Gravi problemi in famiglia

Buonasera gentili dottori,
sono una persona molto chiusa e se mi rivolgo a voi,è perchè ormai la mia situazione è divenuta insostenibile. Sono una ragazza diciannovenne che ormai da tre anni e mezzo vive una storia con un ragazzo,che per motivi non ben definiti,non è mai stato accettato dalla mia famiglia. Lui ha 23 anni e vive in un'altra regione ma,tra alti e bassi,siamo riusciti ad andare avanti e vederci di tanto in tanto. La situazione,però,è precipitata dopo il mio ultimo viaggio per andarlo a trovare.Tra l'altro ho dovuto tirare fuori una gran dose di coraggio,perchè i miei mi avevano detto che se fossi partita,avrei dovuto accettarne le conseguenze. E così ho fatto,ma si sa,se si è veramente innamorati c'è ben poco che tenga. Sono stata lì da lui tre giorni e,al mio ritorno,ho dovuto sopportare i loro "sfoghi". Mia madre non mi guarda più in faccia,a stento mi rivolge la parola e non fa altro che dirmi di andare via perchè non ce la fa più a vedermi. Mio padre salta fuori con monologhi assurdi,dicendomi che se sto con lui è solo perchè (ovviamente secondo lui) ho fatto un patto col diavolo ed ora non riesco a distaccarmene. S'è messo a dire che mi manderebbe fuori l'italia pur di allontanarmi da lui,che non capisce come mai io possa essermi innamorata di "un soggetto del genere". Tutto questo perchè è un po' grassottello,mentre io sono molto magra e carina e loro non lo ritengono "alla mia altezza". C'è da dire che,in 19 anni,non mi hanno mai apprezzata nè sostenuta. Sono una ragazza come tante,solo un po' più matura e responsabile e loro questo non lo sopportano; Vorrebbero,di fatti,che mettessi un po' più in mostra il mio corpo,pur di fare successo e avere altri ragazzi. Vado all'università,ma dei miei studi non glien'è mai importato niente,dalle elementari sino al liceo. Lavoravo fin prima di partire al negozio di mio padre,ora lui mi ha cacciata perchè dice che non li rispetto e come tale non mi merito niente. Inoltre,vorrei dirvi che,a causa loro,da piccola soffrivo di gravi disturbi ossessivo compulsivi che sfociavano in veri e propri atti di autolesionismo. Ma loro non si sono mai accorti di niente,anzi,scherzavano su questi miei "piccoli" problemi. Non riesco proprio a fargli capire che il mio ragazzo è la persona che voglio accanto per il resto della mia vita,che mi rende felice e mi supporta,qualsiasi cosa accada. Adesso,qui in casa,la situazione è diventata insostenibile e non faccio altro che stare chiusa in camera,perchè,se esco fuori,non faccio altro che ricevere insulti e brutte parole. Sto pensando seriamente di andare via da casa e andare a vivere col mio ragazzo. Penso che sia l'unica soluzione a mia disposizione... Datemi una mano se potete,grazie infinite.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara ragazza,

la situazione è sicuramente molto pesante e sembra che tu attribuisca motivazioni davvero futili ai tuoi genitori, per quanto riguarda la loro avversione per il tuo ragazzo.
E' davvero così o c'è dell'altro?
In che senso secondo tuo padre non ti separi da lui solo perchè hai fatto un patto col diavolo?

Immagino quindi che anche i tuoi lo conoscano e vorrei sapere in che modo vi siete incontrati e se i tuoi hanno avuto modo di conoscerlo davvero per essere così duri nei suoi confronti - cosa che del resto chiedo anche a te, visto che non lo puoi incontrare spesso per via della distanza e che magari non è sufficiente una storia a distanza, per quanto lunga, per essere certa sia di com'è davvero lui nel quotidiano sia dei sentimenti di entrambi.

Ovviamente essendo tu maggiorenne sei libera di trasferirti a vivere con lui, tanto più se in casa non ti senti nè apprezzata nè considerata, ma penso che questa scelta dovrebbe essere compiuta liberamente e non per fuggire da una situazione che non sopporti più.

Di conseguenza penso anche che sarebbe opportuno che tu accertassi per quale motivo i tuoi non vogliono che stiate assieme e se davvero è solo una questione estetica e di "essere all'altezza" o meno.

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile dottoressa,
purtroppo è davvero come ho scritto... Mio padre ha detto quella cosa,solo perchè secondo lui è impossibile che una ragazza carina come me,possa innamorarsi di un ragazzo come lui (grassottello e non bellissimo,per intenderci. Ma io lo trovo perfetto così com'è). I miei hanno avuto ben più di un'occasione per conoscerlo,la scorsa estate. Era venuto qui a trovarmi proprio per conoscerli,per spiegargli che ci amiamo sul serio e che non ha cattive intenzioni nei miei riguardi. Mia madre,però,a causa della sua superficialità,non ha voluto saperne niente... E penso possa immaginare come sia difficile per me,adesso,cercare di parlare di lui con loro e fare in modo che lo apprezzino per la sua interiorità,dato che per l'aspetto fisico non penso ci siano speranze. Sono del sud,e i miei hanno una mentalità piuttosto antica e avrebbero preteso che per me arrivasse il principe azzurro con tanto di castello... Cosa che,immagino,sperano un po' tutti i genitori. Lui purtroppo non è messo benissimo economicamente,ma fa di tutto per trovare lavoro,anche se spesso sono saltuari e mal retribuiti. So di dover andare via da casa solo per una mia scelta e non per scappare,ma così,dottoressa,io davvero non reggo più...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Vorrei chiederti se la famiglia del ragazzo ti conosce e come vedono la vostra storia.
Immagino che tu sia figlia unica (o forse l'unica figlia femmina) e che quindi, a modo loro, i tuoi vorrebbero il meglio per te.
Non è facile per un genitore accettare che un figlio prenda una strada che lui non condivide, e a volte ci vuole molto tempo perchè questo avvenga.

Se i tuoi non sono proprio disponibili al dialogo, e tu sei davvero sicura che quel ragazzo sia ciò che vuoi, penso che non ti rimanga che progettare un futuro con lui senza aspettarti che i tuoi lo approvino.

Sarebbe sicuramente auspicabile che riuscissero a vedere in lui quello che tu ci vedi, ma se così non è e insisti troppo rischi solo di farli ulteriormente arrabbiare, mentre sarebbe più utile lasciar calmare le acque.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
La famiglia del mio ragazzo mi tratta,in pratica,come una principessa. Per dirla breve,ricevo da sua madre il calore e la comprensione che da mia madre non ho mai ricevuto... E,sebbene sia una persona molto discreta,so che sul suo aiuto potrei sempre contare. Anche i suoi nonni mi apprezzano e mi hanno trattato come una loro nipotina.
Ho un fratellino più piccolo,e su di lui mia madre sta riversando tutto l'amore (ma anche le ansie e le frustrazioni) che su di me non riesce più a scaricare. Lo vizia,lo coccola dalla mattina alla sera e apprezza tutto quello che fa,cosa che con me non ha mai fatto. Purtroppo anche lui soffre d'ansia e,fino a qualche giorno fa,anche di attacchi di panico alla sera. Forse l'eccessiva protezione da parte dei miei? Non saprei proprio il perchè.
In ogni caso,la ringrazio per la sua risposta...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Avresti la possibilità di trasferirti da lui?

Per quanto riguarda il tuo fratellino, se inizia ad avere veri e propri attacchi di panico è il caso che ci si occupi della situazione consultando uno psicologo o eventualmente un neuropsichiatra infantile (nel caso in cui fosse un bambino).

I tuoi si sono preoccupati o non si sono accorti di quello che gli sta succedendo?
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Avrei la possibilità,ma non vuole assolutamente che io prenda decisioni avventate e sta facendo di tutto per farmi ragionare. In ogni caso dovrei aspettare che lui trovi un posto di lavoro sicuro e stabile...
I miei se ne sono accorti ma,ogni qual volta che si presentava un attacco,mio padre cominciava ad urlare frasi del tipo "Vuoi capirlo che non hai niente? Sono solo tue fantasie!" facendolo impaurire ancora di più,ovviamente. Mia madre va totalmente nel panico se succedono certe cose, e io ho rinunciato totalmente ad aiutarlo perchè,se lo faccio,i miei mi dicono di stare zitta,che non capisco niente e che non sono una psicologa. Quindi mi rifugiavo in camera a piangere,perchè proprio non sopporto di vederlo così,di vedere i miei così incapaci e di sentirmi totalmente inutile e inappropriata.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Questo "farti ragionare" dipende principalmente dal fatto che non vuole che tu prenda questa decisione solo per allontanarti dai tuoi (oltre al fatto che non ha un lavoro stabile)? Voglio dire: sei sicura dei suoi sentimenti e quindi del fatto che le sue obiezioni sorgono solo da questi motivi?
Mi auguro di sì, ma visto che si tratta di una storia a distanza mi sembra importante chiedertelo.

Non so quanti anni abbia tuo fratello, ma se è un adolescente puoi dirgli di rivolgersi al consultorio familiare presso lo Spazio Giovani per parlare con chi gli potrà dare un aiuto.
Magari c'è anche uno sportello psicologico nella sua scuola.

Visto che vostro padre reagisce in maniera aggressiva non puoi contare sulla sua capacità di aiutare tuo fratello, ma magari vostra madre potrebbe essere più disponibile a fare qualcosa per aiutarlo.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Lui vorrebbe che io sia pienamente cosciente della mia scelta,che lo faccia solo perchè sono convinta di questo e non perchè ho deciso di andare via in un momento di rabbia e difficoltà. E,soprattutto,non vuole che io vada lì finchè non è in grado di "mantenermi" economicamente. Anche se,ovviamente,cercherei immediatamente un lavoro... Perchè di pesare sulle spalle degli altri non ne ho proprio intenzione. Mio fratello ha soli 10 anni,ma per ora le cose sembrano andare un po' meglio. E' sempre ansioso,ma gli attacchi di panico sono quasi del tutto scomparsi. Purtroppo su mia madre non si può contare in certe situazioni,perchè non fa altro che ripetere "cos'hai"? "cosa c'è che non va"? "perchè fai così"? ... Ovviamente in tono molto spaventato,e non penso che la cosa aiuti molto...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Hai provato a dirle che il bambino dovrebbe essere visto da uno psicologo, per evitare di lasciar ingigantire il problema?
Forse se avesse presente che esiste una soluzione potrebbe sentirsene rassicurata.

Magari potrebbe parlarne col pediatra di tuo fratello, se è una persona che sa ascoltare e che non ignora il lato psicologico delle situazioni di malessere.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Le ho detto più volte che l'aiuto di uno psicologo sarebbe stato molto importante... E,dopo un po',si è convinta che prenotare un consulto fosse la cosa migliore. Ma mio padre si è ostinato col dire che non ne aveva bisogno,e quindi l'appuntamento è stato annullato...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Trattandosi di un minore serve il consenso di entrambi i genitori.
Forse potresti suggerirle di chiedere lei un consulto per farsi aiutare a gestire la situazione.

Visto che ci dici che "su di lui mia madre sta riversando tutto l'amore (ma anche le ansie e le frustrazioni)" aiutare lei sarebbe probabilmente utile per aiutare tuo fratello.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Mia madre non accetta le sue debolezze,e probabilmente prenderebbe me per pazza se le dicessi certe cose...
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Puoi provare a suggerirle di chiedere una consulenza non per sè ma per tuo fratello, visto che tuo padre le rifiuta di portarlo direttamente a colloquio: quando si troverà lì le verranno chieste cose che faranno emergere il vero problema, che si può pensare sia significativamente legato al suo modo di essere e alle ripercussioni di questo sul bambino.
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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Ormai ha completamente rimosso dalla testa la possibilità di un colloquio per mio fratello... Se dovesse ripresentarsi il problema ovviamente farei più pressione
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Bene, allora osserva l'andamento della situazione per decidere se e quando intervenire.

Se vuoi facci sapere se ci sono novità, ti faccio tanti auguri per tutto.