Bambino che dice troppe bugie....

Buonasera,sto seguendo per il doposcuola un bambino di 10 anni. Spiego brevemente la situazione: primogenito di una famiglia del sud trasferiti al nord per lavoro, ha subito la separazione improvvisa dei genitori dopo aver assistito (insieme alla madre e al fratellino di 3 anni più piccolo) alla scena del papà a letto con l'amante nella camera da letto della loro casa (il tutto successo dal ritorno di una vacanza dai parenti al quale il padre non aveva partecipato,si presumeva,a causa del lavoro).tutto questo accade 3 anni fa.
Il padre:Pur frequentando l'altra, dopo aver convissuto per circa un anno da separati in casa con la moglie,il papà va a vivere dall'amante che nel frattempo diventa la nuova compagna e dalla quale 1 mese fa ha avuto una bambina. è un uomo materiale che dimostra il suo affetto con i regali; promette di andare a trovare il figlio e mantiene la promessa 1 volta su 10.
La madre: Odia il padre e la nuova compagna di lui. davanti ai bambini parla male di entrambi in maniera molto dura e volgare insultandoli di continuo; ogni volta che ce n'è l'occasione (anche con persone quasi sconosciute) del tradimento del marito fin nei minimi particolari. tutto questo lo fa davanti ai bambini.Minaccia il bambino maggiore di abbandonarlo se non va bene a scuola;lo accusa di essere bugiardo e di non mantenere le promesse come il padre.lo accusa di avere preferenze per il padre perchè ubbidisce solo a lui mentre di lei non gliene frega.
il bambino: è bugiardo in ogni cosa; esagera nelle cose che dice: nelle quantità, negli accadimenti,.. è disinteressato allo studio, dice di avere fatto i compiti e invece non è vero; non scrive quasi mai i compiti sul diario, nonostante ogni giorno gli sia raccomandato di farlo; racconta frottole esagerate ai compagni sul padre: è ricco, è bravo,..; cerca sempre baci e affetto dalla madre che glieli da solo come ricompensa o gli dice "te li ,meriti?" "e tu cosa hai fatto per meritartele?",....
il fratello: è più maturo del fratello maggiore; non ha problemi a scuola e apparentemente neanche un bisogno esagerato di certezze affettive; non parla quasi mai del padre (al contrario dell'altro); quando sente parlare male del padre dice alla madre, in tono adulto, che sarebbe meglio cambiare discorso.
i due fratelli sembrano in competizione... quando prendono le "botte" o i rimproveri a turno dicono alla mamma "perchè a lui hai dato un solo schiaffo?" "perchè non rimproveri anche lui allora?"...

Io sono lì che guardo tutto questo e mi rendo conto di quanto sia distruttivo ma non so che fare...non so come posso intervenire ...le sue bugie ostacolano il mio lavoro di educatrice e insegnante... è difficile...
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Dr. Leonardo Fricano Psicologo, Psicoterapeuta 231 12 1
Gentile insegnate il suo interessamento per il bambino è lodevole. Un mio suggerimento diretto è quello di considerarsi come una variabile in un contesto di dinamiche molto complesso. Quello che lei può fare per il bambino è di rafforzare, per quanto le è possibile. la fiducia tra di voi.Nel contempo lei potrebbe apprezzare in maniera puntuale e positiva tutte le volte in cui il bambino le dice la verità, anche quando questa verità esprime un comportamento negativo. Con la speranza che tale rinforzo positivo possa generare nel bambino anche una importante attenzione verso il dire la verità.

Nella speranza di esserle stato utile, cordialmente la saluto

Dr. Leonardo Fricano Psicologo e Psicoterapeuta
Palermo,Bagheria
tel 091 7721646 cell 393 4271998
www.leonardofricano.com

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amica,

il bambino sta vivendo una situazione difficile, assieme alla sua famiglia, e lei da esterna può aiutarlo solo indirettamente: le sue intenzioni sono lodevoli e apprezzabili, ma deve sempre tener presente qual è il suo ruolo e la sua posizione rispetto al piccolo e alla sua famiglia per non immaginare di poter influire più di quello che in realtà è nelle sue possibilità.

Dovrebbe parlare con la madre e farle presente che il bambino sta soffrendo, perchè evidentemente non se ne rende conto.
Il discorso andrebbe però fatto senza colpevolizzarla, perchè non otterrebbe nulla se non una reazione di chiusura e di difesa.

So che lei vorrebbe poter fare di più, ma il quadro è complesso e potrebbe migliorare solo se chi è più vicino al bambino cambiasse atteggiamento.
Nel trattare con lui lei potrebbe provare a valorizzare quello che fa di buono, in modo tale da farlo sentire apprezzato quando non racconta bugie. Non si aspetti tuttavia un grande cambiamento perchè questo potrà avvenire solo con il coinvolgimento attivo della madre e possibilmente anche del padre.

Cordialmente,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
è vero...dalla mia posizione posso fare ben poco...però da "bambina cresciuta" (ho 25 anni) ricordo ancora le emozioni da bambina e i sentimenti di ingiustizia che possono accumularsi dentro il cuore...per questo per me è importante.
come mi è stato consigliato cercherò di valorizzare le volte che il bambino dirà la verità...per il resto mi sembra di capire che il problema sono i genitori e non lui.
a questo punto cercherò di instaurare un rapporto con la madre cercando di farle pensare ad altro(come sto già cercando di fare...domani andremo a cena fuori)...spero solo che non si prospetti una serata come i pomeriggi già vissuti: racconti ripetuti ed estenuanti sull'esperienza subita, definizioni "colorite" e depressione esasperata...soprattutto davanti ai bimbi...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse alla signora sarebbe utile consultare uno psicologo per cercare di superare il dolore per la separazione e il tradimento, ma non so se accetterebbe.
Sarebbe ancor più utile che lei e l'ex-marito si sottoponessero ad una consulenza di coppia in quanto genitori, ma data la situazione che lei ha descritto credo che sia fantascienza.

Le ripeto che il suo intento è lodevole, e la sua replica mi fa capire che si sta identificando con il bambino.
Sicuramente comprende il suo malessere, ma stia attenta al rischio di immedesimarsi eccessivamente, perchè potrebbe investire troppo su una situazione in cui si può anche sentir dire "ma tu chi sei e cosa vuoi?".
Quando l'identificazione è eccessiva un altro rischio è quello di attribuire all'altro (proiettare) i propri problemi e le proprie emozioni, quindi tenga presente che il piccolo ha una storia propria e modi propri per reagire, anche se potete avere molti punti in comune.

Se sta frequentando la madre come amica potrebbe aiutarla iniziando a dirle "vorrei aiutarti a passare oltre, così ti fai solo del male", e vedere come la prende.