Paranoie ossessive

salve ,sono una ragazza di 21 anni. Vorrei un parere di un esperto su una cosa che mi sta capitando.
Dunque devo partire dall'inizio. 2 anni e mezzo fa mi sono fidanzata con questo ragazzo ,Andrea.Siamo stati insieme per due anni .Mentre stavo con lui ho conosciuto il suo migliore amico ,è un pò scattata la scintilla da entrambe le parti e dopo una serie di vicissitudini ho lasciato Andrea e ho deciso di provare a stare con Mattia.Per me il voler stare con Mattia era quasi un'ossessione perchè sentivo che c'era qualcosa di veramente forte e profondo che ci univa,un capirsi veramente fuori dal comune derivato dal fatto che siamo molto simili e abbiamo un passato fatto di esperienze pressochè uguali.Insomma sto insieme a Mattia da 6 mesi ormai e circa due settimane fa abbiamo avuto una forte crisi in cui abbiamo rimesso un pò in dicussione il nostro rapporto.Superato questo momento pensavo finalmente di poter vivere tranquilla quella che considero una bellissima storia d'amore ,ma ecco che la mia testa parte con le sue paranoie.Quest'anno in università ho conosciuto una ragazza e mi sono molto legata a lei.Il punto è che lei è abbastanza viziata e ha un carattere parecchio forte.Io anche, e sento molta competizione nei suoi confronti .A volte questa cosa mi pesa davvero tanto.E' successo che quest'estate Mattia (prima che ci mettessimo insieme )mi ha accompagnata a un esame e c'era anche Laura,la ragazza di cui ho parlato sopra.Ho notato che lui con lei aveva lo stesso atteggiamento che aveva nei miei confronti e mi è sembrato che la guardasse anche più del dovuto.Da li poi non è successo più nulla ma questa cosa mi è rimasta dentro.E' come se avessi paura che Mattia faccia a me quello che io ho fatto ad Andrea,cioè che si innamori di questa mia amica. Diciamo che per tutti i sei mesi ho continuato a fare associazioni tra Mattia e Laura sui punti che hanno in comune ,spaventata da questa cosa.Da qualche giorno questa storia si è trasformata in una e propria ossessione successivamente a un sogno che ho fatto in cui loro due stavano insieme.Mattia ha avuto il primo rapporto con me e mi rinfaccia di averlo fatto con il mio ex perchè non ero innamorata di lui .Laura non ha ancora avuto rapporti ,quindi penso che lei potrebbe essere ulteriormente perfetta per lui. Ho parlato a Mattia del fatto che ho paura che lui si innamori di una mia amica(non specificando di Laura)e lui mi ha detto che ora come ora pensa solo a me nel bene e nel male e che potrebbe innamorarsi solo di me,se non lo è già..ecco ora mi chiedo,come faccio a uscire da questa situazione?Non riesco neanche a concentrarmi sullo studio dal tanto che mi corrode.Forse in fondo penso che Laura sia migliore di me e che per questo lui la possa preferire a me ,avendo lei molti tratti in comune a lui e a me.Mi chiedo anche quanto mi faccia bene l'amicizia con Laura .Abbiamo un rapporto un pò strano,quasi "passionale",d'amore e odio. Ho il terrore che si incontrino.Grazie per l'attenzione
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

questi suoi pensieri sono probabilmente legati ad una sua auto-svalutazione, che la porta a pensare in maniera più o meno cosciente di poter essere "rimpiazzata" da qualche altra ragazza che lei crede migliore.

Questa situazione rievoca in lei alcune dinamiche edipiche che forse non ha ancora superato del tutto. Il superamento del complesso edipico rappresenta la possibilità nel bambino di percepire le giuste distanze tra la coppia genitoriale.

Questo complesso potrebbe ripresentarsi quando si ha il timore che un terzo possa intromettersi nella coppia.

Che tipo di rapporto ha con sua madre e suo padre?

Dott. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta
Specialista in Psicoterapia Psicodinamica
www.psicologoaviterbo.it

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Leggendo la sua descrizione mi e' venuta in mente una teoria freudiana che sembra spiegare la sua sofferenza: lei e' molto attratta da Laura, le piace, la trova stimolante e proietta la sua attrazione per lei sul suo ragazzo. E lo fa con tanta insistenza da andare quasi a suggerirgli di notarla.
Questo che le sto dicendo non indica una omosessualita' in lei, ma una senibilita' si, una idealizzazione.
Alla sua giovanissima eta' queste identificazioni possono verificarsi. Prenderne coscienza puo' aiutarla a dare un senso ai suoi stati d'animo.
Ci pensi un po' su alla luce di questo punto di vista.
I migliori saluti

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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dopo
Utente
Utente
grazie per le risposte tempestive.
Dr. Giuseppe del Signore: Con mia mamma ho rapporto abbastanza conflittuale ma di confidenza anche se non mi sento particolamente legata a lei.Per me la vera figura di riferimento è mio padre che avendo anche un carattere molto forte è un pò l'anima della casa.Lo stimo molto e a volte anche io mi accorgo di ricercare nel partner alcune sue caratteristiche.Non abbiamo un rapporto basato sul dialogo.Diciamo che ci capiamo in generale e sappiamo di capirci a vicenda ma non parliamo spesso.Non so se sono stata abbastanza chiara .Quindi secondo lei come posso affrontare questa situazione per alleggerirmi?da cosa posso partire ?

Dr. Francesca Esposito: mi ero già interrogata al riguardo dell'omosessualità e sono sempre giusta alla conclusione che la mia è solo un'attrazione non a livello fisico .In questo momento penso di amare il mio ragazzo .Pongo anche a lei la domanda che ho fatto al suo collega:secondo lei da dove posso partire per affrontare questa situazione?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Se la mia ipotesi sia realistica e' verificabile solo con dei colloqui di persona da effettuare con uno psicologo psicoterapeuta.
Cio' per comprendere le ragioni inconsce che creano e mantengono il disagio e la sofferenza.
Le faccio i migliori auguri.
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Dr. Giuseppe Del Signore Psicologo, Psicoterapeuta 4.6k 51
Cara ragazza,

avere un rapporto "conflittuale" con sua madre e "idealizzato" con suo padre è la trasposizione di quello che intendevo esprimere nella risposta che le ho dato.

Chiaramente non c'è nulla di "psicopatologico", ma se si volesse alleggerirsi (per usare una sua metafora) le suggerisco una consulenza psicologica. In questo modo avrà l'opportunità di fare maggiore chiarezza rispetto alle sue relazioni significative.