Oggetto transizionale

G.li Dottori,
vi scrivo per chiedervi un parere a riguardo dei cosiddetti "oggetti transizionali". Mi chiedevo: è patologico conservare la propria "copertina di Linus" in età adulta? Ho 21 anni e non ho mai abbandonato il mio lenzuolino - ormai ridotto a un brandello. Non è qualcosa che mi crea particolare disagio o problemi - semplicemente è una cosa "mia", che non dico a nessuno e di cui sanno soltanto i miei familiari. L'accarezzare il lenzuolino, portarlo alla bocca con un gesto che ricorda il "ciucciare", sentire il suo odore e la sua morbidezza, mi mette calma e sicurezza. Di fatto riesco a dormire e uscire senza questo oggetto perchè l'ho sostituito con un altro gesto - quello di accarezzarsi il lobo - che mi ricorda la stessa morbidezza del lenzuolino. E' ormai un gesto completamente automatico che compio quotidianamente più volte al giorno, quasi senza più rendermene conto. Siccome sono una persona che soffre di profonda insicurezza, bassa autostima, sensazione di non essere capace di prendere in mano la mia vita senza dipendere da nessuno, e sto cercando di affrontare questi problemi in questo periodo, mi è nata questa curiosità e volevo il parere di specialisti che sull'"oggetto transizionale" avranno letto parecchio. E' patologico conservarlo in età adulta? E che dire del gesto "sostitutivo"? Se abbandonassi la copertina, lo stesso dovrebbe essere per il gesto sostitutivo di toccarsi il lobo (a cui non riesco a fare a meno nel senso che è un gesto talmente automatico che sarebbe difficile controllarlo ogni singola volta locompio?).
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara ragazza,

il problema non è l'aver conservato il lenzuolino, visto che non hai problemi a fare a meno della sua presenza, ma il fatto che dici di essere "una persona che soffre di profonda insicurezza, bassa autostima, sensazione di non essere capace di prendere in mano la mia vita senza dipendere da nessuno".
Il gesto sostitutivo del quale ci parli non è segno di nulla di anomalo o patologico: gli adulti sostituiscono normalmente ciò che li rassicurava nell'infanzia con altri oggetti o gesti (ciuccio-sigaretta, biberon-bottiglia di birra, capelli della mamma da toccare-propri capelli e così via) che li accompagnano per lunghi periodi o anche per tutta la vita.
Il problema sono le altre difficoltà che senti di avere, per le quali ti sarebbe utile consultare uno psicologo che ti aiuti a costruire un maggior senso di sicurezza e a muoverti più serenamente verso la conquista dell'autonomia dalla tua famiglia.

Ti faccio tanti auguri,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
in che modo sta cercando di affrontare i suoi problemi di insicurezza e bassa autostima?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it