Depressione e rapporto di coppia

Buongiorno gentili dottori, innanzitutto grazie infinite per il servizio che svolgete.
Sono stato fidanzato con una ragazza che soffriva e purtroppo soffre tuttora di attacchi di panico e per questo motivo è in cura da uno psichiatra.
Nel periodo del fidanzamento tutto è andato bene, siamo stati benissimo insieme e lei diceva di amarmi follemente. Purtroppo ha dovuto subire un piccolo intervento chirurgico e questa l’ha mandata in una profonda crisi. A seguito di questo episodio, dalla sera alla mattina, ha deciso che voleva una pausa di riflessione perché sostiene che non sa bene cosa prova per me e che soprattutto stando male fisicamente non riesce ad avere una sua serenità mentale. Proprio oggi mi ha detto che non riesce ad essere né felice né allegra per questi suoi problemi fisici e che ha anche un po’ di depressione perché la salute non va bene.
Dalla vostra esperienza una persona depressa puo’ avere questo tipo di comportamento e cioè isolarsi da tutti e volersene stare sola o è solo un “motivo diplomatico” per lasciarmi? E soprattutto come devo comportarmi? Devo starle vicino facendole capire che comunque ci sono o devo lasciarla libera di valutare quello che vuole? E’ una persona a cui tengo, posso fare qualcosa per aiutarla a stare meglio?
Grazie mille per le risposte che mi darete
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Amico,

senza conoscere la sua ragazza non è possibile dire se quello che le ha detto rappresenta una scusa per prendere le distanze, o il risultato di un peggioramento del suo quadro clinico.
Sarebbe meglio che oltre alla terapia farmacologica si facesse seguire da uno psicologo psicoterapeuta, poichè i farmaci possono agire sui sintomi ma non sulle cause del malessere.
Se vuole fare qualcosa di utile per lei le dia questo consiglio: se con i farmaci non sta risolvendo la situazione è il caso che cerchi anche un altro tipo di intervento.

Cari auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Salve, che dire...grazie mille per la risposta rapidissima.
Capisco assolutamente che non si puo' sapere se dica la verità o meno, non avete la palla di cristallo. Mi interessava sapere se una persona depressa ha la tendenza ad isolarsi e quindi a rifiutare rapporti interpersonali, ovviamente è un discorso totalmente in generale e non su una persona in particolare.
Lei parla di un eventuale risultato di un peggioramento clinico, se ciò fosse vero le sue "decisioni" potrebbero esserne una diretta conseguenza?
Per quanto riguarda l'aiuto da richiedere anche a uno psicologo già glie lo avevo consigliato e lei aveva accettato ma ahimè poi il discorso non è stato messo in pratica.
Grazie ancora
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La depressione porta spesso ad isolarsi, a causa della perdita di interesse per le attività svolte e di una visione a tinte fosche del presente e del futuro.
Chi soffre di sbalzi d'umore può inoltre presentare una visione non stabile dei rapporti, che oscilla fra insoddisfazione e soddisfazione.
Tutto ciò può portare ad allontanare gli altri a seguito di pensieri del tipo "le amicizie e l'amore non esistono", "è inutile mantenere relazioni che poi sicuramente mi deluderanno", "per gli altri sono solo un peso", "non ho mai niente di interessante da dire e mi sento a disagio perchè tutti stanno meglio di me" e così via.
E' quindi possibile che un peggioramento clinico in questo senso porti una persona a chiudere preesistenti rapporti o a danneggiarli, ma ogni caso dev'essere valutato singolarmente.
In parole povere, se la sua ragazza ora vede tutto nero è possibile che di conseguenza tenti di allontanarla perchè non vede più nè prospettive nè lati positivi nel mantenere viva la relazione.
E' un peccato che non voglia farsi seguire da uno psicologo perchè da quello che lei scrive la situazione si sta trascinando senza che la ragazza veda la luce in fondo al tunnel, e rischia di cronicizzarsi.
Spetta a lei decidere se darle tempo o meno, quello che posso consigliarle è di mantenere aperta la comunicazione e dirle chiaramente quello che pensa.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
concordo con le indicazioni della collega, cerchi di fare chiarezza con la ragazza evitando però di fare pressioni su di lei, in modo da metterla nelle condizioni di fare una scelta libera da condizionamenti o sensi di colpa.
E' possibile che in questo momento la sofferenza fisica e psicologica stia inducendo la sua ragazza a chiudersi in sé stessa, ma è importante che capisca è necessario un aiuto da parte di un professionista (psicologo-psicoterapeuta) per individuare strategie efficaci per affrontare questo disagio.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Gentile dottoressa, sembra che Lei abbia centrato esattamente il problema. Non sa quante volte mi ha ripetuto la frase: "io per te sono solo un peso" o "come fa un ragazzo come te a stare con me, meriteresti di meglio, io non potrò mai farti felice".
Speoi vivamente che questa situazione si risolva, in primis per la salute di una ragazza che comunque merita felicità e serenità; è una persona buona, molto, forse anche troppo.
Quando magari la situazione sarà un pochino migliore riproverò a dirle che l'aiuto di uno psicologo potrebbe giovarle anche perchè sono quasi dieci anni che soffre di attacchi di panico e la situazione, purtroppo, non sembra migliorare.
La ringrazio ancora per la gentilezza e cortesia che mi ha dimostrato, Le auguro di cuore buon lavoro.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se il problema persiste da 10 anni è davvero ora che tenti un'altra strada! Immagino che non ne possa più, e se è effettivamente peggiorata è più che comprensibile che tenda a chiudersi in sè stessa e a disperarsi.
Le faccia capire che il fatto di non aver ancora risolto il problema non significa affatto che non ci sono speranze, ma solo che non ha ancora trovato la soluzione giusta.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Saluto e ringrazio anche la dottoressa Camplone. So benissimo che per la mia ragazza non è un momento facile; purtroppo ha avuto nel corso della vita vari problemini di salute e quest'ultimo, almeno da quanto mi diceva lei, l'ha abbattuta seriamente tanto che non riesce a riprendersi.
Cercherò di starle vicino il più possibile, anche se mi creda non è facilissimo, l'altro giorno mi ha attaccato senza motivo salvo poi chiedermi scusa dicendo che sta vivendo un forte disagio.
Proverò, a breve, a riproporle l'idea di un aiuto psicologico.
Grazie ancora dottoressa Camplone e buon lavoro.
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Di nuovo grazie alla dottoressa Massaro, cercherò di seguire il suo consiglio anche se non sarà facile, mi ha ripetuto più di una volta che lei non è malata, sono solo stati d'animo i suoi attacchi di panico.
Rinnovo i ringraziamenti e i saluti.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Si, credo sia l'atteggiamento migliore starle vicino ma sottolineare che deve essere la sua ragazza ad assumersi la responsabilità di prendersi cura di sé, anziché consentire al suo disagio di compromettere definitavamente il vostro rapporto di coppia.
[#10]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le faccia notare che lei stessa ha riconosciuto che gli attacchi di panico sono un disturbo da curare: non prende dei farmaci per questo?
Le spieghi anche che chi soffre d'ansia non è "matto", e che dallo psicologo vanno persone che presentano vari sintomi e disagi senza per questo essere malate.
Per inciso, se c'è un professionista che si occupa (anche) dei casi gravi è proprio lo psichiatra, dal quale lei si fa seguire, che tratta ad es. le forme di psicosi che necessitano di terapia farmacologica.
Il punto però non è questo, è che se procedendo come ha fatto finora non ha risolto nulla è necessario che cambi approccio.
Se serve le faccia leggere questi consulti, e le dica che se desidera dei chiarimenti può scrivere anche lei a questo sito.
[#11]
dopo
Attivo dal 2011 al 2011
Ex utente
Sono assolutamente d'accordo e cosciente del fatto che la prima persona che voglia seriemante curarsi debba essere proprio lei, io cercherò, anche tramite i vostri preziosi consigli di farle capire che ha bisogno di aiuto e che non c'è nulla di male in ciò.
Nei momenti in cui si presentava il disturbo assumeva delle gocce di Xanax ma quando il problema si risolveva non prendeva più nulla, almeno da quello che mi so.
Quando le ho detto della psicoterapia mi ha risposto se mi fossi vergognato di avere la ragazza in cura da uno psicologo e questa la dice lunga anche perchè quando le ho fatto presente che gli attacchi di panico sono una malattia si è arrabbiata tantissimo dicendomi che lei non è malata e me lo ha sottolineato più volte nei giorni successivi.
Cercherò quanto più possibile di starle vicino e di farle capire che ha bisogno di aiuto.
Grazie ancora per la vostra disponibilità
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