Depressione reattiva e ansia

Gentili dottori sono un uomo di 43 anni, papà di due bimbi di 7 e 6 anni , sposato dal 2000 e manager aziendale. Purtroppo di recente, con qualche incerto ritorno, il mio matrimonio è andato male. L'ultimo ripensamento di mia moglie ad aprile, ma senza successo. Adesso vivo in una nuova casa con dei nuovi mobili. Oggi soffro di attacchi d'ansia e credo di depressione. Amavo andare a correre ogni mattina e non riesco più ad andarci, suono la batteria con vari gruppi e oggi pur continuando a suonare non sono contento, non fumavo e oggi fumo 20 sigarette al giorno.. Sono sfuggente, non rispetto le regole (passo con il semaforo rosso, non ho pazienza) a volte piango, non riesco a controllarmi chiamo la mia ex moglie, quando non mi vuole rispondere al telefono, tante volte, non sono lucido, penso solo alla mia famiglia in modo ossessivo, ho tanti sensi di colpa, in poche parole sono molto triste. Questo mi angoscia ero un uomo pieno di interessi e oggi non voglio fare più niente il mio futuro è buio. La mia posizione posturale è cambiata molto oggi mi sto incurvando.
Alla luce di quanto detto vi chiedo cosa devo fare per continuare a vivere normalmente, svolgendo la mia professione con efficacia, senza essere intontito dai farmaci? Mi piacere bloccare la mente dai pensieri negativi e avere una maggiore fiducia nel futuro
Attualmente prendo 5 gocce di lexotan la sera e l'iperico mg 0,7 matina e sera.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.1k 1k 63
gentile utente

attualmente la sua attuale terapia è totalmente inefficace per i suoi disturbi che vanno inquadrati da uno specialista per un conseguente trattamento appropriato.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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dopo
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Dottore la ringrazio, per la solerzia con cui ha risposto al mio quesito. Ho mollta paura dei psicofarmaci, oggi svolgo una funzione aziendale alta, mi piacerebbe riavere una vita sociale corretta, mi piacerebbe che i mie figli non mi dicessero: "papà perché hai la faccia triste" , temo che i psicofarmaci possano intontirmi e non consentirmi di fare ciò che devo fare. Mi chiedo riuscirò ad uscire da questo tunnel? Esistono dei farmaci che non creino assuefazione, che non creino dipendenza e che non modifichino gli equilibri cerebrali ante-crisi? Vorrei tornare ad essere quello di prima, senza che questo periodo buio possa lasciare traccia.
Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2009 al 2019
Ex utente
Gentilissimo dottore ritiene che anche il lexotan sia inefficace nel mio caso? Ho contattato un suo collega il quale non ritiene efficace intraprendere una terapia in estate. Lei concorda? Grazie
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