportata la sigla PhD. Ho fatto un'ulteriore ricerca ed ho trovato che significa Doctor of Philosophye, ovvero, è un titolo accademico riconosciuto internazionalmente, formalmente l'equivalente del dottorato di ricerca italiano. Il titolo Ph.D. estero non è automaticamente riconosciuto in Italia. I titoli accademici conseguiti all’estero non hanno valore legale in Italia. Possono assumere valore legale ed essere validamente utilizzati solo previo riconoscimento da parte del Ministero dell'Istruzione Università e Ricerca.
Infine, nel sito indica la parola "psycogamma". Che diavolo sia, non ne ho la più pallida idea! Qualcuno sa cosa sia??!
Ho concluso: che è probabile che abbia una laurea all'estero non riconosciuta in Italia; che possa avere una laurea estera, riconosciuta in Italia, ma non so in cosa; che possa non avere alcuna laurea. Una cosa credo sia certa: che tutta la sua "specializzazione" nelle sue sedute di "psicoterapia" sono date da tutti quei corsi di PNL che ha fatto oppure continua a fare.
Sto ricordando un'altra cosa: che sulla porta della sua abitazione non è riportato alcun titolo (dottore, psisologo, psicoterapeuta etc.) e credo che ogni professionista, la prima cosa che fa, è indicare la sua qualifica (o sbaglio??).
Onestamente non so dire se sia competente o non competente, ed a questo proposito mi viene in mente il caso di Striscia la notizia, riguardo all'esercizio della professione di dentista da parte di dentisti senza laurea. Il mio unico dubbio è se tornarci x chiarire le domande che mi occupano la mente (su cui la dott.ssa Camplone gentilm. ha posto l'attenzione) oppure no??!! Non so se faccio bene... non vorrei creare un altro circolo vizioso di punti interrogativi peggiore di adesso...
Vi ringrazio tutti x l'attenzione e mi scuso x l'essermi eccessivamente dilungata.
[#11]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
"Una cosa credo sia certa: che tutta la sua "specializzazione" nelle sue sedute di "psicoterapia" sono date da tutti quei corsi di PNL che ha fatto oppure continua a fare."

A questo punto si configura l'ipotesi di esercizio abusivo della professione che andrebbe segnalato all'Ordine degli Psicologi Campania per evitare che il "professionista" continui a fare danni.

Per quanto la riguarda può fare una ricerca in rete attraverso portali specializzati come medicitalia per individuare lo specialista al quale rivolgersi, oppure recarsi al Consultorio familiare della sua ASL prenotando un colloquio con uno psicologo.
Cordialmente