Il punto è che ho perennemente paura

gentili dottori,
a marzo ho avuto il primo attacco di panico e da allora ho avuto due fasi acute di ansia in cui sono andata in disidratazione. ho accettato di prendere il depakin per l'ansia e posso affermare che le fasi acute non si sono più ripresentate, nonostante l'ansia non sia ancora stata superata, ma sono consapevole che il percorso di analisi è lungo e forse in un certo senso è meglio, poichè così ho la speranza di sanare completamente i problemi. durante le fasi acute facevo ovviamente fatica ad uscire di casa, nonostante io lo abbia fatto comunque, nel senso che ho cercato di mantenere una vita sociale e lavorativa. il punto è che ho perennemente paura di andare in depressione perchè a volte è veramente dura, in quanto non ho ancora acquisito piena consapevolezza.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

non mi è chiaro se sta seguendo semplicemente una terapia farmacologica o se ha anche iniziato una psicoterapia.
Può essere più chiara su questo punto?
Quale diagnosi è stata posta per il suo caso?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Utente
Utente
sto seguendo una psicoterapia e sto seguendo una cura farmacologica a base di depakin chrono 500 mg. frequento l'università, lavoro presso una gelateria e, quando ho tempo, esco con gli amici. inoltre ho un fidanzato che però abita in un'altra città, quindi ci vediamo sporadicamente, ma questo non mi pesa particolarmente. quotidianeamente ho a che fare con l'ansia di capire che cosa mi stia succedendo. a volte mi scoraggio e mi prende la paura di andare in depressione.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' vero che l'ansia a lungo andare può portare allo sviluppo di stati depressivi, ma questo accade quando la persona non si cura e un po' alla volta limita e riduce le proprie attività fino a non fare quasi più nulla, ma non mi sembra che sia il suo caso.

Ha esposto questi timori al suo psicoterapeuta?
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Utente
Utente
si, ma non so come mai si cambia sempre discorso. mi sono ricreata nella mente un supereroe, siccome non ho avuto dei riferimenti solidi in famiglia, e un pò come il bambino che desidera assomigliare al proprio papà, lo stesso sta accadendo a me. nella scrittura avevo riscontrato il modo per liberarmi dall'ossessione che ho nei confronti di questo archetipo: chiarificandone le sembianze su carta pensavo di estraporarlo dalla mia mente, ma la cosa sarebbe troppo lunga e ho timore di alimentarne l'ossessione. il punto è che mi ha talmente esaurito come concetto che mi sento vuota. io non voglio andare in depressione, ma mi sento così fragile a volte. in pratica è come se avessi formulato un personaggio, secondo i miei parametri, ideale a cui riferirmi, e a cui vorrei assomigliare, ma è veramente impossibile per quanto assurdo, poichè la perfezione non esiste. pur essendo consapevole di quello che mi sta accadendo, non riesco a distaccarmene.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' importante che torniate sull'argomento per approfondirlo ed esaurirlo, perchè il rischio di non fidarsi di chi si sta occupando del suo caso e di influenzare negativamente il trattamento non è trascurabile.
Per questo è necessario che gli esponga dubbi e incertezze e che chiarisca con lui l'impressione che il tema sia messo da parte per occuparsi di altro.
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Utente
Utente
dottoressa vorrei farle un'ultima domanda: dal doc si guarisce?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Certamente, la psicoterapia (eventualmente integrata da una cura psicofarmacologica) serve proprio a questo.
E' questa la sua diagnosi?
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