E' un episodio di depressione maggiore??

salve,
sono distimica ....attualmente non sono seguita ne da psico ne da pschiatra poichè lo stato depressivo mi accompagna sempre , ritengo di non essere cosi obbiettiva x comprendere se quello che sto vivendo ora sia una fase del disturbo distimico o un episodio di depressione maggiore!
Dopo un intensa attivita lavorativa .... 7 gg su 7 50 ore settimanali di improvviso il blocco ( qui c' è la causa : la fine della mia prima convivenza!!)
ho passato 3 giorni a letto a guardare il soffitto e piangere .... poi ho iniziato a smettere di andare a lavorare ( dopo la mia presenza non era cosi indispensabilee non arrecava danno la mia assenza .. ) da li ho perso uno dei miei 3 lavori ... e sto perdendo pure il secondo ( per l' assemza e poca resa!!)
NON HO PIU VOGLIA DI LAVORARE...
non ho amici e tendo ad allontare sempre di piu tutti e anche i possibili pretendeti......l' igene c' e ( sono un po fissata su questo) ma esco trasandata e trascurata( intendo nell abbigliamento nel trucco e capell)....vado a letto tardissimo xke non ho sonno e dormo male...FORTI pensieri suicidari
Lo so che non potete fare una diagnosi one line... pero se qlc obbiettivamente mi dicesse che tutto questo non rientra nella normale quadro del disturbo distimico.. vado da ki di dovere.
grazie
[#1]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Gentile ragazza, è probabile che lei stia vivendo la fine della sua prima convivenza come una forma di lutto. Se già prima esistevano tendenze depressive (chi le ha fatto diagnosi di Distimia?), è comprensibile che si siano fortemente accentuate, in questo periodo.

Questa cosa non va presa sotto gamba, tanto più se avverte FORTI pensieri suicidari.

Anche le tendenze distimiche sottostanti meriterebbero attenzione specialistica: il fatto che "lo stato depressivo l'accompagna sempre" non vuol dire che lei sia condannata ad avere a vita questa spiacevole compagnia!

E' bene che lei si rechi il prima possibile da chi di dovere. Potrebbe essere utile, nel suo caso, un supporto da entrambi gli specialisti da lei menzionati.

Le faccio molti auguri per il suo futuro, che possa presto avere una svolta liberatoria rispetto a quel senso di pesantezza e di tristezza, a cui può NON rassegnarsi.

Cordialmente,

Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro
www.psicologicamente.altervista.org

[#2]
dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Grazie dott.ssa,
sulla fine della convivenza mi sento obbiettiva nel dire che non la vivo come un lutto....
Ecco sicuramente il messaggio che il mio ex compagno mi ha baipassato e che io ho colto è : " che sono una donnaccia pero frigida"( notare l' incongruenza dei due termini!!) che ha rafforzato il messaggio gia intrisenco in me : " Non sei degna di essere amata".
Piuttosto la depressione nata da una riflessione dopo questa delusiione.. torno dai miei , lavoro precario , incertezza economica e niente dipendenza economica , no laurea , single ( ma allo stesso inzio a nutrire rancore verso il genere maskile) Non posso permetterlo pero poichè gia nutro rancore verso il genere femminile!! e cosi via...va bhe vediamo che fare ... sinceramente detto fuori dai denti nonostante creda ancora nella psicologia !! NOn voglia di fare ancora della altra psicoterapia!! (gia 9 anni fatti!!)
grazie e saluti
[#3]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Nel suo caso i sentimenti di lutto non sembrano diretti verso il suo ex, ma piuttosto verso se stessa, come se avesse perso l'occasione di smentire l'idea negativa che ha di sé. Non per questo sono da sottovalutare, anzi.
Pensieri e sentimenti di autosvalutazione sono sempre in primo piano negli stati depressivi.
E nel suo caso, probabilmente, trovano terreno fertile sia nella bassa autostima che nel risentimento cronico nei confronti delle altre persone.
Ci dice di aver già fatto 9 anni di psicoterapia: su cosa ha lavorato, in questi 9 anni?
[#4]
dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
Che gentile risp a quest ora!!
mi sa che c' era molto da lavorare , visto che erano approcci cognitivi comportamentali si lavorare sul qui ed ora!!
3 ne ho passati , piu vari consulti nessuno è mai riuscito a farmi modificare la forte immagine negativa che ho di me!!
ho chiuso quando capivo che non avevo niente piu da dirmi!! ed iniziava il calvario: " tu vuoi stare cosi " e bla bla.. mi arrabbio su questo sono obbiettiva ce la metto tutta mi apro completamente quello che non riesco a dire in faccia ,lo scrivo.
Quelle parole mi suonano d' accusa.
Io non ho mai sindacato sul lavoro dei miei terapeuti anche quando mi è stato detto che la terapia durava poco e invece sono stati decenni....
Ho fatto 3 percorsi con 3 persone che poi si sono conclusi, quello che mi hanno lasciato l' ho interirizzato ed a contribuito ad essere quelle che sono ora , ma non mi ha guarito.
Ma non do "colpe " a nessuno!!
[#5]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Dunque se ho ben capito sono stati in media 3 anni con ciascun terapeuta, tutti e 3 i terapeuti erano cognitivo-comportamentali, si è sempre lavorato sull'immagine negativa che ha di sé, e tutte e tre le volte si è arrivato ad un punto in cui si smetteva di fare progressi e i terapeuti le dicevano "lei vuol restare così".

Se le cose stanno in questo modo, forse è il caso di tentare una strada diversa, un metodo differente, per evitare di ripetere un copione che è già stato ripetuto per tre volte, e i cui risultati, anche se ci sono, arrivano a un certo punto, dopo di che c'è un'impasse. Potrebbe provare, magari, una terapia strategica, se punta alla brevità. O psicodinamica, se vuole esplorare aspetti inconsci.

Dovrebbe innanzitutto chiedersi, comunque, al di là di questo momento in cui si sente peggio a causa degli ultimi eventi, quali sono gli obiettivi che vorrebbe porsi, prima di decidere in che direzione vuole andare.

A volte pensare alla "guarigione" non aiuta, essendo un pensiero generico e troppo astratto. Porsi obiettivi più concreti, volti allo stare meglio, e a cui avvicinarsi progressivamente, potrebbe essere più utile.

Cordialmente,
[#6]
dopo
Attivo dal 2008 al 2011
Ex utente
grazie ,
dott. ssa
i micro obbiettivi ,si gia parlato gia fatto gia detto ...alcuni abbandonati altri mai arrivati...
Ecco l' unico terapeuta che mi ha spiazziato , mi ha colto impreparata ( e questo mi ha destabilizzato , però ho capito che è quello che mi serve!!)
Non gli interessa il mio caso!!
Va immagino che non fosse bello vedere una paziente che ti guarda come se pensasse che sei scemo!! ma mi proponeva un setting diverso , un approccio diverso da quello a cui ero abituata e preparata !!
Del resto ho provato un po di tutto anche lo psicodramma
Va cmq grazie
saluti
[#7]
Dr.ssa Elisa Flavia Di Muro Psicologo 217 6
Bene, allora consideri fra i suoi obiettivi quello di trovare un terapeuta che la spiazzi e non le dia l'impressione di ripetere qualcosa di già fatto.
Forse uno strategico in questo caso sarebbe la scelta migliore, anche se comunque le variabili di personalità (del terapeuta) incidono non poco, indipendentemente dall'approccio.

Un saluto, e data l'ora, una buona notte