Il medico curante mi ha dato ansiolitici tempo fa perché

Sono emotivamente fuori controllo. Sono un ragazzo di 28 anni, ho da 2 anni una relazione con una ragazza di 18 anni che vive a 1000 km da me. Già questo fa di me un caso patologico, infatti mi vergogno.
I suoi genitori sanno tutto da sempre e non ci hanno mai ostacolato, anzi.
Da un mese le cose sono cambiate con lei; sapevo dall'inizio che sarebbe finita prima o poi per una infinità di ovvi motivi, ma adesso non riesco a soffrirne.
Lei mi ha cercato per un anno, so benissimo come sono le ragazze a quell'età, ma ho ceduto! La mia vita è vuota..ho preso con difficoltà la laurea in ingegneria dopo 9 anni, ero in grado, ma non mi piaceva più, non mi piace il lavoro che sto per intraprendere. Ho preso la laurea per non sentirmi un fallito.
Ho pochi amici che mal mi sopportano, lei è stata un'ancora, l'unica persona per cui ero importante.
Adesso mi sfugge tutto di mano ritornerò ad essere solo, senza amici, senza passioni, senza interessi, senza niente di cui mi importi ed ho paura.
Non faccio sport ho un problema alle caviglie e non posso correre, persino il nuoto intenso mi crea problemi al braccio. Ho trascurato tutto,la salute, perché dovevo laurearmi!! Era poi l'unica cosa che interessa a mio padre. Mia madre è morta quando avevo 12 anni, con i miei fratelli non parlo perché mi fanno sentire un coglione.
Sto sulle palle a tutti..sono molto emotivo, permaloso ma critico tutto e tutti, sembro arrogante, credo di non aver posto in questo mondo.
Sono lontano da casa da quando ho 19 anni, a 1000 km dal mio paese d'origine dove vive lei.
A marzo mi son laureato, lei voleva venire per la laurea ma le ho chiesto di non farlo; avevo la casa invasa dai parenti ed ero tesissimo per tutto.
Lei non era nemmeno maggiorenne..doveva venire da sola..mi è dispiaciuto tanto.
Ora tocca a me, vado a casa tra una settimana, lei fa 18 anni il 31 luglio ma non festeggia quel giorno perché mezza sua scuola è in un viaggio estivo,
non festeggia ad agosto perché fa dei campi scuola con la parrocchia e non ha trovato un giorno in mezzo che non fosse troppo stancante per lei.
Festeggia a settembre quando ci sono tutti tranne io.
So che è un comportamento infantile, non degno di una persona vicina ai 30 anni, ma sono al fondo delle sue priorità.
Sono una persona emotiva..questa cosa mi fa soffrire e credo che sia evidente che ormai l'illusione è finita..lei ha capito chi ha di fronte.
Ho paura. Dovrei essere meno egoista, decidere che è finita e rimanere da solo, anche quest'estate perché dovrei cambiare spiaggia per non vederla tutti i giorni e soffrirne. In tutti i casi devo soffrire e non ne posso più, soffro tutti i giorni.
So che ho bisogno di aiuto ma non posso permettermelo, non ho ancora un lavoro.
Il medico curante mi ha dato ansiolitici tempo fa perché di notte serro i denti e ho sempre mal di testa. La scatola è finita. Se vado avanti così non mi riprendo più.
Mio padre ha sofferto tanto la morte di mia madre ma se non fosse in vita l'avrei già fatta finita.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Da quello che dice penso che a lei non serva un ansiolitico ma una terapia antidepressiva integrata composta di farmaci e psicoterapia.
Ha avuto una vita non facile, non ha avuto attenzione verso le sue difficolta' e ora ha svuluppato una depressione.
Alla sua eta' la depressione si cura e si recupera.
Per quanto rigurarda il costo esistono psicoterapie fornite presso le Asl a prezzo ticket.
Le consiglio vivamente di praticarle perche' ha dimostrsto di essere un ragazzo in gamba e ce la fara' anche nei confronti di questa condizione cosi' sgradevole!
Auguri!

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#2]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Gentile Dottoressa,
grazie per la velocissima risposta. Ho scoperto di un centro di salute mentale dell'asl vicino casa, è quello a cui si riferiva? Non sarà facile per me ammettere questa sconfitta ma prenderò coraggio e andrò a prenotare una visita.
Ho letto che c'è un tempo d'attesa di sette giorni, ho una prova dell'esame di stato domani e torno giù a casa la prossima settimana. Dovrò gestire questa cosa fino a settembre nel migliore dei modi, Lei ha, per piacere, qualche consiglio da darmi sul mio quotidiano, descritto prima..mi farebbe piacere anche un consiglio spassionato, come se parlasse a suo figlio..Grazie ancora.
[#3]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Mi fa piacere che abbia gia' individuato la struttura a cui rivolgersi. Si, era a quella che mi riferivo.
Consigli da darle? forse solo uno: Abbia fiducia! Da quello che dice di lei ha dimostrato di possedere delle notevoli risorse: ha conseguito una laurea importante che le dara' la possibilita' di accedere a qualunque attivita'!) senza alcun sostegno ne' familiare ne' affettivo.
Ora che ne ha tempo disponibile potra' dedicarsi a se' stesso. La psicoterapia Le indichera' quali aree sono più' urgenti.

Non ho capito bene cosa intenda con questa frase:

"Non sarà facile per me ammettere questa sconfitta"

Ma forse e' da qui che deve iniziare!

Una cosa che ho notato e a cui la invito a prestare attenzione (percche' la danneggia!) e' l'attitudine ad essere critico: in linea di massima si tratta di una difesa (disfunzionale):a volte e' proprio il timore di non essere apprezzati a produrre questo prevenire il verificarsi del problema, come se si volesse dire a se stessi "sono io a non apprezzare voi., percio' il vostro atteggiamento non potra' ferirmi..!"
Ho letto una frase che mi ha colpito molto alcuni giorni fa e vorrei condividerla con lei: "Cerca il bello in cio' che ti circonda"

Ci scriva quando vuole e ci dica come vanno le cose.
Per il momento le porgo i miei saluti e tantissimi auguri!
[#4]
dopo
Attivo dal 2011 al 2012
Ex utente
Grazie Dottoressa,
sono davvero contento di aver ricevuto un consulto da Lei. L'ultima parte della Sua risposta rispecchia purtroppo un lato sgradevole del mio carattere, ce l'ho da sempre, mi rendo conto dopo di cosa dico, mi maledico, divento insicuro. E' da tempo che provo a migliorarmi ed è per questo che parlavo di una sconfitta, mi sento difettoso e volevo farcela da solo..