Problemi? coppia

Buonasera, sono una ragazza di 25 anni.
E' da un anno che vivo un periodo molto difficile.. facendola breve mio padre ha perso il lavoro perchè beveva molto e ci andava ubriaco, mia madre è stata male e mio fratello è scappato dai problemi andando a vivere con la ragazza altrove. sto anche vivendo disturbi fisici come vertigini disturbi visivi di cause ancora sconosciute e sono molto in tensione perchè ho paura gli esiti non saranno buoni. Avrei bisogno che il mio compagno (siamo ormai insieme da quasi 7 anni) mi sostenesse di più nelle piccole cose.. invece anche ora che sono ammalata con la febbre non viene a trovarmi perchè dice ha paura di ammalarsi..
inizio a chiedermi se veramente ci tenga a me .. non mi ha mai fatto un minimo regalo (nemmeno un cioccolatino), mentre per suo fratello piccolo pensa sempre(ogni volta che usciamo gli compra qualcosa) e se ho bisogno di qualcosa devo sempre insistere molto. lui dice che cerca di cambiare e che è un po' egoista di carattere. io non so se crederci e sperare che magari sono io in un periodo di debolezza o se pensare che forse non ci tenga particolarmente a me.
per il resto la relazione va benissimo..molta complicità e si ride e scherza molto.
Se riusciste a darmi un consiglio grazie di cuore..o grazi elo stesso.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

è possibile che lei si stia rendendo conto solo ora di alcune caratteristiche del suo ragazzo perchè ha bisogno della sua presenza e non sta ricevendo il supporto che vorrebbe da lui, mentre penso che si aspettasse un comportamento differente da parte sua.

Prima di questo brutto periodo, che immagino sia davvero molto pesante per lei da sopportare, com'era il vostro rapporto?
Intendo cioè chiederle se anche prima lui si comportava così e cosa ne pensava lei, se non dava importanza a certi atteggiamenti o se invece ci restava male.

Può dirci come è nata la vostra storia e se siete coetanei?

Per quanto riguarda i sintomi che sta presentando, se - come le auguro - verranno escluse le cause mediche, potrà concludere che sono frutto della situazione che si è creata attorno a lei e che le sta provocando un enorme stress.
In quel caso sarà opportuno che lei si rivolga ad uno psicologo, eventualmente facendosi indirizzare dal suo medico presso una struttura pubblica che possa occuparsi del suo problema.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
dunque si è già rivolta a specialisti per i sintomi di cui soffre.
Attenda gli esiti degli accertamenti e se non risultassero cause di tipo organico, occorre che lei guardi altrove.
La situazione famigliare che ha descritto è complessa e meriterebbe l'attenzione di un terapeuta famigliare, tuttavia non so se questo possa essere proponibile.

Vive ancora in famiglia vero?

Le suggerirei comunque di consultare uno psicologo, per iniziare a prendersi cura di lei (lo dico anche guardando i consulti da lei richiesti in precedenza) e anche vedere magari più chiaro in un rapporto di coppia che lei sembra descrivere in termini un po' discordanti <non mi ha mai fatto un minimo regalo... se ho bisogno di qualcosa devo sempre insistere molto...molta complicità > oltre che per far fare luce sui suoi bisogni.

Molti auguri

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie delle vostre risposte immediate.

Siamo coetanei.Abbiamo trascorso 5 anni di superiori insieme come compagni di classe e di divertimento. Durante la scuola ci siamo poi fidanzati. prima di allora sia io che lui avevamo avuto moltissime storie occasionali.. tipiche dell'età adolescenziale ma mai avevamo avuto "un fidanzato", nemmeno per qualche settimana. entrambi, a differenza dei nostri amici, pensavamo che fosse inutile fidanzarsi sapendo che non era la persona con cui avremmo voluto passare "la nostra vita"..e quindi era inutile prendersi in giro e giusto solo divertirsi...
Se mi soffermo a pensare lui non è mai stato uno che esprime molto suoi sentimenti (sia positivi che negativi), magari pochissimo di più appena appena fidanzati..ma in generale è molto riservato e non ha mai eccessi ne in positivo ne in negativo (a differenza mia che sprizzo di gioia per le piccole cose e viceversa con le brutte cose). Solo che ultimamente avrei più bisogno di attenzioni.. a casa non posso molto richiederne visto sono periodi molto brutti e pieni di tensione. so che lui mi ama solo che ogni tanto vado in crisi e ho paura di perdere anche lui solo perchè vedo che il ragazzo della mia collega la chiama sempre le regala sempre cose e il mio a volte si dimentica di rispondere ad un mio messaggio..
ne ho parlato con lui e mi ha risposto che cercherà di cambiare e venirmi incontro (l ho trovato positivo giusto?)però quando gli ho chiesto allora di venire da me domani che sono a casa con febbre mi ha detto che comunque devo dargli il tempo non posso pretendere cambiamenti da un giorno all'altro.

Io vivo ancora in famiglia perchè in tutti questi anni non ho accumulato nulla. ho sempre lavorato per pagarmi gli studi o aiutare i miei genitori che non hanno mai navigato nell'oro e dopo la perdita del lavoro hanno perso quel poco che avevano.

Grazie mille.
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Dimenticavo..ho parlato con una psicologa prima di fare tutte quelle visite.. i suoi consigli erano stato i seguenti:
-prima di andare da lei fare le visite per assicurarmi non ci fossero probemi fisici da curare visto disturbi molto pesanti;
-cambiare lavoro (fatto) perchè venivo trattata malissimo da una capa gelosa arrogante e che mi insultava e sminuiva con la clientela (esempio di sua battuta.. un cliente mi fece un complimento dicendo che ero carina col nuovo taglio di capelli..lei si mise in mezzo urlando davanti alla gente carina dove?ha il naso dritto e il naso dritto fa schifo. o quando mi fecero i complimenti per la laurea entrò nel discorso dicendo: se 100 fosse un bel voto non sarebbe ridotta a lavorare qui e finalmente se ne sarebbe tolta dalle scatole visto che per tutti lei è carina e gentile e io sono l'arpia).
-andare a vivere col mio ragazzo (cosa non possibile ma che farei molto volentieri)

la complicità col mio ragazzo cè sotto questi aspetti:
-rapporto amoroso/sessuale;
-ideologie culturali;
-battute/cose divertenti

manca però da parte sua la capacità di dare affetto (coccole, piccoli gesti (esempio io gli porto una brioches se passo davanti al bar alla mattina..lui se la prende per lui e poi mi dici "orca mi sono dimenticato potevo portartene una")..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
In linea di massima potrei risponderle che quando una persona ama il proprio partner attua spontaneamente tutta una serie di comportamenti che glielo dimostrino, che possono andare da piccole o grandi attenzioni fino al sostegno nel momento del bisogno.

Se però il suo ragazzo è sempre stato così si potrebbe anche pensare che effettivamente questa scarsa espressività delle emozioni sia parte di lui e non abbia altro significato.

Mi chiedo però come mai questo non le abbia creato alcun problema in precedenza, ma immagino che conoscendolo da parecchi anni lei si senta decisamente sicura nell'interpretare il suo modo di essere e di fare e che il suo modo di fare non la turbi.

E' stato molto positivo il fatto che lui si sia detto disposto a cambiare, ma questo non è ovviamente sufficiente se alle dichiarazioni non seguiranno dei gesti concreti.
Magari però in questo caso teme effettivamente di ammalarsi a sua volta.
[#6]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Diciamo che non ho mai fatto o detto nulla al riguardo perchè prima vi erano altri problemi su cui premevo.. come ad esempio il fatto che non volesse portarmi a casa sua a conoscere i suoi genitori (ci sono voluti tre anni, mentre ora sono sempre a casa sua) o non volesse regalarmi anelli o gioielli nemmeno bigiotteria (ora mi ha regalato di tutto e ci tiene lui stesso moltissimo).
diciamo che a volte lo vedo come un altro piccolo suo difetto da superare altre volte vado in crisi e credo di diventare egoista pretendendo che lui sia esattamente come voglio io.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Secondo me prima di pensare ad una convivenza dovrete risolvere il più possibile le incomprensioni, per evitare di trovarvi in una situazione poco piacevole.

Se lei infatti arriva a sentirsi egoista nel momento in cui avanza richieste ragionevoli nei suoi confronti c'è il rischio che questa dinamica si amplifichi nel momento in cui condividerete la casa e la vita.
[#8]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Non riesco a capire la gravità o meno della cosa perchè sono condizionata. Io non ci davo peso mentre quelli che stanno intorno a me (colleghi e amica) quando ne parlo mi dicono ma sei matta?io non starei con qualcuno che non mi trova solo perchè ho la febbre vuol dire non gli frega nulla di te! ma io credo lui mi ami davvero e so che vivendo in una famiglia dove tutti sono molto freddini è normale anche lui abbia preso un po' da loro..

grazie delle risposte veramente immediate
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile ragazza,
credo sia importante per lei chiarirsi un po' le idee sul suo rapporto di coppia e anche su lei stessa, sui suoi bisogni e sulle sue aspettative che non sembrano interamente appagate.

Le rinnovo l'indicazione data nella mia precedente risposta #2.

Cordialmente

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Dr. Maurizio Brescello Psicologo 102 1
Gentile ragazza, c'è un vecchio adagio che recita "aiutati che il ciel ti aiuta". Perdoni il becero pragmatismo, ma il messaggio che mi sento di rimandarle e' di aver fiducia in lei stessa, in quello che prova, e seguire quelli che sono i suoi bisogni fondamentali. Tra questi sicuramente in una coppia c'è il riconoscimento e il supporto reciproco. Parta da lei però, e si renda indipendente, fisicamente e psicologicamente (magari chiedendo aiuto).

auguri

Dr. Maurizio Brescello

[#11]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buonasera, grazie della risposta.
Purtroppo sono una persona che ha sempre bisogno di conferme non solo con i fatti ma anche, meglio se ripetute, a parole. Ha ragionissima nel dire che avrei bisogno di rendermi più indipendente ma non so da dove partire. Ho sempre bisogno di appoggiarmi agli altri per ogni cosa anche se magari so benissimo che la sto facendo bene o giusta.
Questo è un problema che ho però sempre avuto anche gli anni passati (vi era una mia professoressa che cercava di ripetermi sempre che dovevo essere più sicura di me visto ogni volta pensavo di non aver fatto abbastanza e poi prendevo 30 all'esame, esempio magari sciocco ma credo renda l'idea).
Al momento ho abbandonato il percorso con la psicologa (Veramente bravissima) che ho visto a causa di disponibilità economica quasi inesistente. Appena potrò sicuro sarà la prima cosa che faccio.
Grazie mille.
[#12]
Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
"Purtroppo sono una persona che ha sempre bisogno di conferme non solo con i fatti ma anche, meglio se ripetute, a parole."

E' abbastanza curioso che, a fronte di questa necessità, lei si sia legata da anni ad una persona della quale ci dice:

"manca da parte sua la capacità di dare affetto"
"non è mai stato uno che esprime molto suoi sentimenti "
"non mi ha mai fatto un minimo regalo (nemmeno un cioccolatino)"

e che quindi sembrerebbe del tutto priva della capacità di fornirle rassicurazioni.

Visto che state assieme da ben 7 anni c'è da domandarsi quanto della sua attuale inquietudine dipenda da una sua eccessiva mancanza di sicurezze e quanto sia anche il frutto di anni passati nel modo che ci ha descritto, dal momento che in una certa misura è normale per chiunque avere bisogno di rassicurazioni da parte degli altri.

Forse lei è così abituata a sentirsi dire che è insicura e che deve imparare a stare in piedi da sola che finisce a considerare eccessive anche richieste francamente comprensibili e normali, come quella relativa al fatto che il suo ragazzo passi a trovarla mentre è a casa ammalata.

Non sottovaluterei quello che le persone accanto a lei dicono di questa relazione ("quando ne parlo mi dicono ma sei matta? io non starei con qualcuno che non mi trova solo perchè ho la febbre vuol dire non gli frega nulla di te!"), e nemmeno la possibilità che lei stia inconsapevolmente cercando di cambiare una persona che si può dubitare diventerà mai molto diversa da come è ora, tanto più se tutta la sua famiglia è fatta così.

Non vorrei insomma che lei avesse intrapreso senza rendersene conto una di quelle inutili e frustranti crociate che molte donne intraprendono quando si mettono con un uomo pensando che riusciranno a cambiarlo.
Ci pensi!
[#13]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Buonasera, grazie della risposta.

A dire il vero non ho nemmeno io ben chiara la situazione. diciamo che le attenzioni le da ma in un modo tutto suo, quindi capisco che è il suo modo per cercarmi anche se magari lo vorrei fatto in modo più esplicito.
esempio.. vuole che vado a trovarlo e far compagnia a lui e al fratellino ma non mi chiede direttamente vieni che mi farebbe piacere?ci gira intorno che alla fine non capisco più se vuole vado o no e se per caso non vado si offende e ci rimane malissimo..è tutto contorto.
allo stesso tempo la sicurezza me la da nel senso io metterei la mano sul fuoco che i suoi sentimenti son veri e forti come i miei e che non mi tradirebbe per intenderci..
solo a volte son solo stufa di interpretare ..ecco. io non sono una psicologa vorrei una persona aperta almeno con me non qualcuno da dover sempre cercare di capire. penso sia esattamente questo che mi pesa.

quando ero ammalata e lui non è venuto io mi sono arrabbiata per telefono facendo notare che quando uno ha più bisogno lui si tira indietro..lui si è messo a piangere dicendo che ha paura di ammalarsi pure lui.. ecco è questo che non mi pare normale..
e qui entra in gioco la mia amica che dopo 8 anni ha lasciato il suo ragazzo proprrio per questo tipo identico di problemi e per questo mi continua a dire che la vita è una sola e non bisogna accontentarsi ma cercare di meglio.
ma io non voglio cercare altro.. vorrei solo che sistemasse lui la sua testa ma non so come fare a farlo cambiare o se mai potrà cambiare..allo stesso modo credo che a questo punto mi rassegnerei ma non mi sfiora l'idea di cercare qualcun altro..
mi capisce in tutto è l'unico che trovo intelligente e maturo e un buon ragazzo che ragiona anche come me..magari è un suo difetto come alla fine ne ho molti anche io.. non ci capisco nulla
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Dalla descrizione che lei ne fa si può pensare che il comportamento del suo ragazzo potrebbe anche dipendere da una grossa difficoltà nella gestione delle emozioni e da eccessiva introversione, e se questo non piace nemmeno a lui potrebbe pensare di rivolgersi ad uno psicologo per lavorare su di sè per cambiare.

Se aveste un'altra età vi consiglierei di valutare l'idea di richiedere una consulenza psicologica di coppia, ma forse ad oggi varrebbe piuttosto la pena che il ragazzo parlasse individualmente con uno psicologo delle difficoltà che ha, e che riconosce di avere.

Ovviamente un cambiamento è realizzabile solo mediante un percorso psicologico, e non può essere ottenuto da lei con proteste o richieste: se alla base di quell'atteggiamento ci sono aspetti della personalità e difficoltà specifiche solo un professionista può intervenire per agevolare il cambiamento del suo ragazzo.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Esatto lui le riconosce di avere e a volte è propositivo e cambia per un giorno poi ci ricade... non credo riuscirò a convincerlo ad andare a parlare con qualcuno... dal mio punto di vista per aiutarlo a aprirsi un po' come potrei fare?ho provato di tutto..provo con la calma ma nulla, provo con le maniere più forti e niente...
grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
I risultati che lei può pensare di ottenere da sola non saranno presumibilmente sufficienti, ma qualunque linea deciderà di tenere è importante che rimanga coerente a sè stessa e che non passi dal lamento all'arrabbiatura: se vuole essere presa sul serio il messaggio deve essere chiaro e presentato con calma e fermezza.
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dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie mille ci proverò.. se trovo i momenti "buoni" in cui mi ascolta bene..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Ci provi e se vuole ci faccia sapere!