Glioblastoma di un mio parente.

E' surreale, incredibile, mi sembra di vivere in un altro mondo...la vedo tutti i giorni, è' in forma e sorridente, la sento al telefono ancora di più, ci mandiamo messaggi, parla con la mia compagna convivente tutti i giorni...solo un sintomo, durato un paio di giorni prima della terapia necessaria a sgonfiare la pressione sulla zona del linguaggio del cervello...adesso potrebbe condurre una televendita...invece R.m. ecc evidenziano una cazzo di sfera di 3 cm di diametro, non totalmente asportabile, e il primario mi dice in privato che crede sia un Gliobalstoma...(mi ha detto "la opero, fammi asportare quel nucleo di glioblastoma e poi se anche rimane un 1° e 2° grado...non ce ne frega un cazzo...lo bombardiamo e gli facciamo vedere noi... Lei pensa che una volta operata andrà a posto dopo le varie altre terapie...in via di guarigione...Incredibile. 2 anni fa è morta mia nonna paterna dopo 13 anni di Halzheimer, 8 dei quali passati a letto con relativo sondino d'alimentazione...E LEI DICEVA SEMPRE: se finisco così datemi una botta in testa...e adesso cosa faccio ? do una botta in testa a chi mi ha donato la vita ?...E' surreale, incredibile, mi sembra di vivere in un altro mondo...scusatemi ma domani la operano e avevo bisogni di sfogarmi...Ciao a tutti...
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Gentile Utente,
la rabbia generata dal senso di impotenza con il quale la malattia ci può mettere a confronto è più che giustificata.

Inoltre sembra sentirsi chiamato ad una inversione di ruoli su chi dona la vita, ma non è così. Non è nelle sue mani la vita di sua madre.

Un sincero augurio per l'operazione di sua madre.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dott.sa, lei ha ragione sono nero di rabbia, sia perchè non vedo la malattia, se non a video, sia perchè a mio padre è la seconda volta che succede una cosa del genere, sia perchè è molto probabile che lei finisca come non avrebbe mai voluto. Mi dica...dobbiamo lasciarle aperta la porta della guarigione ? Sa che secondo un pò ci crede anche mio babbo ?...
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
<dobbiamo lasciarle aperta la porta della guarigione ? >

nella sua domanda c'è già la risposta che si è dato.

Inoltre non è una sua (o vostra) scelta: ora si tratta di segiure la terapia che ha predisposto il medico specialista.


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Utente
Utente
Grazie. Luca
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Caro Luca,

mi sembra di capire che il chirurgo è abbastanza ottimista e che (almeno in teoria) esiste il modo di sistemare la situazione e lui ha già in mente come procedere.
Questo tipo di intervento è sempre delicato, ma l'ottimismo è importante e soprattutto direi che è fondamentale non far percepire angoscia a sua mamma, per non gettarla nello sconforto.
Fossi in lei aspetterei di vedere come va, per non disperarsi inutilmente.

Le auguro sentitamente che tutto proceda nel migliore dei modi e che potrà comunicarci che l'intervento è riuscito e sua mamma si riprenderà.

Aspettiamo sue notizie!

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Buona sera, intervento riuscito, con asportazione quasi totale della massa. Il problema è istologico, in quanto anche dove sembrava che ci fossero zone meno maligne, anche queste lo sono. Almeno non è stata persa nessuna facoltà di parola, zona dove la bestia ha colpito. Il problema è appunto istologico...grado alto ergo prognosi infausta...non so per quanto me la potro' godere ancora...per il mio vecchio (tutt'altro che vecchio) PROGNOSI significa " QUANTO CI METTERA' A RIPRENDERSI"...ma in questo caso vuol dire QUANTO LE RESTA DA VIVERE CON LE TERAPIE. Io non sono capace di farglielo capire, ho provato a lanciare qualche messaggio, ma vengo tacciato di pessimismo; certo bisogna sempre ricordare i 13 anni di Halzheimer di sua madre...mi sento una merda se penso quanto abbiamo discusso con mi padre (lui è presidente della società) della mancata assegnazione a me di una squadra di calcio annata 95, che hanno sostituito con una dei 2004 e la collaborazione alla squadra di 3a categoria....Sinceramente e realisticamente la perderemo abbastanza presto...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Mi spiace che queste siano le prospettive, ne è sicuro?
Non ho capito se sono conclusioni che ha tratto lei o se le è stato detto qualcosa dal chirurgo.

Per quanto riguarda il resto è ovvio che tutti gli altri problemi rimpiccioliscano di fronte ad eventi di questo genere, ma lei non ha motivo di sentirsi in colpa e sono sicura che ha fatto e sta facendo tutto il possibile per entrambi in questa brutta situazione.
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dopo
Utente
Utente
Buona sera Dott.sa Massaro,
le devo dire che mi sono informato sul tipo di malattia, sia attraverso web, sia attraverso la mamma della mia compagna, che lavora da 30 anni in sala operatoria come ferrista. Purtroppo, ad oggi, non ci sono soluzioni di guarigione per i gliomi al cervello e per quelli di alto grado di malignità (glioblastomi) l'unica cosa che si può fare è cercare di prolungare la vita del malato ricercando anche una umana qualità della stessa. Per togliermi qualsiasi dubbio ho parlato con chirurgo e medici, pretendendo risposte in lingua italiana e non medichese.
Non mi voglio sostituire al chirurgo, un fenomeno il sig. E.G., e ai medici del ns ospedale (PR), che sono da ammirare per abnegazione e amorevolezza nei confronti dei pazienti, ma mi sono voluto informare e ho voluto cercare di capire il più possibile, per affrontare meglio il futuro, anche se adesso sto soffrendo in una maniera mai provata prima.
Con l'esperienza di mia nonna, in cui ho visto il deperimento e l'annullamento della volontà umana, insieme ad una incredibile sofferenza fisica (i versi che ho visto fare al suo povero viso non li scorderò mai), ho sentito il bisogno di capire fin da subito i possibili scenari futuri.
E questi sono quelli più credibili e realistici, contando che sono convintamente ateo. Poi posso sperare che vada avanti tutta la vita per altri 100 anni, ma realisticamente è difficile.
Per fortuna, ora a differenza di anni fa, ho al mio fianco la mia compagna, con la quale convivo, che sicuramente mi aiuterà e aiuterà anche mia mamma, dato che la considera come una 2a figlia oltre che amica.
la ringrazio ancora per il suo interesse per la nostra storia. Luca
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