Paura del matrimonio

Siamo una coppia fidanzata da 8 anni. Abbiamo passato varie traversie a causa di caratteri molto diversi. Lei ha avuto un'infanzia difficile ed è una persona eccezionalmente ansiosa e litigiosa. Dopo alcuni anni, a causa di continui litigi mi sono allontanato, commettendo l'errore di tradirla. Dopo un periodo lontani ci siamo accorti di non poter vivere l'uno senza l'altro e siamo tornati insieme. Per più di un anno ho dovuto comprendere e subire la rua rabbia per il passato tradimento e i continui riferimenti al mio errore, tra litigi continui per i motivi più futili. Allo stesso tempo lei ha cominciato a spingere per il matrimonio fino ad impormelo anche se non mi sentivo pronto, ma una volta fatta la promessa mi sono imposto e ho chiesto di rinviare le nozze e provare una convivenza. Ora conviviamo da 9 mesi, tra continui litigi per futili motivi. In questi 9 mesi ho cambiato le mie abitudini, lavorative e domestiche, cercando di fare ogni cosa così come a lei sta bene (mi stiro i panni, evito di lasciare disordine ecc ecc, insomma ogni cosa per la quale si lamentava), viaggiando 2 ore al giorno per andare a lavoro ecc. ma lei continua a lamentarsi continuamente di me, a fare paragoni con amici e genitore, ad accusarmi per il tradimento passato e allo stesso tempo a pressare per il matrimonio. Ho cercato di farle capire che la serenità di ogni giorno è il viatico per poi sposarsi, ma secondo lei le sue son solo reazioni al fatto che ho paura di sposarmi. E' un cane che si morde la coda. Per me il matrimonio è il coronamento di una vita insieme serena, per lei è la condizione per arrivare a tale serenità. Purtroppo spesso durante i litigi ha anche cominciato ad alzare le mani e anche la vita sessuale è ridotta a zero per colpa mia,. So che il desiderio di ogni donna è un abito bianco e anche io desidero mettere su famiglia; non mi vedo senza di lei e desidero ardentemente dei figli. A 43 anni ho un lavoro di successo e sono pienamente realizzato da quel punto di vista e ora vorrei costruire una famiglia. Ma questi litigi, questa mancanza di serenità frenano il mio entusiasmo, e ora ho di nuovo paura. Temo che la convivenza dopo il matrimonio sia come quella attuale, temo che un giorno i figli possano soffrire per i nostri litigi. Avrei voluto convivere ancora un pò con il suo impegno di frenare le proprie reazioni istintive e il suo modo di trattarmi male. Lei continua a rispondermi di essere consapevole del fatto che la vita a due potrebbe andare meglio ma pone la condizione del matrimonio perché l'amore viene prima di tutto. Ho suggerito di fare una terapia di coppia perché se le cose non vanno bene prima ho paura che non andranno bene nemmeno dopo, ma lei si rifiuta. Per lei se si ama non possono esserci dubbi, in qualsiasi modo si viva. Ora l'alternativa è sposarsi per solo amore e andare incontro al buio o tentare di sollevare prima il rapporto? Sono spossato dai continui litigi e dalla continua pressione. sarebbe utile una terapia?. grazi
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
sarebbe utile sentire un terapeuta di coppia, se la sua compagna si rifiuta, potrebbe chiedere un consulto lei in prima persona, ottenendo indicazioni su come coinvolgerla in un consulto.
In effetti la conflittualità che abita la vostra coppia, necessita di essere affrontata in modo efficace poiché mina sia il vostro benessere personale che quello della relazione.

<Temo che la convivenza dopo il matrimonio sia come quella attuale, temo che un giorno i figli possano soffrire per i nostri litigi.>

Ancora prima di arrivare a mettere al mondo dei figli, è necessario conquistare una buona coniugalità, altrimenti si rischia di complicare ancora di più la situazione.

Un terapeuta di coppia, vi può fornire la migliore occasione per affrontare le vostre problematiche in un contesto protetto e non giudicante, poiché non è un matrimonio che mette a posto le cose, sono i necessari chiarimenti sulle vostre difficoltà e la conquista di basi migliori per la vostra relazione, a darvi la possibilità di costruire serenamente una famiglia.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
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