Le proponiamo un lavoro inerente

Gentilissimi medici sottopongo alla vostra attenzione un " problema" con mia figlia di 20 anni.
Io sono il papa' della ragazza che vi parla,mia figlia ha finito gli studi e si e' diplomata come " OPERATORE TURISTICO" quello che piu' le piaceva studiare fatto anche con profitto e attitudine.
Ora la ragazza come tutti i giovani e' in attesa di cercare un'occupazione ma a quanto pare sentendo le sue parole non vuole lavorare nel campo dove Lei ha studiato e questo per me che sono il padre e' motivo di scontro con mia figlia.
Ora domando e dico: Ma come e' possibile studiare per un obiettivo raggiungerlo e poi non volersi cimentare in futuro su cio' che una persona ha studiato?
Per me che forse ho una mentalita' diversa dai giovani d'oggi e' un paradosso.
Anzi vi diro' che durante gli anni di studio le piaceva fare l'animatrice turistica sulle navi da crociera essendoci gia stata da semplice turista,e in quell'occasione ha potuto verificare dal vivo il lavoro che un'animatrice svolge.
Tutte le volte che io e mia moglie le proponiamo un lavoro inerente a cio che ha studiato si mette a piangere dicendoci che noi genitori la vogliamo mandare via di casa lontano,ma questo ovviamente non e' vero,semmai vorremmo spronarla a fare cio che le piaceva perche' sono sicuro che poi una volta cominciato le piacerebbe.
Poi e' anche vero che se proprio una cosa non piace non si fa ma intanto per farsi le ossa e un'po di gavetta non le farebbe male intraprendere questa strada in attesa di nuovi sbocchi lavorativi.
Certo sarebbe meglio se trovasse un'occupazione per il suo ramo a terra,ma si sa che prima bisogna inevitabilmente fare un'po di carriera lontano da casa e poi non e' cosi' facile come sembra.
Intanto se lei ci desse ascolto a noi genitori tenterebbe di fare domanda per questo periodo estivo sulle navi da Corciera intanto arrichirebbe in suo curriculum professionale con questo bagaglio professionale chele potrebbe fare da trampolino di lancio per attivita'future.
Come dobbiamo comportarci noi genitori alla luce di quanto esposto?
A voi la parola.
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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le utente,
lei ci descrive dettagliatamente il suo punto di vista ma non ci dice molto su quello di vostra figlia mom è chiaro se a spaventarla sia solo l'eventuale distanza da casa o se ha deciso di orientare le sue aspirazioni lavorative in altri settori. Ha provato a chiedere a sua figlia cosa vorrebbe fare?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Tutte le volte che io e mia moglie le proponiamo un lavoro inerente a ciò che ha studiato si mette a piangere dicendoci che noi genitori la vogliamo mandare via di casa lontano, ma questo ovviamente non e' vero, semmai vorremmo spronarla a fare ciò che le piaceva perchè sono sicuro che poi una volta cominciato le piacerebbe."

Gentile signore,

lei e la ragazza non vi capite perchè state parlando di cose diverse.
Lei parla di trovare un lavoro e soluzioni concrete, sua figlia parla di "crescere" e di allontanarsi da voi.

Di conseguenza il punto non è se il lavoro, una volta iniziato, sarebbe di suo gradimento, ma è chiedersi perchè la ragazza sta improvvisamente mostrando tanta ansia all'idea di iniziare a prendere la propria strada.
O forse anche prima era molto attaccata a voi e spaventata dall'idea di allontanarsi?

Sua moglie cosa pensa di questa situazione?
Crede anche lei che la soluzione sia dimostrare alla ragazza che il lavoro le piacerà?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it