Grande paura e ansia

sono una ragazza di 24 anni e vorrei un consiglio su paure che mi attanagliano le giornate e non mi fanno vivere bene. Ad aprile il mio ragazzo è stato operato per un tumore alla parotide. Sono stati momenti difficili, ho rischiato di perderlo e il dolore non mi faceva vivere bene... ho pregato e pregato che tutto si risolvesse e fortunatamente è stato così. Il tumore è stato eliminato, lui ha fatto le chemio e le radioterapie e io l'ho sostenuto in tutto questo. abbiamo affrontato questa cosa insieme, sempre con il sorriso e con la fiducia che il signore ci avrebbe aiutati e mai divisi. ora, a distanza di 5 mesi ha ripetuto i controlli ed è sempre tutto a posto, non ha niente più ma io sono invasa da pensieri negativi, ho paura che possa succedere qualcosa,.. e più ho questi pensieri, più ho la paura che se succede questa cosa è per colpa mia, perchè non sono riuscita a pensare positivo... come devo fare? ho bisogno di aiuto...
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Lei ha vissuto un momento molto difficile e stressante, nel quale si è affidata alla sua fede per trovare la forza di sostenere il suo fidanzato nella sua malattia. Ora è rimastao come strascico la paura, che ha vissuto, di perderlo. Inoltre teme di esserne responsabile.

Poichè il suo timore di influenzare negativamente gli eventi con uno scarso impegno è un pensiero irrazionale, può confrontarsi, dal vivo, con una persona che la aiuti a comprendere i suoi sentimenti.
Se la fede le ha dato coraggio, forse potrebbe rivolgersi al suo padre spirituale per condividere con lui il suo timore.
Dal mio punto di vista, psicologico, le consiglio di effettuare degli incontri con uno psicologo che la aiutino a mettere a fuoco modalità e cause dell'insorgere di questi pensieri intrusivi.

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara ragazza,

un tumore in una persona così giovane è un evento tragico e inaspettato anche quando tutto per fortuna si risolve.
E' quindi comprensibile che per te sia stato un vero e proprio trauma apprendere della sua malattia, che in precedenza non avresti mai immaginato potesse presentarsi, e adesso di conseguenza temi che quello che è successo una volta possa accadere di nuovo.
Suppongo che in quei mesi tu abbia dovuto fargli forza, sostenerlo e tenerti dentro la paura per evitare di farlo angosciare ulteriormente, e forse anche adesso non gli racconti quello che senti per non appesantire le sue giornate.
C'è un limite al dolore e all'angoscia che una persona può tenersi dentro, e probabilmente tu l'hai superato e ora è il tuo turno di chiedere un aiuto.

Concordo con la Collega e ti consiglio anch'io di farti assistere da uno psicologo per liberarti da questi pensieri ed elaborare le emozioni che hai accumulato in tutto questo periodo.

I miei migliori auguri a te e al tuo fidanzato,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
ringrazio entrambi per aver dato conferma a qualcosa che forse gia sospettavo nel mio cuore. come studente di psicologia ho sviluppato una particolare sensibilità e un punto di vista diverso sulle cose e tutto il tempo che ho passato a sostenere il mio ragazzo, a dargli forza (anche se forse lui ne ha dato a me) ha appesantito il mio stato d'animo interiore fino ad ottenere questo effetto. A ciò si è aggiunto lo stress di finire gli esami per laurearmi, giusto una settimana fa, e una situazione familiare delicata fatta di bugie e tradimenti, senza andare nei particolari. Tutto questo deve avermi influenzato negativamente, e se ce un limite al dolore e all'angoscia che una persona può sopportare, come avete giustamente detto, io sono agli sgoccioli. I miei genitori non capirebbero la mia decisione di parlare con uno psicologo, visto che io stesso sto studiando per questo e l'apertura con loro mi riesce difficie per quello che sto vivendo... so che è un pensiero irrazionale quello che mi affligge, eppure quando sono in gioco i sentimenti per la persona amata, la ragione e il cuore non vanno molto daccordo... cercherò di superare questa cosa...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Carissima,
dal momento che hai studiato psicologia (e che forse la studierai ancora, se hai preso la laurea triennale) penso che i tuoi genitori non si stupirebbero più di tanto se tu esprimessi il desiderio di accedere ad un percorso di sostegno o psicoterapia, che consiglio a chiunque studi questa materia.

Grazie a quello che hai imparato ti sarai anche resa conto che quando viene il momento di chiedere aiuto bisogna farlo senza illudersi di risolvere tutto da soli, perchè questo non è sempre possibile nemmeno quando le conoscenze psicologiche personali sono molto approfondite.

Pensaci!
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Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Alle parole della collega aggiungo che studiare psicologia non ci tiene lontano dalla sofferenza o dall'ansia, ma ci può aiutare a comprendere quale percorso di cura intraprendere.

Per esemplificarlo ai suoi genitori può spiegare loro che studiare medicina non implica non ammalarsi mai o studiare giurisprudenza non prendere mai una multa!

Il vantaggio è di sapere con maggiore chiarezza ciò di cui si ha bisogno.
Poi, però, bisogna metterlo in pratica.

Un saluto.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
vi ringrazio per la disponibilità e per i consigli... prenderò in considerazione questa strada e forse riuscirò a superare le mie paure e a vivere serenamente le giornate con la persona che più amo al mondo...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Te lo auguro sentitamente, perchè è ovvio che stando tu così ne risente anche la serenità della vostra coppia, per quanto tu cerchi di non pesare in alcun modo sul tuo ragazzo.
Non si può fare sempre da sè, tutti abbiamo un limite e non c'è nulla di male nel prenderne atto e agire di conseguenza.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
gentili dott., vi ringrazio sentitamente x i consigli che mi avete dato qualche mese fa e pensavo di aver superato la cosa, ma a distanza di mesi mi capita spesso di provare ancora questi scoramenti, di sentire questa ansia nel cuore che mi attanaglia l'esistenza e non mi fa vivere come vorrei. ho cercato psicologi nelle mie zone, ma dovrei spostarmi e purtroppo non ho soldi per pagare le eventuali sedute. cerco di parlare delle mie preoccupazioni con delle amiche e so che sono paure irrazionali, ma quando c'è in gioco la persona amata è difficile dare ascolto alla ragione. anche per un raffreddore o un po' di stanchezza da parte sua, mi prende l'ansia, la paura di rivivere dei momenti che mi hanno segnato dentro, lo sento, e che mi porterò dietro per tutta la vita... vorrei vivere serenamente eppure dei pensieri negativi mi ronzano in testa e non so come mandarli via... questa cosa mi sta uccidendo.... ho bisogno di aiuto...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Hai provato a contattare il consultorio familiare o il CSM della tua zona?

www.aslna1.napoli.it/distretti_sanitari--distretto_33--unita_operative--ReadArticle_salute_mentale.aspx
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dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
non ho nessuno che mi ci accompagni, non avendo un mezzo a disposizione... e avrei comunque il problema che non me lo posso permettere....un consiglio?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Come mai hai difficoltà a muoverti?
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dopo
Attivo dal 2011 al 2017
Ex utente
non ho un mezzo a dispisizione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Come ben saprai non ci è possibile darti particolari "consigli", quindi non saprei che altro aggiungere a quanto già detto.
Non ci sono "indicazioni standard" e qualunque intervento (counseling, sostegno o psicoterapia che sia) è attuabile solo di persona, entro un setting che consenta il contatto diretto e l'osservazione del caso.

Sei sicura che nè il consultorio nè il csm siano raggiungibili?

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

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