Depressione, bulimia

Salve, sono una ragazza di 22 anni. Ho sofferto di anoressia per 2 anni, dal 2007 al '09, e da quel momento sto combattendo contro l'altra faccia della medaglia:la bulimia. Inizialmente non mi rendevo conto di avere un problema, mi sembrava normale arrivare a pesare 38kg per 160m, non mi vedevo grassa, poi però ad un certo punto ho iniziato a perdere il controllo. Facevo abbuffate ogni giorno, era come se avessi bisogno di riempire un vuoto dentro di me e lo facevo chiaramente mangiando di tutto, finchè poi nascevano i sensi di colpa e correvo in bagno per cercare di ritirare fuori tutto. A quel punto, dopo 3 mesi capii che non riuscivo più ad avere il controllo su di me e così chiesi aiuto ad uno psicologo con il quale ho iniziato una terapia che tuttora seguo. Ora però, siccome è in ferie e ha sempre il telefono spento, ho pensato bene di rivolgermi a voi perchè ultimamente mi sento davvero triste. Prima però dovrei farvi una piccola premessa. Per le feste natalizie sono partita con il mio ragazzo in vacanza,per alcuni giorni; inizialmente non volevo farlo perche mi vedevo grassa, mi vergognavo di lui, aveva paura di un suo giudizio...poi piano ho cercato di avvicinarmi più a lui e mi sono convinta. Ho trascorso dei giorni fantastici, stavo bene, non pensavo a nulla e soprattutto non avevo il chiodo fisso del mio problema, non avevo bisogno di abbuffarmi e non mi sentivo a disagio né quando uscivo, né con il mio ragazzo...anzi mi sembrava di essere un'altra persona. Il brutto però è stato una volta rientrati a casa..tutto è tornato come prima, le solite abbuffate e soprattutto una grande tristezza e una grande mancanza dentro. Trascorro le mie giornate infatti a fissare il vuoto, piangere continuamente in cerca di quei momenti lontani, e non voler far nulla...Dovrei studiare perchè tra una settimana ho degli esami ma proprio non ci riesco. Ho sempre un cerchio alla testa, mi sento confusa e avverto solo il bisogno di avere il mio ragazzo accanto. Non so perchè mi stia accadendo ciò..so solo che vorrei uscire al più presto da questo tunnel in cui mi sono addentrata 4 anni fa e non so cosa fare...è per questo che sto chiedendo aiuto a voi...
Scusate, se mi sono dilungata forse un po' troppo ma ho preferito spiegarvi bene il mio passato per capire il presente.
Nell'attesa quindi di ricevere una risposta vi rinfrazio anticipatamente per la vostra disponibilità e vi porgo i miei più
Cordiali Saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile ragazza, i disturbi dell'alimentazione sono quadri di solito delicati, che necessitano di essere seguiti di persona. Quindi non deve sentire come un problema il fatto che in questi giorni la sua psicologa sia in ferie, perché la decisione di farsi seguire non deve prenderla sull'onda del momento. Deve innanzitutto decidere di volerlo fare e se ci sarà da aspettare qualche giorno, pazienza. Non cada nell'illusione di pensare che il "consiglio" sporadico ricevuto da qui possa risolverle il problema, non è così.

Attenda la fine delle vacanze e poi concordi con un professionista un piano terapeutico, organico e continuativo, dove non ci sia spazio per imprevisti (ferie e simili).

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Salve,
in realtà non intendevo pensare che il vostro consiglio potesse risolvere il problema, perchè so bene che in quanto tale sono io la prima che devo affrontarlo..I consigli è vero vanno ascoltati ma poi sta a me decidere e valutare. Piuttosto avrei voluto una vostra opinione a riguardo.
Per quanto riguardo il mio psicologo,invece,non è tanto un problema il fatto che sia in ferie, per cui pazienterò e quanto prima possibile cercherò di contattarlo. Avverto molto spesso il bisogno di parlarci.
La ringrazio comunque per la sua risposta.
Distinti Saluti
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Avverto molto spesso il bisogno di parlarci.
>>>

Stando così le cose, ciò che lei sta facendo è probabilmente un trattamento di sostegno, non una psicoterapia.

Sono cose radicalmente differenti. Lo psicologo che offre un sostegno NON cura un problema, aiuta solo ad andare avanti e a farsi una ragione del fatto che probabilmente dovremo tenercelo.

È questo che ha concordato con lui?

Cordiali saluti
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2012
Ex utente
Salve,
con lui non abbiamo concordato nulla, però più o meno si, è quello che succede..mi dice spesso che i problemi l'importante è accettarli e che devo imparare a conviverci.
Mi sta dicendo dunque che ciò non mi aiuta affatto?
in realtà a volte mi capita di pensare che sarebbe meglio non andare da lui, visto che quando esco sono più confusa di prima. Certo, non è sempre così...a volte mi aiuta, ma la maggior parte delle volte,è proprio quando esco dalla terapia che sento il bisogno di fare un'abbuffata.
Vorrei dunque ricevere da lei maggiori indicazioni se possibile.
La ringrazio di nuovo.
Distinti Saluti
[#5]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Dovrebbe informarsi, e poi riparlare con lui del tipo di trattamento che state facendo. Se si tratta solo un sostegno, ritengo che dovrebbe ricevere una seconda valutazione da un altro professionista psicologo/psicoterapeuta.

Qui può trovare informazioni su cos'è una psicoterapia:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/233-la-psicoterapia-che-cos-e-e-come-funziona.html

Qui informazioni su alcuni degli approcci terapeutici più diffusi:

https://www.medicitalia.it/minforma/psicoterapia/533-mini-guida-per-la-scelta-dell-orientamento-psicoterapeutico.html

E qui può verificare se il professionista da cui sta andando è uno psicologo/psicoterapeuta regolarmente iscritto all'Albo:

https://areariservata.psy.it/cgi-bin/areariservata/albo_nazionale.cgi

Se vuole aggiungere qualcos'altro, la ascoltiamo.

Cordiali saluti
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