Il mio ragazzo ha paura di fare l'amore

Buongiorno, sono una ragazza di 26 anni e il mio ragazzo ne ha 25. Lui è vergine, io no. Stiamo insieme da 7 mesi, e fin'ora ci sono state solo coccole, baci, carezze anche intime, ma mai un rapporto completo. Questo sabato appena trascorso (22 ottobre) avevamo pensato di trascorrere la nostra prima volta, quindi ci siamo fermati alal macchinetta dei preservativi, ma inizialmente ha chiesto a me di scendere dall'auto per prenderli e poi ha iniziato a respirare affannosamente e a tremare. Alchè mi sono spaventata e sentita anche in colpa, perchè non voglio farlo sentire male. Lui mi ha risposto che ha queste reazioni forse esagerate solo con qualcosa e qualcuno a cui tiene davvero e mi ha chiesto mille volte scusa e di non sentirmi rifiutata perchè non è così, infine senza concludere nulla siamo tornati a casa. La domenica poi abbiamo fatto normalmente petting e lui mi ha ridetto come già successo mille volte che si sente pronto per fare l'amore, ma io non credo a questo punto e ho il timore di chiederglielo ancora. Tuttavia sono disposta ad aspettarlo perchè lo amo davvero, ma mi chiedo come posso fare per fargli capire che non c'è niente di male e niente di cui aver paura? Io lo desidero perchè lo amo, e sono disposta sì ad attendere fino a quando sarà pronto, ma mi chiedo, dopo quanto sarà pronto? Lo sa bene che l'amore platonico non ci sta, e non lo vuole nemmeno lui. Anche se un po' delusa, io lo amo lo stesso è il mio ragazzo e ognuno ha le sue debolezze, ma vorrei davvero condividere tutto con lui, anche fare l'amore che lui stesso dice di voler fare, allora perchè è successo così? Grazie mille
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Ragazza,
probabilmente le aspettative di entrambi su quel momento pesano come un macigno sul suo compagno.
Chiaramente, sapendosi inesperto (proprio nel senso che gli manca l'esperienza) e magari essendo già di suo un po' ansioso (ipotizzo), il fatto di "decidere con la testa" di avere un rapporto è fonte di grande ansia pur magari anche "desiderandolo con il corpo".

Si interroghi sulla vostra relazione, al di là della sessualità.
Non se ne abbia a male, ma devo confessarle di essere stata colpita dalla sua introduzione, in cui parrebbe mettere subito in chiaro una sua posizione predominante: Lei è più grande e già esperta rispetto a lui.
D'altro canto, la reazione che racconta del suo ragazzo davanti a questi episodi è di chi si sente in inferiorità.

Cerchi di comprendere i suoi timori e le sue ansie, come in parte già fa, e lo aiuti a creare situazioni che lo mettano a suo agio: molto meglio stare insieme senza già avere in mente un percorso e un obiettivo obbligato.
Anche perché il rischio è quello di porre le basi per disturbi futuri.


Saluti.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Utente
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Gentile Dottoressa, innanzitutto grazie per la pronta risposta. Volevo solo chiedere un'altra cosa, l'idea di pianificare quando avere il nostro primo rapporto era proprio per evitare di trovarci nel momento ideale, ma senza avere in mano la protezione (preservativo) per poterlo fare. Con questo ragionamento è d'accordo anche il mio ragazzo, perciò mi chiedevo come posso aiutarlo a creare situazioni che lo mettano a suo agio come mi ha suggerito Lei. Ogni volta che siamo intimi, lui mi ripete sempre che vuole fare l'amore con me, quindi non facciamo mai un percorso obbligato che arriva a quell'obiettivo, ma il suo desiderio e il mio nascono nel momento in cui ci torviamo intimi, senza che prima avessimo deciso per forza di fare l'amore. Questa volta proprio per trascorrere davvero la nostra prima volta, abbiamo pianificato di passare prima a prendere i preservativi. Solo che non vorrei che le prossime volte che vogliamo provarci, ricapiti lo stesso spiacevole inconveniente, ed infine secondo me è inutile decidere nel momento in cui ci troviamo in mezzo a coccole e carezze di andare oltre se non ci sono le dovute precauzioni. Non vorrei che finisse che non lo faremo mai e ripeto io non condivido l'amore platonico e nememno lui a quanto dice. Grazie mille
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Aggiungo che non mi sento superiore a lui, io ho avuto un'unica esperienza molto bella prima di conoscere lui, con una persona già esperta che mi ha messa a mio agio, ma io stessa lo volevo e non ho avuto dubbi in quel momento.
Ai tempi il mio attuale ragazzo non lo conoscevo. Tutto ciò ora è terminato. Ora l'unica persona che voglio al mio fianco è il mio attuale ragazzo, che amo dal profondo del cuore e vorrei farlo star bene, ma non nascondo che mi peserebbe trascorrere un'intera storia senza mai concludere nulla. Lo aspetto, è ciò che voglio fare, ma vorrei prendesse coraggio e voglia aiutarlo, ma non so come fare perchè nei momenti più intimi c'è già tanta dolcezza tra di noi e non so in che altro modo rendere il momento migliore per farlo sentire a suo agio. Mi dispiace molto che si senta inferiore, perchè non è quello che penso di lui. Peraltro prima che si emozionasse in quel modo mi ha detto che però non vuole che i nostri rapporti intimi completi diventino un'abitudine, almeno all'inizio e sono d'accordo se questo serve a tranquillizzarlo. Credo che la prima volta se mai succederà non sarà proprio il top, ma ciò non mi importa, vorrei solo sentirmi desiderata come lui dice di desiderarmi.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Cara Ragazza,
le allego, alla già esaustiva risposta della dott.Scalco, un mio articolo sull'argomento.
cari saluti.

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1336-verginita-parte-seconda-dalla-parte-dell-uomo.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Un'ultima cosa, mi scuso se mi vengono in mente le cose a pezzi, ma il mio ragazzo mi aveva già detto in passato ed anche sabato nel pomeriggio (il fatto raccontato prima è successo la sera), che in un certo senso aveva paura che facendo l'amore con me mi legasse troppo a lui nel caso la nostra storia un giorno finisse e che io non riesca più a riprendermi, anche se lui vorrebbe che non finisse mai. Sincermente non vorrei che mettendo me come soggetto di questa sua preoccupazione verso di me, sotto sotto nasconda che la preoccupazione è verso sè stesso. Gli ho detto che non erano problemi da considerare ora, dato che ora stiamo felicemente insieme e poi anche due che si sposano non sanno se lo saranno per sempre, quindi forse non dovrebbero far figli? Non avrebbe senso. Ho fatto male a dir ciò? Lui dopo di questo mi ha detto che ho ragione, e me l'aveva già dato in passato quando gli era venuto questo dubbio, però sinceramente sarà che la delusione è fresca, ma mi sento un po' malinconica. Ho paura di che non siamo "compatibili" mi passi il termine, forse sono pessimista ora perchè ripeto la delusione è fresca.
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<è inutile decidere nel momento in cui ci troviamo in mezzo a coccole e carezze di andare oltre se non ci sono le dovute precauzioni>>

Certo, però, ad esempio, una volta acquistati i preservativi restano lì a vostra disposizione e potrete utilizzarli nel momento in cui avrete voglia di andare oltre il petting.
Avete un luogo sufficientemente comodo, tranquillo e appartato dove vi potete scambiare effusioni?

<<Credo che la prima volta se mai succederà non sarà proprio il top>>

Questo potrebbe essere vero, ma anche falso: conoscendo la situazione e le persone coinvolte, pensi a ciò che Lei potrebbe fare o non fare, dire o non dire per fare in modo che questa sorta di profezia negativa non si avveri.

<<vorrei solo sentirmi desiderata come lui dice di desiderarmi>>

Quindi Lei non "sente" il desiderio di lui nei suoi confronti? E' proprio il fatto che non abbiate ancora avuto un rapporto completo a non farla sentire sufficientemente desiderata?
Io ci credo che Lei non si senta superiore a lui, ma alcuni suoi atteggiamenti o alcune sue emozioni (ad es., non sentirsi sufficientemente desiderata, provare delusione, sostenere che è disposta ad aspettare ma nello stesso tempo temere che lui non "si dia una mossa", essere certa che se mai succederà non sarà il top....) raggiungendo il suo compagno, potrebbero amplificare lo stato d'animo in cui già si trova.
Da parte sua, potrebbe "lavorare" su tali aspetti.

Intanto potrebbe anche proporre al suo compagno di effettuare insieme qualche colloquio da uno psicologo nel Consultorio a voi più vicino.



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Purtroppo e dico purtroppo ho paura che se lui si nega, io senta la mancanza dell'esperienza che ho vissuto prima di lui, non lo vorrei mai, io non voglio paragonarlo a niente e nessuno, il mio attuale ragazzo è uno solo, però mi è quasi inevitabile sentirmi un po' rifiutata e sentire a causa di ciò la "mancanza" (se così vogliamo chiamarla) di quando in un'altra storia mi sentivo desiderata e proprio io ho deciso che l'altra persona non era più la persona giusta per me perchè avevo scoperto che quello che ora è il mio attuale ragazzo mi trasmetteva molte più emozioni e ho deciso che era la persona giusta per me, ma ho paura di questi dubbi che mi sorgono ora dopo ciò che è accaduto. Tuttavia non voglio assolutamente mettere fine alal nostra storia ancora nuova (sono solo 7 mesi che stiamo insieme), perchè ci soffrirei tantissimo e ciò che mi fa più male è il pensiero di far soffrire lui.
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Gentile Dottoressa, la ringrazio perchè mi sta aprendo gli occhi. Solo una cosa, il problema è che il mio ragazzo si è bloccato addirittura sull'acquisto dei preservativi avendo quella reazione di cui ho parlato prima, perciò nel caso andassi io da sola a comprarli, ho il timore che nel momento in cui saremo intimi abbastanza da capire che è il momento adeguato per andare oltre, lui si senta come se lo stessi obbligando ad avere un rapporto sessuale completo. Il ragionamento di prendere i preservativi e tenerli lì ed usarli solo nel momento adeguato era un'altra cosa di cui abbiamo parlato ed eravamo d'accordo, ma davanti alla macchinetta si è sentito male ed io non so più come fare. Scusi se mi sento un po' in ansia io ora. Un posto comodo per le nostre effusione l'abbiamo, è una fortuna, ed un peccato diaciamo non usufruirne
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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Forse in quel caso la reazione era dovuta al pensiero che avreste "dovuto" farne uso di lì a poco.
Può proporgli, dal momento che ne avevate già discusso, di acquistarli insieme per poterli avere a disposizione e utilizzarli al momento opportuno, quando entrambi deciderete di farlo.
Oppure, se siete reciprocamente sicuri di non dovervi proteggere da eventuali malattie a trasmissione sessuale, potreste optare per un altro metodo anticoncezionale (pillola, cerotto...) che sollevi il suo ragazzo da quello che magari vive come un' ulteriore difficoltà. Queste però restano solo mie ipotesi.
Ribadisco l'utilità di recarsi presso un Consultorio, dove gratuitamente potrete trovare chi vi saprà ascoltare per gli aspetti psicologico-relazionali e consigliare al meglio per quanto riguarda la contraccezione.

Cari auguri.