Rapporti con i parenti del marito

Buongiorno,
vorrei chiedere un consiglio per gestire il mio rapporto con la famiglia di mio marito. Per quieto vivere subito sono stata paziente ma ora rispondo a tono e limito a 4/5 visite l'anno.Motivo?Dai suoceri ai cognati si credono superiori e fanno altro che battute di cattivo gusto.Tipo se il mio marito morisse il mutuo acceso da lui per l'acquisto della casa di sua proprietà dovrebbero pagarlo loro perchè sono loro la sua famiglia.Poi dopo 4 mesi da un mio aborto il cognato afferma davanti a noi:"non so perchè questi 2 aspettino ad fare un figlio".Allora lì io ho risposto:"proprio una bella battuta".Ancora quando abbiamo consegnato il regalo per la comunione del nipote questo ringrazia solo lo zio con me a fianco.Mi sembra che io non esista e che sia una persona da 4 soldi.Al matrimonio mio padre si è commosso e il suocero con voce alta gli ha detto:"ti ho visto, stavi per metterti a piangere non dovevi".Oppure la suocera sempre a tono alto a mia madre dopo che quest'ultima ha finito di bere un succo:"si pulisca la bocca che è sporca".Nemmeno i miei genitori vogliono più incontrarli.Da una parte ci sto male dall'altra però li odio.Avrei bisogno di un aiuto/consiglio per gestire questi ignoranti (scusa per il termine ma così li considero) ed allo stesso tempo essere tranquilla.Stato d'animo che non ho quando mi sono accanto.Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Purtroppo, se la distanza fra la sua sensibilità e quella dei parenti di suo marito è così ampia, forse la cosa migliore è farsene una ragione e limitare i contatti, come già sta facendo. L'unico che potrebbe tenere a bada le loro "intemperanze", semmai, è suo marito. Ne avete parlato? Qual è la sua disponibilità in proposito?

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Utente
Utente
Grazie Dr. Giuseppe Santonocito per la Sua risposta.
Mi chiedeva in merito alla posizione di mio marito circa la faccenda? Beh ne ho parlato e mio marito ha fatto presente il tutto ai suoi cari, ma si sa che il lupo perde il pelo ma non il vizio. A mio modesto giudizio credo che anche mio marito in famiglia sia considerato come una specie di straccio, nel senso che anche la cognata lo ha offeso in piazza del paese solo per averle fatto gli auguri di Natale. Non voglio aggiungere dettagli anche per questioni di privacy, ma le persone in questione scoppiano di superbia. Non vogliono essere inferiori. Ho tentato di percorrere diverse strade per andare d'accordo, ma la volontà deve essere da entrambe le parti, così mi limito allo stretto necessario, e le rare volte in cui vado da loro ne sento e vedo di tutti i colori. Ad esempio una volta ho visto il porta dolci collocato a terra, ovvero sul pavimento del solatto, sotto la credenza. Non ne conosco il motivo e nemmeno lo voglio sapere. La volta dopo la suocera mi offre un pezzo di torta contenuta nel suddetto contenitore, al che ricordando io ho rifiutato ma tale rifiuto ha avviato una serie di commenti. Avrei dovuto essere maleducata e rinfacciare circa il modo in cui custodisce gli oggetti per gli alimenti? Forse se la meritavano. Io sarò anche troppo sensibile, anche nei confronti ALTRUI, ma mi sembra che queste persone di tatto non ne abbiano nemmeno un pò. A casa dei miei si parla al plurale usando il "voi" riferito a noi due, mentre da parte della sua famiglia esiste solo lui. Lui è il proprietario della casa, lui deve cambiare il ginecologo dopo l'aborto, ecc... Comunque anche altre persone non hanno una buona opinione su di loro e un pò mi consola, perchè non sono l'unica ad avere divergenze con questo tipo di gente. Ad esempio a Pasqua la cognata dopo averle porto la mia mano fredda per farle gli auguri, mi ha detto di starle lontana. Io le ho risposto che mi andava bene e che dovevamo metterci lontane nella stanza. Se questa non vogliamo chiamarla ignoranza non so. Ritiene sbagliato rispondere a tono a certe battutacce?
Grazie e cordiali saluti.
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
Da ciò che racconta, che prendiamo per buono, chiunque reagirebbe almeno evitando queste situazioni, dato che non mi sembra indispensabile questo tipo di rapporto, o rispondendo a tono esattamente come ha fatto lei.
Suo marito ha parlato con i suoi ma a quanto pare non è servito, e lei e suo marito non riuscite a mettere un limite alle impertinenze di questa gente. Dunque che avete pensato di fare? Cosa vi impedisce di non frequentarli più?

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio Dr. Raggi per la risposta.
Se dipendesse da me non ci penserei due volte e non li frequenterei più, ma rimangono sempre genitori e fratelli di mio marito e non posso impedirgli di frequentarli o farmi vedere con lui nei giorni delle feste comandate.
Non so se sbaglio, ma la mia testa e la mia sensibilità mi dicono di fare questo. Io sarò troppo sensibile/permalosa, ma le parole ed i fatti raccontati sono realmente accaduti. Sono stati di cattivo gusto nei miei confronti ma anche verso mio marito. Non so quale sorella potrebbe ipotizzare la morte del proprio fratello e porre in primo piano il denaro?! Sono fatti così tutti. Si atteggiano a fare le persone alto locate, parlano altro che di denaro, ma dentro di me mi fanno tanta pena. Vero fatto è stato anche l'aborto, tra l'altro primo figlio. Nei due giorni di ricovero i suoceri non si sono fatti vivi all'ospedale o al telefono. Alla mia dimissione mio marito ha voluto andare a mangiare dai suoi genitori. Morale della favola, la suocera continuava a guardare l'orologio perchè aveva programmato di andare a portare i fiori in cimitero alla propria madre morta anni or sono. Come mi sono sentita? Un peso, un disturbo per aver mangiato da loro. Ed il nipote morto? Non contava nemmeno lui?! Già le sue parole per tirarmi su di morale sono state le seguenti: "sarà per il prossimo". Dico solo una cosa, in ospedale le signore ricoverate hanno cercato di tirarmi su di morale in modo migliore, anche mesi dopo l'accaduto avendoci scambiato i numeri di telefono. E loro? Niente, anzi si atteggiano con battute di ....
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> le persone in questione scoppiano di superbia
>>>

In tal caso il problema è loro, anche se diventa vostro di riflesso.

Però, più che dirle che limitare i contatti, da qui non possiamo fare. Se desidera ricevere suggerimenti diretti sul come comportarsi in modo da attutire l'impatto che i loro commenti hanno su di lei/voi, o addirittura per ridurne la frequenza, dovrebbe rivolgersi a uno psicologo di persona.

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dopo
Utente
Utente
Sono reduce purtroppo dal secondo aborto... anche se avvenuto in Febbraio il pensiero è ancora nella mente.
Oltre a questo grande dolore sussiste ancora il problema con i parenti di mio marito.
La suocera che si fa sentiere dopo 15 gg dall'aborto per telefono su invito del figlio, poi silenzio totale. A Pasqua per evitarli ho voluto fare un viaggio, sono sincera, ho anche rifiutato un invito a pranzo della suocera perchè non mi sentivo ancora pronta per incontrare delle persone che mi avrebbe potuto chiedere qualcosa in merito al mio lutto. Mi sbagliavo di grosso. Perchè? Ho preso forza e sono stata a casa dei suoceri ben due volte di mia iniziativa, ma in nessuna delle due occasioni qualcuno mi ha chiesto notizie in merito alla mia salute. Anzi l'ultima è nata perchè tornando dal lavoro in auto ho dato un passaggio alla suocere fino a casa. Lei non ha la patente. Durante il viaggio fino a casa lei mi ha raccontato che era stata dal medico e di come andava la sua salute e quella del marito. Io sono rimasta a bocca aperta, nemmeno una parole su di me, e per fortuna che eravamo sole. Noto tanta cattiveria in loro, lo ribadisco ma finalmente per loro non provo neppure odio. E' brutta la mia affermazione, ma per me loro non sono nulla. Sono da evitare perchè persone con il cuore duro nei miei confronti, solo nei miei confronti. Già perchè la suocera si è subito recata a far visita alla figlia in mutua per un'influenza intestinale. C'est la vie, ma la vita è la mia.
Concludendo vorrei chiedere se qualcuno può spiegarmi i motivi di questi atteggiamenti. Il motivo di tale mia richiesta? Forse perchè vorrei fare il loro stesso gioco. Sbaglio?