Aggressività

Salve,ho alcune domanande, a cui non so rispondere.. da qualche giorno mi sono ritrovata a parlare cn altre persone, del fenomeno del femminicidio, e vorrei capire : cosa spinge un uomo ad essere aggressivo? e ci sono dei segnali che ci permettono di capire quando si sta x diventare vittima di un uomo che nn sa fare a meno dell'aggressività? grazie.
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Dr. Roberto Callina Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 1.3k 32 6
Cara ragazza,

ci può dire il motivo di questa sua richiesta?
Sta vivendo delle situazioni che la fanno sentire in pericolo rispetto a quanto ci espone?

Gli obiettivi del servizio sono di dare risposte ai problemi personali che gli utenti sottopongono.

Ci può dire se il timore del femminicidio è qualcosa che la tocca da vicino e in che modo?

Un caro saluto

Dr. Roberto Callina - Psicologo Psicoterapeuta Sessuologo
Specialista in psicoterapia dinamica - Milano
www.robertocallina.com

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
se ha una richiesta personale da fare, possiamo provare a darle una risposta, con i limiti del mezzo informatico, ma non si può nè generalizzare, nè disquisire sul femminicidio, che ha cause, origini, motivazioni individuali

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
" cosa spinge un uomo ad essere aggressivo?"
Gentile ragazza,

potremmo parlarne per parecchio tempo, sebbene la tua domanda sia circoscritta a un determinato campo, l'aggressività (sana) serve al genere umano per ragguingere i propri obiettivi, primo tra tutti la sopravvivenza. Quindi ci vorrebbero diverse pagine per rispondere alla tua domanda...
Riguardo alla domanda specifica, diciamo che una compromissione molto seria della funzione metacognitiva di una persona (cioè la capacità di leggere la mente e le intenzioni altrui, funzione che tutti -tranne le persone autistiche- acquisiamo a partire dai quattro anni e che ci permette di anticipare cognitivamente anche le conseguenze del nostro comportamento e di quello altrui) può dar luogo a tali fenomeni.

Anche una disregolazione emotiva non permette di fare questa operazione mentale. Ad esempio i soggetti antisociali non riescono a sentire nè modulare il senso di colpa. Se il senso di colpa è assente o compromesso, è chiaro che una persona arriverà a fare del male ad altri senza riuscire ad anticipare le conseguenze e senza riuscire ad anticipare la propria e altrui sofferenza.

"... e ci sono dei segnali che ci permettono di capire quando si sta x diventare vittima di un uomo che nn sa fare a meno dell'aggressività?"
In letteratura il cosiddetto "raptus di follia" non esiste.
Anche qui potremmo ricorrere a diverse spiegazioni.
Una di queste riguarda ad esempio la relazione tra due persone.
Se partiamo dal presupposto che l'aggressività serve per raggiungere i propri obiettivi quando le risorse scarseggiano e quindi si entra in una modalità competitiva, anche l'atteggiamento sottomesso dell'altro può elicitare una risposta aggressiva.

In genere però è ancora grazie alla funzione metacognitiva che possiamo capire se siamo in una situazione di pericolo (prova a pensare a tutte le volte in cui hai sentito "Questa cosa non mi convince..." oppure di una persona "Non so ma c'è qualcosa che non mi piace...") e grazie alle nostre emozioni che sono sempre le spie rosse che si accendono per segnalarci un pericolo (ad esempio la paura e l'ansia).

Saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazza,
Una risposta puntuale alla sua domanda comporterebbe una disquisizione molto complessa che non e' possibile effettuare in questa sede.
Posso percio' darle un accenno che stara' poi a lei ampliare e approfondire con letture adeguate e riflessioni sue proprie.
L'aggressivita' e' spesso una reazione ad una frustrazione piu' o meno cosciente/consapevole.
La reazione pero' non e' detto che possa essere rivolta verso il medesimo sogetto che ha causato la frustrazione. . E spesso percio' la vittima viene sceta perche' costtuisce un simbolo.
Inoltre lei chiede come rendersi conto di essere sul punto di diventare una vittima:
Anche per questa domanda ci vorrebbe una lunga disquisizione: una vittima ha spesso in se' un germe che la rende tale. E inconsapevolmente "collude" con il suo carnefica.per colludere intendo il senso etimologico di "giocare con". Ci sarebbe percio' un inconscia attrazione che porta i due soggetti a trovarsi. Tranne poi a esprimere con dolore e pena le conseguenze di tale incontro fatale.
Se questo e' il suo caso dovrebbe contattare uno psicologo psicoterapeuta perche' l'aiuti a elaborare e a fronteggiare i temi sottesi.
I migliori augui

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#5]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Salve,
Prima di tutto ringrazio voi, per avermi risposto,terrei a precisare che il ''problema'' non mi tocca personalmente, come ho già detto prima.. mi sono ritrovata a discutere del fenomeno del femminicidio, se ne dicono tante al riguardo, solo che guardiamo sempre dal punto di vista della donna, nel senso che nei maggiori dei casi è la ''donna ad essere vittima'',allora io mi chiedo, ce qualcosa che spinge l'uomo ad usare la violenza? .. molte delle mie colleghe, hanno risposto alla domanda, affermando che l'uomo ha paura della '' nuova donna autonoma'', e per questioni di insicurezza, riccorre alla violenza, è forse così?
L'uomo può quindi essere una vittima della donna? e per vittima non intendo fisicamente,non so se riuscite a capirmi, ma vorrei sapere esattamente cosa ''scatta'' nella mente nell'uomo nel momento di agire.
e inoltre.. perchè l'uomo dopo aver picchiato una donna, spesso rinnega l'operato, perfino a se stesso? Grazie..in anticipo!
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"ma vorrei sapere esattamente cosa ''scatta'' nella mente nell'uomo nel momento di agire..."

Gentile Utente,

chiaramente bisogna valutare caso per caso. Tant'è che anche le cronache piene di eventi del genere non trovano spiegazioni univoche.
La mente umana è complessa e soprattutto noi tutti abbiamo il libero arbitrio, quindi sono moltissimi i moventi.
Bisognerebbe chiedere al diretto interessato che arriva a commettere un atto deprecabile che cosa sia scattato nella sua mente (sempre se sia in grado di saperlo e saperlo spiegare...)

"perchè l'uomo dopo aver picchiato una donna, spesso rinnega l'operato, perfino a se stesso? "

Per vigliaccheria.
Per gravi condizioni psicopatologiche.

Un cordiale saluto,