Far uso di pornografia

Gentili psicologi,

ho 23 anni e avrei una domanda per voi. Premesso che vedere immagini o filmati pornografici è normale e in pratica lo fanno tutti (almeno i maschi), mi chiedevo se l'uso di pornografia possa andare a modificare il rapporto dell'individuo con la sessualità (specifico che non ne faccio un uso costante e riesco a masturbarmi anche alla "vecchia maniera").

Voglio dire: è innegabile che la pornografia, al di là dell'aspetto puramente coitale delle immagini, veicoli - generalmente - un certo tipo di "messaggi" e si costituisca su un immaginario erotico ben preciso: donne ridotte a oggetto delle più istintuali pulsioni maschili, rappresentate come esseri sostanzialmente ninfomani e privi di volontà propria, pronte a soddisfare le turpi voglie sessuali di uomini rappresentati come "macchine del sesso".

Vi pongo questo quesito poichè ultimamente mi sto imponendo di non bazzicare più siti pornografici, in quanto vorrei evitare di essere influenzato da una tale mentalità, che potrebbe farmi perdere il contatto con la realtà dei rapporti umani fra i sessi.

Che ne pensate?

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile ragazzo credo che sia una scelta utopistica la cui unica conseguenza sarebbe quella di creare una sorta di tabù,
e infrangere i tabù a volte (quasi sempre) diventa un bisogno irrinunciabile.
Al di là del messaggio che possa percepire è bene vivere con serenità certe scelte, si ha volgia di vederli Si vedano! non se ne ha volgia non si vedano. Tutto qui.
NON crei problemi dal nulla.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

[#2]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
la sua osservazione mi sembra molto acuta ed interessante.
L'utilizzo massiccio di pornografia, ha come unico effetto collaterale, l'ipoevoluzione dell'immaginario erotico , che non trova concime e spazio mentale, per organizzarsi e sedimentarsi.
La differenza tra pornografia ed erotismo, è proprio questa: la prima porta ad un appagamento immediato delle pulsioni, il secondo spinge all'utilizzo dell'immaginario erotico; un pò come la differenza tra mangiare immediatamente un cibo ed il sentirne il profumo.
In merito alla sua domanda, credo che l'utilizzo della pornografia venga fatto, in funzione del suo immaginario erotico, già organizzato nell'infanzia.
La natura del fantasma preferito, i fantasmi eccitatori pre-orgasmici ed orgasmici, le sensazioni che li accompagnano ( rabbia, ostilità, tenerezza, dominio, sottomissione) ed il grado di implicazione nei propri scenari fantasmatici, viene ricercato e trovato mediante i siti da lei più cliccati.
Un caro saluto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#3]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Gentile ragazzo,

le sue riflessioni sui possibili aspetti negativi della pornografia mi sembrano molto lucide. Sarebbe interessante sapere com'è arrivato a queste conclusioni.

Effettivamente, la pornografia può contribuire a creare miti ed aspettative irrealistiche rispetto alla sessualità o ai rapporti fra uomini e donne.

La bontà o meno della sua decisione la noterà col tempo, nelle ripercussioni sulla sua vita quotidiana.

Cordialmente,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2010
Ex utente
Grazie per l'attenzione,

Le riflessioni che vi ho sottoposto sono scaturite da una constatazione abbastanza ovvia, cioè che tramite la visione di video pornografici l'uomo ha la possibilità di "reificare" alcune fantasie che sembrano essere proprie, e azzarderei universali, della natura maschile.

Credo che nessun uomo abbia potuto fare a meno, almeno una volta nella vita, di confrontarsi con il desiderio di trovare una o più donne disinibite, pronte a tutto, immediatamente disponibili e - viva Dio - ninfomani.
Sarà, forse, anche perchè viviamo in una cultura che privilegia l'azione maschile nel corteggiamento, relegando spesso la donna ad un ruolo idealmente e castamente "passivo" e privandola di molte di quelle libertà che la sua biologia, in caso contrario, non tarderebbe a reclamare a gran voce.

La pornografia, insomma, restituisce all'uomo il maltolto. Tuttavia, ho pensato che tarando i propri "parametri" su questo genere di finzione si finisca per crearsi - come da voi anticipato - aspettative irrealistiche nei riguardi del gentil sesso. Almeno allo stato attuale delle cose...

In ultimo, anche per i suddetti motivi - l'onestà intellettuale mi impone di dirlo - auspico la piena realizzazione di quell'emancipazione femminile che, limitatasi - non senza un pizzico di furbizia - all'ambito professionale, ancora non sembra volersi estendere alla sfera della sessualità e al modo della donna di vivere quest'ultima.

Cordiali saluti.

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
Gentile ragazzo la su scelta riguarda più il timore che ha lei di farsi influenzare? così come scrive:

(...)in quanto vorrei evitare di essere influenzato da una tale mentalità, che potrebbe farmi perdere il contatto con la realtà dei rapporti umani fra i sessi.(...)

oppure è una scelta ideologica che ha come speranza questo?:

(..)
au.spico la piena realizzazione di quell'emancipazione femminile che(...) ancora non sembra volersi estendere alla sfera della sessualità e al modo della donna di vivere quest'ultima.(..)

poichè nel primo caso il timore potrebbe nascere da una difesa personale che potrebbe indurla a costruire una sorta di tabù o inibizione verso un certo materiale e questo avrebbe implicazioni psicologiche più profonde che andrebbero forse approfondite.

nel secondo caso sarebbe una scelta , come già ribadito in apertura, utopistica poichè non porterebbe ad alcun effetto sociale universale tranne quello di dire "io certe cose non le vedo" e non è detto che tale scelta non sia influenzata da qualche tabù personale.

legga questo articolo
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/40-quando-le-nostre-convinzioni-ci-fanno-ammalare.html
saluti
[#6]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente, la questione è più semplice di come la descrive. Il punto di partenza è che la pornografia è sempre esistita, e gli uomini, giovani e meno giovani, da sempre ne fanno uso. Ciò che è cambiato con l'arrivo di internet è la facilità di accesso a questo tipo di materiale, e la qualità di immagini e video.

La conseguenza diretta è che è più facile di un tempo abusarne. In questo senso è vero che può modificarsi il rapporto dell'individuo con la sessualità: si può tendere a "dimenticarsi" che esiste anche il mondo reale, da cui attingere a piene mani.

Ma se lei non è ancora arrivato a una vera e propria compulsione, sentendosi obbligato a masturbarsi ripetutamente davanti a un video, credo che possa lasciare da parte i sensi di colpa.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#7]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
(..) In ultimo, anche per i suddetti motivi - l'onestà intellettuale mi impone di dirlo - auspico la piena realizzazione di quell'emancipazione femminile che, limitatasi - non senza un pizzico di furbizia - all'ambito professionale, ancora non sembra volersi estendere alla sfera della sessualità e al modo della donna di vivere quest'ultima. (..)

L'emancipazione femminile, in realtà, sta interessando un po' tutti gli ambiti della vita personale e sociale, compresi i tradizionali ruoli di genere ed il comportamento sessuale. Non è raro, ad esempio, che altri suoi coetanei si lamentino proprio dell'eccessiva disinibizione sessuale delle compagne, e della difficoltà di trovare una ragazza "seria".
Certo, disinibizione non è sempre sinonimo di promiscuità, per cui non è detto che una donna disinibita e non passiva sia anche disponibile con qualsiasi uomo o a qualsiasi tipo di relazione.

Il problema dei falsi miti legati alla pornografia, comunque, non è solo connesso alla disinibizione femminile, ma sopratutto ad altri aspetti, fra i quali rientra un discorso di "prospettiva": solitamente, la pornografia è realizzata da uomini per altri uomini, quindi le fantasie erotiche femminili potrebbero essere poco rappresentate. Di conseguenza, si potrebbe coltivare l'illusione di non doversi confrontare con desideri ed esigenze che non collimano con le proprie, sessualmente.

Del resto, ogni generalizzazione lascia il tempo che trova, considerando che non esiste un'unica tipologia di uomini o di donne, e che ogni persona è a sé.