Mio marito sembra odiare nostra figlia

Salve,
Vi scrivo perchè questo, che dovrebbe essere il momento più felice della mia vita, si sta rivelando un incubo.
Un mese e mezzo fa io e mio marito abbiamo avuto una bambina, un arrivo inaspettato ma benvoluto da tutti e 2. I mesi di gravidanza sono stati sereni, ed eravamo entrambi impazienti di conoscere la bambina.
I primi giorni sono stati duri, la bambina non mangiava e non dormiva, ma mio marito sembrava accettare la cosa con maggior serenità di me, che mi sentivo perennemente infelice e incapace (sentimenti dolorosi che sono andati scemando con il passare delle settimane).
Ma da un mese tutto è cambiato: mio marito non guarda la bambina, con me la insulta pesantemente ("è una merda, è solo un errore, non doveva nascere") non fa che rimpiangere il tempo in cui eravamo noi du soli e vorrebbe sempre lasciarla ai nonni per uscire noi due.
Sembra geloso di lei, cosa devo fare?
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Dr.ssa Federica Meriggioli Psicologo, Psicoterapeuta 354 3 9
Gentile signora,
la nascita di un figlio crea profondi mutamenti all'interno della vita quotidiana di una coppia, ridefinisce i ruoli e gli equilibri, impone di trovare nuovi ritmi e priorità. A tal proposito le suggerisco questa breve lettura

https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/1220-presto-saremo-in-tre.html

Rispetto alla richiesta che lei pone, le chiedo se entrambi avevate penasto ad avere un figlio, poichè lei parla di arrivo inaspettato.

Vedo anche che, in un consulto di poco precedente, lei esprimeva il suo timore che sua figlia potesse essere affetta dalla sindrome di down. E' questa un'idea che ha condiviso con suo marito? Ne avete parlato con il pediatra per fugare i dubbi, come era stato suggerito?

Dirle da qui se si tratti di fisiologica "gelosia" che può comparire con la nascita di un figlio è difficile, data anche la presenza di altri elementi da definire con più completezza.


Cordiali saluti

Dr.ssa Federica Meriggioli - Psicologa Psicoterapeuta
Via Roma 131, Spinea Ve
Tel. 3498534295 www.federicameriggioli.com

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile signora, condivido ciò che è già stato espresso dalla Collega e mi permetto di aggiungere che sarebbe indicata una consultazione psicologica per affrontare queste difficoltà.
Anche i figli "aspettati" possono essere una sorpresa, in quanto è diverso immaginare il proprio figlio non ancora nato e tenere in braccio il proprio figlio e accudirlo, con tutto ciò che comporta l'accudimento.
Ci sono questioni molto delicate che riguardano la genitorialità: l'identità personale che cambia per sempre in modo irreversibile (si diventa genitori e non si può più smettere di esserlo) , la responsabilità, solo per nominarne alcune.
Non si può rispondere alla Sua domanda perchè non conosciamo nè Lei nè Suo marito, quindi non so se sia gelosia.
Però, viste le difficoltà di Suo marito e considerato che il ruolo del papà in questa prima delicata fase è di sostegno a Lei nel Suo ruolo di mamma, rinnovo l'invito a chiedere un aiuto specialistico per poter affrontare bene questa nuova esperienza.

Le faccio tanti auguri.
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dopo
Attivo dal 2010 al 2019
Ex utente
sebbene sia passato molto tempo, vorrei aggiornare la situazione per confortare chi si è trovato nelle mie stesse condizioni.
Premetto che io e mio marito non abbiamo seguito una consultazione psicologica: in quel momento faticavamo a sederci per cena e a dormire più di due ore di fila, trovare il tempo sarebbe stato impossibile. Con il passare delle settimane, comunque, le cose sono migliorate progressivamente, in concomitanza con il migliorare della vita insieme a nostra figlia (per i primi due mesi mia figlia, pur essendo perfettamente sana, ha avuto enormi difficoltà nel nutrirsi -mangiava in media 11,12 volte in una giornata non più di 40,50 gr di latte per volta, forse a causa di un reflusso- e nel dormire -dormiva solo in braccio, solo se cullata, e comunque per non più di un'ora di fila).
Credo che il vero problema, col senno di poi, sia stata più che la gelosia la mancanza di sonno: passare giorni, settimane dormendo "a scatti" di un'ora, un'ora e mezza, sempre col terrore di sentirla piangere, e passare la notte camminando su e giù per la casa mentre la bambina urlava disperata (coliche? chissà) è stato massacrante, e ci ha portato sull'orlo del baratro.
Appena la bambina ha dormito di più il clima è cambiato: siamo tornati più sereni, abbiamo ricominciato a sorridere. Mio marito ha iniziato a giocare con la bambina, a mandarle dei baci, ad avere atteggiamenti protettivi nei suoi confronti, che sono cresciuti nel tempo.
Oggi posso dire che ama nostra figlia (non come la amo io, ma l'amore di una madre, soprattutto quando i bambini sono così piccoli, non può essere paragonato ad altri), è un padre affettuoso, e l'unica preoccupazione che mi rimane è il fatto che la bambina voglia stare solo in braccio a me, cosa che a me non pesa, ma so che ferisce lui sentendosi messo da parte.

grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Lieti che la situazione sia rientrata e che sia meno grave di quanto si pensasse.
La bambina è ancora piccola, le braccia della mamma, sono un prolungamento dell'utero materno, stia serena, è normalissimo, anche suo marito capirà.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le Sig.ra,
provi a parlare dei suoi timori con suo marito e a coinvolgerlo di più in modo da compensare questo rapporto esclusivo che si è creato tra lei e la bambina a causa delle difficoltà precedenti.

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it