Difficoltà nella relazione di coppia

Salve,
mi rivolgo a Medicitalia perché ho bisogno di ricevere una consulenza su una questione che per me è un po' difficile da comprendere.
Sono un ragazzo omosessuale impegnato sentimentalmente con un ragazzo più grande di me (io 26 lui 36) da circa un anno.
Stiamo molto bene insieme e devo dire che grazie a lui ho assaporato aspetti dell'amore e della vita che le mie precedenti esperienze (un pò spiacevoli) non mi avevano insegnato.
Anche se non radicato nel tempo, il nostro è un rapporto sano e solido...siamo molto affiatati e soprattutto non abbiamo mai rinunciato alla nostra unicità per un concetto di coppia troppo stretto.
Sento da un po' di tempo il desiderio di una convivenza...credo che sia il naturale evolversi di un rapporto che come forse accennavo prima vede coinvolte due persone devote l'un l'altro ma che comunque in maniera sana mantengono vivi degli spazi individuali in cui lavoro,amici e passioni sono un bene personale per entrambi.
Ne abbiamo parlato ed è emerso che i tempi non sono maturi per entrambi. Io vorrei lui no.
Temo che le scelte di vita individuali che stiamo facendo ci stiano allontanando sempre di più da quella che io considero una meta importante e il suo rifiuto mi ha portato a riflettere sull'effettiva prospettiva di vita che potrei o meno avere con lui.
Comincio a manifestare nei suoi confronti degli atteggiamenti di indifferenza, non sono più entusiasta come lo ero nei primi periodi, sembra che una parte di me si voglia convincere l'altra che lui è la persona sbagliata e che dovrei mollare prima che passi troppo tempo a rendere le cose più dolorose.
Non so cosa fare....dovrei dargli il tempo di cui ha bisogno per maturare il mio stesso desiderio oppure ci sono elementi chiari per cui non vogliamo la stessa cosa? Mi sento un pò stanco di come la relazione sta procedendo...ci vediamo solo se io prendo le mie cose e vado a stare da lui per un po'...ovviamente le esigenze di lavoro e logistiche (non vivendo insieme sento dopo pochissimo il bisogno di tornare a casa mia dove ho le mie cose e i miei spazi e miei doveri).
Ho davvero bisogno di un consiglio...non vorrei sciupare un rapporto ma non vorrei nemmeno fare qualcosa contro di me...e soprattutto non vorrei mai che questa diventi la routine...un qualcosa su cui purtroppo mi sembra di vedere che lui si sia adagiato comodamente anche per il fatto che sono sempre io ad andare verso lui, anche in termini pratici e non solo di comprensione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

non è possibile fornire consigli (cosa che gli psicologi non fanno) nè indicazioni, soprattutto on line.
Possiamo però cercare di capire meglio insieme la situazione.
Il Suo compagno Le ha spiegato perchè adesso non è pronto ad una convivenza?
Egli ha già storie di convivenza alle spalle?
Che cosa ha significato per Lei il "no" del Suo compagno?

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

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dopo
Utente
Utente
Salve dott.ssa,
la ringrazio per essersi prestata al mio caso.
Quando ne abbiamo parlato il mio compagno si è subito fatto scudo del problema soldi: siamo entrambi precari ma tuttavia, conti alla mano, possiamo permetterci un affitto e una vita dignitosa.
Approfondendo un po' di più il discorso mi ha detto che lui non sente in questo momento il desiderio di condividere una quotidianità e una vita domestica con me, che è troppo presto e che ha paura di affrettare le cose con il rischio di rovinare il rapporto...mi ha anche parlato di una sua precedente esperienza di convivenza che ha segnato in un certo senso il declino definitivo del suo rapporto.
Ho tirato in ballo tutta la mia comprensione pensando che il tempo svela sempre la cosa migliore da fare...nonostante questo il suo rifiuto mi ha ferito molto perché se si è certi del rapporto che si sta vivendo non si dovrebbero temere certe cose.
E' vero che stiamo insieme da un anno, ma mi sembra un tempo necessario per comprendere fin dove si può e si vuole arrivare con una persona.
Mi ha ripetuto più volte che nei suoi progetti futuri c'è una convivenza ma io purtroppo non riesco a vedere nel presente i passi tangibili del percorso che dovrebbe essere fatto per arrivare a vivere insieme, anzi, mi sembra di vedere tutto il contrario.
Lui ha deciso di condividere l'appartamento dove ora vive con una sua amica e io mi sono preso una sistemazione in un appartamento in condivisione.
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Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
"Lui ha deciso di condividere l'appartamento dove ora vive con una sua amica e io mi sono preso una sistemazione in un appartamento in condivisione."

Forse razionalmente il Suo compagno prova a darsi la spiegazione di una difficoltà economica, ma potrebbe nutrire perplessità che hanno a che vedere col proprio passato e con i propri vissuti.

Prima di questa volta non avevate mai provato a parlare del vostro futuro insieme, di progetti, di idee e di come vedete la vita di coppia?
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
non sempre i nostri bisogni e quelli del nostro partner coincidono e questo non sempre potrebbe essere di per sé questione sufficiente per dubitare di un rapporto.

Sembra che lei forse stia ponendo l'accento più sulle questioni negative che su quelle positive del vostro rapporto, cercando di convincersi che forse sarebbe meglio chiudere, per mettersi al riparo da future delusioni e sofferenze...ipotizzo

Credo che sarebbe utile confrontarsi più a fondo e costruttivamente con il suo compagno sui rispettivi sentimenti, bisogni, aspettative personali e di coppia.

Un dialogo sereno e l'esplicitazione delle sue perplessità rispetto all'agire del suo partner, la può aiutare a fare migliore chiarezza , evitando in questo modo di vivere nei dubbi, nell'incertezza e di conseguenza di tormentarsi magari inutilmente.

Cordiali saluti

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it