Ancora no

Ho appena ricevuto un'altra risposta negativa a una mia domanda per un posto di lavoro. Tra poco finirà il mio attuale contratto e non so cosa mi attende dopo. Nel frattempo sto cercando, anche sottraendo tempo notevole alla mia attuale attività. Ma ogni no che ricevo è sempre un brutto colpo, che mi porta a riconsiderare le mie capacità e riduce la mia fiducia. da parte mia cerco di fare il possibile, di superare le mie ansie e paura (ho anche fatto con successo psicoterapia), di andare avanti... però se trovo tutte queste difficoltà con il lavoro, come posso non deprimermi? sono molto qualificato, ottimi risultati conseguiti, ma nessuna raccomandazione o altro. sinceramente sono stufo di tutta questa precarietà, trovo ingiusto che al merito non corrisponda automaticamente un adeguato riconoscimento, ma bisogna sempre lottare per avere qualcosa. e quando si fanno piccoli tentativi che però vanno a vuoto, viene voglia di mollare tutto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile utente,

esistono motivi oggettivi per i quali "deprimersi", come scrive lei, anche se si è perfettamente equilibrati e sereni.
Questo è innegabile, e non per tutto c'è rimedio ma a volte certe situazioni cambiano col tempo, altre volte si trovano soluzioni temporanee che prima non si erano prese in considerazione.
La differenza fra chi ha sufficienti risorse psicologiche e chi non ne ha è che questi ultimi possono risentire molto più degli eventi negativi, ma se lei ha già seguito un percorso di psicoterapia ha molte più probabilità di affrontare la situazione nella quale si trova senza lasciarsi sopraffare e magari riuscendo ad accontentarsi di soluzioni temporanee senza che questo mini la sua autostima.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
sì ha ragione. sa quali sono le cose che mi danno più fastidio?
1) dover continuamente cercare fino a quando non si riesce a trovare qualcosa, anche provvisiorio e al di sotto delle aspettative, per fare ciò che piace davvero
2) vedere come in italia del merito dei giovani di valore non se ne freghi nessuno (tranne se sei raccomandato o totalmente servile)
3) non poter avere la possibilità di progettare a lungo termine (almeno nell'arco di un anno) e per questo perdere motivazione nel lavoro che dovrei attualmente portare avanti.

Mi fa una rabbia incredibile tutto ciò e, come ho detto prima, a volte la tentazione di mollare è forte.

Alle volte penso che dovrei mollare tutto, lasciare ciò che mi piace e fare un lavoro che, anche se non mi soddisfa del tutto, almeno mi garantisce un po' di stabilità.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Forse quello che davvero la infastidisce è ciò che ha scritto alcuni giorni fa:

"per tenere "tranquilli" gli altri non ho seguito i miei desideri e le mie aspirazioni fino in fondo, giungendo a questo stato di relativa solitudine e di mediocrità"

Potrebbe iniziare a recuperare qualcosa di quello che non ha fatto per accontentare gli altri: è ancora giovane e almeno in parte può riprendere i discorsi interrotti.

Una buona strategia può essere quella di affrontare i problemi un po' alla volta, ponendosi degli obiettivi minori e a breve-medio che costituiscono dei piccoli passi verso il cambiamento e il miglioramento.

Altra cosa importante: eviti i confronti con gli altri, se la deprimono, perchè oltre che inutili possono essere molto dannosi per il suo umore e la sua autostima.
Riparta semplicemente da sè stesso.
[#4]
dopo
Attivo dal 2009 al 2012
Ex utente
sì è vero, mi confronto troppo con gli altri, sto sempre a vedere quanto sono stati fortunati a trovarsi in un determinato contesto professionale in cui sono cresciuti ed emersi.

è anche vero che sono soddisfatto e orgoglioso dei risultati raggiunti, ma sento tanto l'esigenza di continuare a crescere realizzando le mie aspirazioni professionali, sentimentali e sociali. e forse per questo pago il prezzo della precarietà, per aver voluto prendere una strada difficile, che però, sinceramente, non intendo cambiare. ha ragione, devo ripartire da me stesso, liberarli di alcuni pesi (il giudizio degli altri) che non fanno altro che rallentarmi e rendermi infelice e cercare soprattutto di andare avanti, perchè io ho fiducia in me stesso e nelle mie capacità... spero però che presto anche qualche altro se ne accorga :-)

cosa si sente di consigliarmi?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le posso consigliare di occuparsi anche di altro oltre che della ricerca di un lavoro appagante, in modo tale da non puntare tutto su un unico investimento (emotivo) e da poter trarre delle soddisfazioni anche da altro.
In questo modo potrebbe sentirsi un po' più sereno e il suo bilancio non includerebbe un'unica voce, peraltro in passivo, come mi sembra che ora stia accadendo.