Apatia e mancanza di emozioni

Salve,
scrivo perché da due mesi sono apatica, non provo più emozioni, niente riesce più ad entusiasmarmi. Non riesco nemmeno a rapportarmi con le persone, ho paura di aprirmi, di essere costantemente giudicata, di apparire poco interessante agli occhi degli altri. In passato ho ricevuto delle delusioni da parte di amici che ritenevo fidati. Apparentemente sono una ragazza a cui non manca nulla, ho un ragazzo da diversi anni e con lui sto bene ma sento la mancanza di rapporti sinceri, di amici a cui riferirmi. Sento che mi manca la vera amicizia, l'affetto. Però ho paura delle delusioni, mi sono chiusa talmente tanto in me stessa che adesso mi sembra quasi di non riuscire a stringere più rapporti senza diventare paranoica e pensare che per gli altri sia poco interessante..mi sento terribilmente sola a volte, sento proprio un vuoto che non so come colmare..mi ritrovo ad avere la testa sempre affollata di pensieri e ciò mi sta danneggiando perché non riesco a concentrarmi in niente, anche mentre studio o guardo la tv la mia mente è sempre altrove. Non riesco a smettere di pensare a queste cose negative. A volte penso che l'unica soluzione sarebbe andarmene lontano in qualche altra città e ricominciare tutto da capo.
Sento che mi manca qualcosa ma non riesco a capire cosa sia veramente, mi ritrovo a piangere senza motivo..a volte penso di essere stanca della vita..ci sono momenti in cui non riesco a trattenere il pianto..ormai piango ogni giorno e sono sempre ansiosa..
Fino a qualche anno fa ero piena di vita perché ora sono diventata così?

Per favore fatemi capire cosa mi sta succedendo..
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Dr.ssa Fabrizia Lodeserto Psicologo, Psicoterapeuta 84 2
Cara ragazza,
ciò su cui deve riflettere è se effettivamente, da due mesi a questa parte, sia successo un evento che l'ha turbata o che l'ha fatta riflettere su qualcosa, tanto da provocare tale cambiamento di umore.
La paura poi di essere giudicata e l'idea di non risultare interessante, porta a chiudersi nei confronti dell'altro; dunque, gli amici possono accorgersi di questa sua tendenza e non darle le giuste attenzioni, ma non perchè lei non sia interessante, ma perchè l'idea che lei ha di se stessa influisce sul suo modo di porsi. Il primo passo per stare bene con gli altri è accertarsi per quello che si è e volersi bene.
Se lei facesse un percorso con uno psicologo, questo certamente la aiuterebbe ad innalzare la sua autostima e di conseguenza migliorerebbe il suo umore ed il suo rapporto con gli altri.
Cari saluti

Dr.ssa Fabrizia Lodeserto
sito: http://www.fabrizialodeserto.it/
Psicologo Taranto e Psicologo Online

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dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile dottoressa, grazie per avermi risposto,
l'evento scatenante è stato il trasferimento di una persona con cui avevo legato molto e che vedevo molto simile a me. Purtroppo credo di avere una fobia nel confronto degli altri, pensi che ho paura di entrare su Facebook e vedere cosa si scrivono le persone tra loro, mi viene l'ansia perché penso che le persone abbiamo una vita sociale migliore della mia..mi sembra di non essere riuscita a legare con nessuno.. anzi alcune volte certe persone si sono allontanate da me senza motivo. Questo non ha fatto altro che minare ulteriormente la mia autostima...

crede quindi che debba rivolgermi ad uno psicologo???
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile ragazza,

è probabile che i timori di cui ci stai parlando qui fossero presenti anche prima dell'evento scatenante che hai descritto.
Magari erano meno evidenti per te o meno accentuati.
In quest'ottica vorrei capire se la persona che si è trasferita è andata molto lontano da te e se ti ha delusa con questa scelta, se tu hai vissuto l'allontanamento di questa persona come un tradimento...

"Però ho paura delle delusioni, mi sono chiusa talmente tanto in me stessa che adesso mi sembra quasi di non riuscire a stringere più rapporti senza diventare paranoica e pensare che per gli altri sia poco interessante..."

Le persone, anche quelle più significative, possono andarsene, deluderci, ferirci, ecc...
E questo noi non lo possiamo nè cambiare nè controllare.

Possiamo però avere un grande potere sulla nostra reazione. Sicuramente se una persona molto cara se ne va, possiamo restarci male, ma possiamo anche scegliere di non lasciarci annientare, di non essere sopraffatti dagli eventi e chiuderci a riccio.

Non credi?

Quanto al problema dei social network, non è la prima volta che sento parlare di questi timori, ma ricordiamoci che la vera vita non si svolge su facebook, ma nel mondo reale. Su facebook le persone possono scegliere di mostrarsi come meglio credono. Il problema è se si finisce col credere che quella sia la vera vita, anche da un punto di vista sociale.

Per approfondimenti puoi leggere questo articolo:
https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/1087-le-abilita-sociali.html

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Fabrizia Lodeserto Psicologo, Psicoterapeuta 84 2
Non viva il rivolgersi da uno psicologo come qualcosa di negativo, ma lo pensi in termini positivi, perchè probabilmente potrebbe anche superare da sola questo periodo, ma il cammino le risultebbe certamente più facile e più rapido se accompagnata da uno psicologo.
Lei, ad esempio, quando ha la febbre cosa fa? Si rivolge da un medico per chiedere consiglio ed assumere magari un farmaco; e la stessa cosa deve accadere se ci sentiamo un pò giù o abbiamo bisogno di un consiglio. Rivolgersi da uno psicologo, stia tranquilla, non significa avere un "problemone", ma di avere la giusta attenzione sia per la salute fisica che per quella psichica.

Per quanto riguarda poi il suo atteggiamento nei confronti dei social network, non pensi che chi li frequenta assiduamente abbia migliori capacità di relazionarsi o abbia tante amicizie, perchè alla fine si tratta sempre di qualcosa di virtuale, dunque di non certo.
Infine è naturale che se non frequenta facebook vede gli altri più "avanti" di lei: perchè lei non lo utilizza! E' come se una persona dell'Inghilterra venisse in Italia e si rattristasse per non saper parlarlare l'italiano come gli italiani: ci vuole solo un pizzico di pratica e di coraggio ed i risultati arrivano.
[#5]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
Gentile dottoressa,
la ringrazio per la risposta. Il trasferimento di questa persona non lo ho visto come un tradimento in quanto era qualcosa che prima o poi sarebbe accaduta in quanto alla fine è semplicemente tornata a casa sua, anzi ero felice per questa persona in quanto sapevo che lo desiderava tanto ritornare dalla sua famiglia. Diciamo però che mi è venuto a mancare un punto di riferimento, una persona che mi dava fiducia e su cui sapevo di poter contare e che mi faceva stare bene..inoltre una presenza costante.
Fatico a trovare in altri un rapporto del genere..forse non lo avevo mai trovato!
Mi rattrista vedere che ognuno ha degli amici a cui riferirsi ed io no. Soprattutto in questo periodo di feste quando sento dire "devo fare un regalo alla mia amica.." mi rattristo molto e penso che io non farò regali a nessuno se non i parenti perché non ho un amico così stretto a cui farlo..

So che sono delle sciocchezze ma tutte queste piccole cose o gesti per me risultavano importanti..

Inoltre mi spaventa molto il fatto di non provare più entusiasmo ed interesse proprio perché penso : se non ho nessun amico/a con cui condividere i miei interessi, le mie gioie che senso ha vivere??
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Fatico a trovare in altri un rapporto del genere..forse non lo avevo mai trovato!"

Può darsi. O forse non lo avevi mai cercato a causa della tua chiusura nella relazioni.
Ad ogni modo, è qualcosa che si può modificare, anche perchè le abilità relazionali e sociali sono imparabili e possono aprire molti scenari.

Quanto al resto: "...se non ho nessun amico/a con cui condividere i miei interessi, le mie gioie che senso ha vivere?? "

In effetti noi non siamo stati "progettati" per stare da soli, ma per condividere parte della nostra vita con le persone che scegliamo.
Ma a me il problema principale sembra questo.

Saluti,
[#7]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
gentile dottoressa,
la ringrazio per la risposta ma non ho capito bene, il problema principale quale sarebbe? Il scegliere le persone o riuscire a condividere con gli altri?
[#8]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Le relazioni interpersonali e nello specifico la capacità di costruire relazioni, perchè bloccata da tante paure. Sono quindi queste paure che devono essere superate per poter vivere le relazioni in maniera più serena e autentica.

Saluti,
[#9]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
In che modo superare queste paure? Lei mi consiglierebbe di rivolgerti ad uno psicologo??
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Per superare le paure bisogna affrontarle.

Se da sola non ci riesci, uno psicologo può certamente esserti utile.

Saluti,
[#11]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
la ringrazio nuovamente,
vorrei però porle un'altra domanda: ho spesso la sensazione di sentirmi sola anche in mezzo alla gente, quando sono in giro o anche spesso con gli amici..a cosa può essere dovuta questa sensazione? E' veramente terribile sentirsi così..
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Potrebbe essere legato a molti fattori, che da qui e non conoscendo personalmente la situazione, non potrei dire.

E' anche vero che già nella richiesta precedente ci dicevi di avere pochi amici... forse è la qualità della relazione (magari non troppo profonda?), oppure possono essere legati a stati ansiosi o depressivi.

Se capita spesso e dal momento che c'è del disagio importante, vale la pena parlarne con un esperto di persona.

Saluti,
[#13]
dopo
Attivo dal 2012 al 2013
Ex utente
più che pochi amici si tratta di percepirli come amici "veri", persone di cui potersi fidare!! Mi viene da pensare che forse più che la mancanza di amici con cui divertirsi la mia sia la mancanza di un confidente o amico che sia capace di comprendermi e che sia presente nel momento del bisogno...cose che purtroppo sono venute a mancare nel momento opportuno! Devo riuscire a superare le delusioni passate per ricominciare ad aprirmi con gli altri?
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Devo riuscire a superare le delusioni passate per ricominciare ad aprirmi con gli altri? "

Le delusioni fanno parte della vita e, anche se non piacevoli, non possiamo eliminarle, perchè non abbiamo il controllo sulla condotta degli altri che posono diventare deludenti...

L'unico modo che abbiamo per cercare di limitare i danni è SCEGLIERE amici di cui possiamo fidarci, che conosciamo a fondo. Ma fa parte della vita il fatto che qualunque tipo di relazione sana possa portare anche frustrazioni, conflitti e problemi.

A questo punto s'impara a superare le difficoltà e a gestire i conflitti.

Saluti,