Una cura è passata,la mia domanda riguarda il fatto che

Buongiorno vorrei sapere la differenza tra ansia attacchi di panico e fissazione,mi spiego meglio:1anno fa ho avuto una vaginite che mi portava sempre ad andare in bagno ogni sec.nel vero senso della parola è stata curata in ritardo grazie al mio medico generale però dopo esser andata dalla ginecologa ed avendo seguito una cura è passata,la mia domanda riguarda il fatto che da quando ho avuto questa esperienza non sono più me stessa,prima ero socievole,uscivo sempre senza curarmi di distanze,bagni e cosa indossare ora invece quando esco devo sapere che ci sono i servizi igienici,non posso stare molto fuori se non c'è un bagno perchè mi viene in mente che ci devo andare e non indosso più gonne o pantaloni colorati sono sempre in nero.Da quando ho avuto quel problema e sono in mezzo alle persone mi sento come se dovessi svenire,mi viene la tremarella tutto perchè ho paura di dover andare in bagno e non riuscirla a trattenere, come faccio a riprendere in mano la mia vita e tornare a quella di due anni fa?Grazie per la sua disponibilità
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

La descrizione dei sintomi consente di poter valutare la presenza di un disturbo d'ansia secondario alla patologia urinaria dei mesi scorsi.
La diagnosi differenziale tra le varie sintomatologie descritte puo' essere fatta da uno psichiatra che potra' indirizzarla verso il trattamento piu' adeguato ed efficace per i sintomi che lamenta.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la sua risposta ma che significa disturbo d'ansia secondario alla patologia urinaria dei mesi scorsi? E poi in che senso trattamento più adeguato?Non penso di essere "pazza" da dover avere bisogno di medicinali. Ma avrei bisogno solo di un consiglio da persone esperte come voi.Grazie ancora
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
Gentile utente,

significa che ha sviluppato dei sintomi a seguito del problema urinario tipo preoccupazioni eccessive che le possa accadere qualcosa...
Il trattamento adeguato significa che per poter risolvere i suoi problemi dovra' assumere dei medicinali specifici ma cio' non vuol dire essere "pazza", significa solo dover riequilibrare nel modo opportuno i suoi sintomi.
Inoltre, il consiglio che le viene dato da me e' quello di rivolgersi ad uno psichiatra per le opportune valutazioni, gli altri consigli o le interpretazioni possibili al suo disturbo non possono differire da quanto affermo.

Cordiali Saluti
Dr. F.S. Ruggiero

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dopo
Utente
Utente
Grazie ancora per la disponibilità dimostratami
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Attivo dal 2007 al 2009
Psichiatra, Psicoterapeuta
Gentile utente, sono d'accordo sul fatto che gli attacchi di panico siano nel suo caso "secondari" al disturbo urinario che ha avuto, ma è anche vero che, tutt'ora che si manifestano, occorrerebbe una terapia per curarli. Una psicoterapia di tipo cognitivo-comportamentale potrebbe già essere una buona indicazione, qualora lei rifiuti categoricamente l'assunzione di psicofarmaci. Deve però essere consapevole che, talvolta, la psicoterapia può richiedere più tempo per la guarigione ed essere anche meno durevole negli esiti.
Dal punto di vista psicofarmacologico, gli attacchi di panico si curano con gli antidepressivi (di tipo serotoninergico, ovvero di ultima generazione, solitamente citalopram, escitalopram o sertralina) che vanno assunti quotidianamente, al dosaggio prescritto dal medico, per un periodo di almeno un anno.
L'effetto terapeutico si manifesta dopo circa 15 giorni dall'inizio dell'assunzione e gli effetti collaterali, subito evidenti, iniziano a smorzarsi già dopo la prima settimana. Nella fase iniziale è bene associare un ansiolitico, che può poi essere sospeso entro le 4 settimane di trattamento.
Spero questa breve esposizione possa aiutarLa nel decidere sul come curare i suoi sintomi psichici attuali (ed avere un sintomo psichico non implica in alcun modo l'essere "Matto"). Resta il consiglio di rivolgersi ad uno specialista psichiatra. Se non ne conosce, può chiedere al suo medico di medicina generale di indicarle qualche nominativo di colleghi psichiatri della sua zona.
Cordiali saluti.
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Dr. Daniel Bulla Psicologo, Psicoterapeuta 3.6k 187 37
Gentile Utente,
dopo una situazione intima così spiacevole è facile sentirsi disorientati e spaventati, ed è altresì probabile sviluppare sintomi d'ansia quali quelli da lei descritti, sintomi che se non adeguatamente gestiti nel tempo potrebbero intensificandosi, portandola ad isolarsi socialmente, rimanendo chiusa in casa proprio per evitare quelle paure, oppure causando un quadro depressivo "secondario", cioè derivato dall'avere per tanto tempo queste paure e ansie, con la sensazione di non trovare la via d'uscita.

Credo che queste considerazioni bastino per convincersi a prendere in mano la situazione: in questi casi (secondo me potrebbe trattarsi di una forma di disturbo post-traumatico da stress) è necessaria una diagnosi accurata, che può essere fatta solo di persona.

L'associazione tra farmacoterapia e psicoterapia cognitivo-comportamentale ha dimostrato ottimi risultati nel trattamento dei disturbi d'ansia, per questo lei dovrebbe a mio avviso contattare sia uno psichiatra che uno psicoterapeuta cognitivo-comportamentale.

Non si perda d'animo

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it

Cordialmente

Daniel Bulla

dbulla@libero.it, Twitter _DanielBulla_

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Dr.ssa Ilenia Sussarellu Psicologo, Psicoterapeuta 648 21 5
Gentile Utente,
realizzare d'aver bisogno d'aiuto non significa essere pazzi, significa accettare di avere un problema e cercare le soluzioni ottimali per il suo fronteggiamento. E' indubbio che la sua vicenda medica le abbia lasciato una forte paura e preoccupazione che, non essendo funzionale ad una vita serena e tranquilla, neccessita di una accurata valutazione psichiatrica e psicologica.

In bocca al lupo

Ilenia Sussarellu
i.sussarellu@libero.it

Dr.ssa Ilenia Sussarellu, i.sussarellu@libero.it
Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale, Psicologo Cilinico-Forense

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