Ansia a causa di una malattia

sono da tempo ammalata di disturbi vulvari, nessun medico ha trovato la cura giusta, e io sospetto che nessuno la trovera' mai. I disturbi sono invalidanti sono gonfia non riesco a stare seduta a camminare speditamente ne a stare in piedi piu' di 5 minuti. La mia vita e' distrutta, non mi interessa piu' poter avere un compagno o rapporti sessuali, vorrei nsemplicemente tornare a lavorare sedermi su una sedia fare passeggiate riapropriarmi della mia vita. Ho perso amore per tutto, mi sveglio di mattina e ho paura della giornata che mi aspetta alla mattina ho nausea e tachicardia. torno tranquilla solo alla sera quando so che vado a dormire, tante volte penso che se mi facessero un espianto vulvare non ne farei una tragedia per me vorrebbe dire ricominciare a vivere, ma nessuno mi fara' mai questo tante volte medito il suicidio. Ho un bruttissimo rapporto con la mia malattia per favore consigliatemi un atteggiamento per fronteggiare la situazione
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Signora,
è più che mai comprensibile il suo scoraggiamento e la sua sfiducia data la situazione che da mesi si trova a vivere.
On line non è possibile fare più di tanto, ma la invito a cercare uno psicologo (anche presso il consultorio della sua città) che l'aiuti a superare i momenti di sconforto.
Le consiglio inoltre, se non lo conosce già, di visitare il sito dell'Associazione Italiana Vulvodinia, dove potrà trovare informazioni utili e confrontare la sua esperienza con quella di altre donne, anche per scoprire modalità differenti di approccio al suo disturbo.

Cari auguri.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara signora,

il suo problema è particolare e confrontarsi con altre donne che si trovano nella medesima situazione, come la ha suggerito la Collega, le potrà servire a sentirsi meno sola e incompresa.

Vorrei chiederle quando ha iniziato ad essere colpita da questi disturbi perchè potrebbe esserci un legame con un qualche evento o situazione specifica che li ha preceduti e/o con il suo modo di vivere e approcciarsi alla sessualità.
A volte il corpo sviluppa sintomi proprio in aree che sono simbolicamente collegate ad un disagio di tipo non fisico, ma che si manifesta sul piano corporeo e risulta particolarmente ostico da trattare proprio perchè la causa non è di natura fisica.

Ovviamente senza conoscerla è possibile solo fare delle ipotesi, ma potrebbe provare ad esplorare la possibilità che il suo malessere sia di natura psicologica per cercare di capire se vi sono cause che finora non ha considerato.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
gentile dottore, la prima volta questo disturbo mi venne in forma lieve quando avevo 25 anni in seguito ad un infiammazione vaginale non era invalidante ma nessuno seppe dirmi cos'era e duro' 8 anni. La seconda mi venne a causa di un paio di jeans troppo stretti e non e' mai passata ma non era ancora invalidante, lo divenne la scorsa estate perche' mi stancai molto a causa di un lungo viaggio. In tutti i casi non fu un evento psicologico a scatenarlo. Devo dire che non ho mai avuto un buon rapporto con gli uomini non ho avuto storie sentimentali soddisfacenti e ho sofferto molto la solitudine. tuttavia mi sono capitati eventi spiacevoli dove ero disperata ( sempre di natura sentimentale) dove non ho avuto la riacutizzazione del disturbo, capito' solo in un caso mi ero lasciata con un ragazzo e mi si scateno' una vulvovaginite che i disturbi mi presero anche le ovaie, non andai neanche dal ginnecologo perche' tanto sapevo che mi dicevano che non avevo niente e in piu' sentivo che la causa era il mio dispiacere.diffatti dopo 15 giorni passo' tutto senza cure.Ma questo fu l'unico caso che avenne im concomitanza ad un dispiacere. mentre quest'esate ero serena.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"non ho mai avuto un buon rapporto con gli uomini non ho avuto storie sentimentali soddisfacenti e ho sofferto molto la solitudine"

Questo è sufficiente per ipotizzare quanto meno una concausa di natura psicologica/relazionale per il suo problema.

Non è detto che i sintomi appaiano e scompaiano in diretta corrispondenza con eventi esterni, può esserci qualche aspetto di base (rapporto con il sesso, il suo corpo e gli uomini) che l'ha resa più vulnerabile allo sviluppo di disturbi proprio in quel punto del corpo indipendentemente dal momento che sta vivendo.

Se già non l'ha fatto cominci a consultare questo sito:
www.vulvodinia.org/area_donna/areadonna.html
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dopo
Utente
Utente
Quindi bisognerebbe dare un taglio netto con il passato dimenticare tutto perdonare tutto accettare con serenita' la propria solitudine e la malattia potrebbe migliorare o addiritura scomparire.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Il sito che le abbiamo segnalato dice altro, non si tratta di accettare ma di curare.
Come mai ci ha scritto questo?
Ha qualcosa da perdonare a qualcuno?
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, poiche' lei diceva che questa malattia puo' avere concause psicologiche ,i problemi nascono sempre da difficolta' di relazione con il prossimo, per guarire bisogna sempre perdonare qualcosa a se stessi o agli altri. Questo non l'ho letto nel sito l'ho pensato io.Comunque sono perfettamente al corrente che la malattia va curata con cure mediche.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non è detto che si tratti di "perdonare", dipende dai casi ma comunque non mi ha risposto: pensa di avere qualcosa da perdonare a sè stessa o ad altri?
Che relazione vede fra questo e il suo problema?
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dopo
Utente
Utente
Si penso di avere parecchio da perdonare agli altri e a me. Ma penso che questo sia un problema comune, non vedo relazione con la malattia. La mia sensazione e' che la mia malattia sia solo fisica, e non riesco a dominare l'angoscia che mi provoca forse dovrei andare a parlarne con uno psicologo che mi aiuti ad avere un attegiamento meno catastrofico.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso anch'io che farebbe bene a prendere l'iniziativa in tal senso.
Spero che lo farà, perchè è chiaro che non può andare avanti così, vista la sofferenza che prova.

Può trovare dei nominativi su questo sito o presso l'albo regionale degli psicologi, ma francamente le consiglierei prima di cercare un nominativo tramite l'AIV, perchè sarebbe forse prefereribile che lei si rivolgesse a qualcuno che conosce bene il suo problema.
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Utente
Utente
La ringrazio per i preziosi consigli, cordiali saluti
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Grazie a lei per averci scritto: se vuole ci faccia sapere se ci saranno novità.

Le faccio tanti auguri,
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