Dubbio circa

Salve a tutti,scrivo anche qui per porre un quesito.
Ho precedentemente richiesto proprio in questo sito la consulenza per quanto riguarda una serie di sintomi che ha sviluppato mia sorella quindicenne.
Ho ricevuto la risposta della dott.ssa che gentilmente dopo avermi indicato quali esami avremmo potuto fare per approfondire,mi ha suggerito di accertarmi che questi,data l'età, non fossero sintomi "per attirare l'attenzione" .
Le ho risposto che non mi sembra ci siano particolari problemi a livello comportamentale e che ero certa che i sintomi fossero reali.
Successivamente ho parlato a mia sorella della possibilità di fare gli esami e la sua risposta è stata un netto rifiuto.
Ha poi aggiunto che tanto i nostri genitori non avrebbero replicato,perchè "a loro non interessa".
Visto e considerato che anche la dermatologa ipotizzò che il rossore improvviso a chiazze su braccia e gambe fosse un problema "emozionale",vorrei chiedere la vostra opinione.
E' possibile che questo rossore sia una sorta di somatizzazione di un qualche disagio? E poi,perchè rifiutare un approfondimento medico vista l'effettiva presenza dei sintomi? Come fare ad approfondire se la sua risposta è un "lasciami stare"?

Ringrazio per le eventuali risposte.
[#1]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
E' possibile che questo rossore sia una sorta di somatizzazione di un qualche disagio?

Gentile ragazza,
occorre in primo luogo una visita medica, come le è suggerito nel consulto da lei richiesto in precedenza.

Si sta occupando solo lei dei problemi di sua sorella o anche i suoi genitori?

<Ha poi aggiunto che tanto i nostri genitori non avrebbero replicato,perchè "a loro non interessa>

Secondo lei come mai sua sorella le ha risposto così?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Come hai messo in evidenza riportando le parole di tua sorella <a loro non interessa>, emerge la SUA sensazione che i genitori non si preoccupino per lei.

Se questa è la percezione della ragazza, varrebbe la pena che questo disagio venisse preso in considerazione in una sede adeguata.
Potrebbe essere utile che avesse uno spazio dove affrontare la questione con uno psicologo.
Ma innanzi tutto sarebbe opportuno che l'interessamento che hai tu nei confronti di tua sorella fosse prerogativa dei vostri genitori.

Cosa ne pensano loro dei "sintomi" di tua sorella?
Ne hanno parlato con il medico di base?

Dr.ssa Paola Cattelan
psicologa psicoterapeuta
pg.cattelan@hotmail.it

[#3]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ringrazio per le celeri risposte;

Rispondo brevemente alle domande da voi poste.
Per quanto riguarda il problema di mia sorella me ne sto occupando principalmente io a causa dell'effettivo disinteresse dei nostri genitori che ricollegano tutto sempre all'adolescenza,per cui oltre portarla dal dermatologo per le macchie non se ne preoccupano.
Il medico di base con cui ho parlato io personalmente ha consigliato una serie di esami,trovando però il suo rifiuto.
Tra l'altro il suo "no" è appoggiato dai miei che come detto sopra sottovalutano il tutto.

Ancora grazie per i pareri.
[#4]
Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<me ne sto occupando principalmente io a causa dell'effettivo disinteresse dei nostri genitori ...Tra l'altro il suo "no" è appoggiato dai miei che come detto sopra sottovalutano il tutto.>

Alla luce di queste modalità in seno alla famiglia, dal mio punto di vista potrebbe essere utile consultare uno psicologo/psicoterapeuta sistemico-relazionale, poiché le difficoltà di sua sorella sembrano sostenute in ambito famigliare.

Questo potrebbe aiutare i suoi genitori a modificare l'atteggiamento con sua sorella e lei a non dover sostituire il loro ruolo, oltre che a vedere il problema sotto un punto di vista differente e più proprio, evitando di sottovalutarlo come accade ora.

Cordialmente


[#5]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Non penso che i tuoi genitori vorranno sottovalutare le indicazioni del medico di fiducia.

Mi sembra, quindi, che il primo passo sia di chiedere ai tuoi genitori di andare insieme alla ragazza dal medico per capire se ci sono dei sintomi clinici oppure se il tutto rientra in un normale quadro di sviluppo.

In seguito alla visita medica, se, il medico riterrà opportuno effettuare accertamenti, penso che i suoi genitori seguiranno le indicazioni e che troveranno il modo per convincere la ragazza.
Se il medico riterrà i "sintomi" nella norma, non vi dovrete più preoccupare.
Se il medico riterrà che possano essere fenomeni di somatizzazione, darà indicazioni in merito (per esempio una consulenza psicologica).
[#6]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Ringrazio per le risposte.
Ho discusso del problema con i miei genitori ottenendo il loro consenso. Spero vivamente di ottenere anche quello di mia sorella.

Cordiali saluti e ancora grazie.
[#7]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
E' lodevole che lei stia facendo da surrogato materno a sua sorella.
Escluse le cause organiche , non significa che non ve ne siao psichiche.
Se il medico da esito negativo, una consulenza psicologica sarebbe indicata, anche presso una struttura pubblica.
I sintomi psicosomatici, sono sempre l' espressione di un disagio mal espresso.
Saluti

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#8]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
E' un buon risultato.

Non mi è, però, chiaro cosa intendi con "consenso".

Se i tuoi genitori hanno preso in considerazione le tue preoccupazioni e andranno dal medico con tua sorella (e allora sarebbe meglio che fossero loro stessi a parlarne con la ragazza); oppure se ti hanno dato il consenso a farle fare gli esami del sangue (e sarebbe già un passo in avanti, ma sarebbe molto importante che fossero loro a farsi carico della salute della figlia)

Un saluto.
[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
I miei genitori hanno acconsentito a farle fare esami del sangue,dicendo che appena troveranno il tempo (spero che lo trovino presto) se ne occuperanno,comunque hanno continuato a sostenere che è solo un modo per ricercare attenzioni. Ad ogni modo per scrupolo la sottoporanno alle analisi.
Per quanto riguarda il dialogo con la ragazza lei è sempre chiusa e rifiuta ogni tipo di controllo medico,sostenendo che non è ha bisogno.
Devo mettermi da parte?

Un saluto e un ringraziamento.
[#10]
Dr.ssa Paola Cattelan Psicologo, Psicoterapeuta 536 10 16
Se mettersi da parte significa che nessuno si preoccupa più per tua sorella, direi di no.
Credo, però, che tu debba cercare di fare da mediatore tra tua sorella e i tuoi genitori, in modo da favorire il dialogo. Perchè per quanto tu possa fare, sono loro il (vostro) punto di riferimento adulto, sia per le decisioni che per il senso di sicurezza che un genitore incarna.

E anche se non emergesse (come mi auguro) un problema medico, se tua sorella sta cercando di "attirare l'attenzione", non lo fa per cattiveria o egoismo, ma perchè evidentemente ha bisogno di aiuto in qualcosa che forse neanche lei sa bene definire.

Darle attenzione, ascoltarla, prendere in considerazione le sue difficoltà non signifiva "viziarla" ma sostenerla nel suo cammino evolutivo.

Prova a sensibilizzare i tuoi genitori in questo senso, magari facendogli leggere questi consulti.
[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2012
Ex utente
Certamente farò leggere loro questi consulti,nella speranza che non prendano questa come una critica o come un'accusa di non essere bravi genitori.
In questo momento però quello che mi sta più a cuore è la salute di mia sorella fisica e mentale e per questo motivo cercherò di mediare.


Grazie infinite dr.ssa per la sua disponibilità.
[#12]
Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Mettersi da parte non credo sia utile, ma rispettare i suoi desideri, paure, difficoltà, potrebbe anche essere utile.
Forzare chiunque verso percorsi non propri, è sempre controproducente.
Saluti