Debolezza

Gentili dottori,
Vi scrivo per capire di un problema abbastanza evidente a 30 anni.
Inizio col dire con sono uno studente universitario fuorisede, ultimo di tre figli, con dei bravi genitori, ma talvolta questi ultimi, o almeno, mia madre, ha inciso molto sulle mie scelte di vita e non solo.
Lei è molto legata a me, da quando son piccolo, fino all'età dei 21 anni, ho trascorso la maggior parte del tempo insieme a lei, ascoltando i suoi buoni consigli, accompagnandola ogni volta che durante il giorno doveva uscire, andando spesso con lei dalle zie, etc. E' stata da sempre molto presente, ma questo talvolta ha anche inciso sulle mie scelte, avrei per esempio voluto tanto fare il militare, ma, per paura, un pò per ansia, non ha accettato lo facessi. Così decisi di fare un corso di laurea, scienze forestali, che comunque mi avrebbe portato ad entrare in un corpo armato, ma senza il pericolo dell'esercito. Volevo fare l'università al nord, ma anche qui, siccome mio fratello maggiore rimasto nella mia regione, dovevo andarci anche io, anche l'università si trovava è a un paio d'ore di macchina da qui.
Stessa cosa mi si è ripresentata quando ero più piccolo, nella scelta della scuola superiore, avrei voluto far un percorso di studi diverso, avendo determinate passioni, ma dovevo fare la scuola del paese, perchè più vicina.
Ho un bellissimo dialogo con loro, anche se talvolta, diciamo che nelle mie passioni sono stato messo un pò "da parte" e di questo ne ho risentito perchè a quest'ora avrei già un lavoro se solo avessi fatto il militare.
Attualmente sono fidanzato da 6 anni con una ragazza che ho conosciuto lì dove ho frequentato la mia facoltà, quindi in un paese distante circa un paio d'ore da casa.
Questo inizialmente ha causato piccoli problemini, mamma voleva giustamente capire chi era, inizialmente non era del tutto d'accordo perchè avrei potuto rimanere in un altro paese per sempre, e questo talvolta ha portato anche delle crisi nel rapporto in quanto in un certo senso a volte mi limitavano anche economicamente per farmi tornare in paese.
Attualmente questi problemi son stati in parte risolti in quanto han conosciuto la ragazza e si fidano. Ma talvolta ci sono piccoli atteggiamenti che fanno sì che i consigli che mi da nn si limitano solo a quello, vorrebbe essere ascoltata di più.
Quando torno a casa talvolta è capitato che mentre ero al telefono col la mia ragazza mi dicesse "e basta con questo telefono"; o ad es. di sentirmi dire che "non sono più il figlio che aveva perchè talvolta quando mi beccava al pc o al telefono con lei non la aiutavo con i servizi di casa.
Premetto che quando rientro al mio paese, sono quasi sempre con mia madre, la accompagno ed esco con lei 5-6 volte al giorno, la mia famiglia è molto legata.
Purtroppo quando ero più piccolo, circa le scuole medie, inizio superiori, mi è capitato anche di avere un rapporto sessuale con un bambino della mia età.
Volevo capire se questi comportamenti avessero inciso su me e cosa fare
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
perdoni la franchezza, ma sembra troppo invischiante questo rapporto con sua madre, lei è cresciuto all'ombra di scelte non sue.
Dovrebbe maturare un rapporto diverso con la sua famiglia, consono alla sua età e alla sua vita di adulto autonomo.

La sua posizione nella fratria non l'aiuta,tanto più ora che è rimasto unico figlio in casa.
Dovrebbe riflettere sulle dinamiche familiari in atto, altrimenti ne soffre la costruzione di un suo progetto di vita autonomo, scelto da lei, e la possibilità di svincolarsi in modo proprio dalla sua famiglia.

Questo non significa non provare amore e affetto e non avere un buon rapporto con i genitori, anzi , ma mettere quei doverosi paletti tra la sua vita privata di adulto e la loro, regolando i rapporti in modo differente, come detto sopra.

Cordialmente

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
La sua richiesta dovrebbe essere un po ' piu' precisa, sembra che ci sia un malessere generale inerente le sua scelte, o meglio non scelte di vita.
L' unione e' fondamentale in una famiglia, ma gli spazi personali e di autonomia, lo sono ancor di piu ' .
Lei e' abbastanza grande per stare al telefono, pc o rientrare tardi, non crede?
Ha avuto altre donne, prima di questa ragazza?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le celeri risposte.

Si sono consapevole, per fortuna l'ho capito vivendo fuori, di questo rapporto abbastanza stretto, anche se talvolta mi sento male quando lamenta che la trascuro o non le do totalmente retta, anche perchè non li vedo tutti i giorni.
Volevo chiedere appunto consiglio su come poter far capire questa cosa, nel modo più giusto.
E' vero come dice, talvolta sto male di questa situazione, ed a volte la riverso anche nella mia storia attuale.
Ma volevo capire se secondo lei questo poteva aver creato quella confusione da piccolo, che ora non c'è più, e come potrei fare a realizzare più indipendenza.
Vi ringrazio tanto
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
La comprensione della sua storia di vita, emozionale e psicologica, non puo' esse fatta online, sarebbe riduttivo e togliebbe valore al suo sentire.

Il rapporto con sua madre e con il femminile, credo andrebbe approfondito, sia per migliorarne la qualità, che per un sano processo di autonomia
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Riflettendo sul come lei contribuisce a sostenere le dinamiche in atto, comprendendo quale è il suo contributo, rendendosi conto che alla sua età è corretto e sacrosanto difendere la propri autonomia e i propri spazi.
Non è necessario arrabbiarsi, né usare mezzi drastici, essere maggiormente assertivi e comportarsi di conseguenza, si.

Esca con coraggio da questi giochi che la imprigionano e non fanno nemmeno bene al suo rapporto di coppia.

Lei vuole la sua indipendenza? Si convinca che le è dovuta e dunque se la conquisti.

Li prenda come semplici spunti di riflessione, un parere diretto potrebbe esserle utile.
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Utente
Utente
Grazie mille cercherò sicuramente di ascoltare i consigli e di dialogare con mia madre, anche se purtroppo avendo una mentalità di una volta, in cui il genitore ha sempre ragione, mentalità un pò chiusa, in un piccolo paesino, è difficile farle capire le cose.
Vorrei la mia indipendenza ma quando sono in casa continuo a fare i servizi che mi chiedono perchè talvolta purtroppo anche mio padre essendo anziano e stanco, non tanto gli va di accompagnarla.
Premetto che mamma avrebbe da sempre voluto al posto mio una figlia femmina, e per questo son stato l'unico in famiglia che più di tutti ha voluto con se nelle faccende di casa, servizi, confidente.
Avrei voluto dedicare più tempo anche a mio padre anche se con lui nn ho molto dialogo.
Se posso chiedere alla dott.ssa Randone: che intende per approfondire il rapporto con il femminile? Si è stata l'unica ragazza.
Ho iniziato a uscire molto tardi, attorno i 18 anni con amici.
Volevo solo capire se quell'episodio potesse in qualche modo essere causato da questo tipo di rapporto madre-figlio.
vi ringrazio e ottimi consigli
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<è difficile farle capire le cose.>
L'importante è che le capisca lei e si regoli di conseguenza.

Se le riesce difficile e continua a ricadere nelle medesime modalità, si dovrebbe rivolgere a un nostro collega di persona.

Cordiali saluti
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Un rapporto cosi' " importante" madre/ figlio, sicuramente non facilita le esperienze oltre casa, cosi ' come la conoscenza del mondo femminile, anche perche' potrebbe rappresentare un tradimento simbolico di quell' atavico legame.

Avevo intuito , dalle azioni di sua madre, che non era abituata alle sue donne che forse poteva essere stata la prima.

Inoltre lei e' un figlio maschio, non una figliia femmina, anche se presente, accuditivo e servizievole, si difenda la sua identita' ed autonomia

Uno psicologo, potrebbe aiutarla a recidere il cordone ombelicale, prima che diventi " asfittico"
Caro auguri

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Utente
Utente
D'accordo, cercherò di reagire a questa mia debolezza.
Tra l'altro penso di aver assorbito parte del suo carattere ansioso, aggiungo che quando son fuori paese, capita che se non rispondo al telefono, mi chiama molte volte e contatta anche la mia ragazza, la sua famiglia per chiedere di me.
Sia mia mamma, che mio padre son caratterialmente molto ansiosi, e questo talvolta mi rende molto irrequieto, o manco di concentrazione quando devo studiare. Temo di aver preso parte di questo brutto atteggiamento.
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dopo
Utente
Utente
Quindi secondo lei quell'episodio potrebbe essere in qualche modo causato da questo tipo di rapporto madre-figlio?o è solo causa di confusione adolescenziale?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Sia mia mamma, che mio padre son caratterialmente molto ansiosi, e questo talvolta mi rende molto irrequieto> E' chiaro che crescendo e ed esendo parte di una famiglia con genitori ansiosi, non potrebbe essere altrimenti.

Per il resto, tenga presente che ogni volta che accorre alle richieste, soddisfa pretese e aspettative incongrue dei suoi genitori, rinforza i loro atteggiamenti.
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Utente
Utente
Va bene, grazie di tutto.
Se per caso può togliermi quel dubbio grandi linee gli e ne sarei grato.
Gentilissime entrambe
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Imprudente risponderle in merito da qui.

Se ne è così preoccupato e turbato e sta dando tanto peso a un episodio adolescenziale peraltro isolato e trascorso, dovrebbe rivolgersi a un nostro collega direttamente.
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Utente
Utente
No non sono turbato affatto, ma so che molti nostri comportamenti magari potrebbero essere scaturiti da determinate circostanze forse.
Volevo giusto avere una conferma ma la cosa non mi turba, sto molto bene cosi
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Utente
Utente
Salve,
Vi scrivo appunto per confermarvi che sto cercando di seguire queste indicazioni anche se non è per niente facile.
Quel che capita è che ad esempio lei ricorra frequentemente a frasi del tipo "se non fai così mi arrabbio" e le dice anche in modo molto aggressivo. E' capitato per una piccola festicciola di famiglia, avendo impegni universitari e vivendo fuori dal mio paese non potrei andare, ho parlato col diretto interessato, mio fratello, che mi ha detto di star tranquillo se ho impegni non succede nulla ma lei ha successivamente inculcato anche a lui di dirmi di vergognarmi. Quel che fa di frequente è raccogliere appoggi da tutta la famiglia, mio padre, che si lascia influenzare, ed altre persone strettamente vicine.
Questo molte volte mi fa stare molto in tensione ed a volte mi convinco che hanno ragione e me la prendo anche con la mia ragazza, dicendole che sbaglia a non partecipare a questa festa per impegni lavorativi/universitari.

In questo caso non so come mettere in atto una svolta sul mio comportamento, perchè di solito quando accennava la frase "se non fai questo poi mi arrabbio" ero io che buono sottostavo.

Grazie mille anticipatamente