Dubbi d'amore

Buongiorno gentili dottori,
sono un ragazzo di 28 anni e scrivo perché ho bisogno di confidarmi. Sono psicologicamente distrutto, forse esagero le cose e alcuni troveranno il mio problema ridicolo, ma è la prima volta che mi ritrovo in questa situazione e non ho gli anticorpi, non so cosa fare. Sono pieno di dubbi.

Credo di essere abbastanza sicuro di non amare la mia fidanzata. Le voglio davvero bene, questo è certo, però fra di noi non c'è la passione amorosa che dovrebbe esserci fra due fidanzati (da parte mia, in realtà da parte sua ci sarebbe, lei mi ama e pure tanto), e dopo dieci mesi dall'inizio della relazione mi sono deciso a confessarle i miei dubbi, dopo qualche settimana di tormento interiore, l'ultima delle quali veramente sofferta al punto da non riuscire a dormire la notte e di non avere appetito durante il giorno.

Lei non si aspettava minimamente una notizia del genere, per lei è stato un vero e proprio fulmine a ciel sereno, era come sempre contenta e felice che io fossi a casa sua, fino a che non le ho detto questa cosa che le ha spezzato il cuore. Così, salivazione azzerata, angosciata ma con enorme dignità, mi ha detto che forse avrei dovuto prendermi qualche giorno di pausa senza avere notizie di lei, in modo da decidere più lucidamente. Oggi è il primo di questi giorni, ma io non riesco ad essere lucido. Mi sono svegliato e ho pianto come un bambino, io non sono uno che piange spesso (solo ai funerali, e per amore mi è capitato solo una volta 7 anni fa), però quando lo faccio mi capita di essere sommesso e a singhiozzi. Oggi invece mi sono proprio sciolto, e altro che singhiozzi, ero un fiume in piena.

Io odio far star male le persone, e odio ancora di più far star male lei. Io ora non so bene se la amo, oppure se il mio sia solo un attaccamento dovuto all'abitudine (ci vediamo sempre gli stessi giorni e facciamo più o meno sempre le stesse cose a causa degli impegni personali di ciascuno di noi). L'idea di non uscire più con lei il weekend, o di non andare più a casa sua mi distrugge.

So che il dolore per la rottura è fisiologico inizialmente, ma io a questo punto non so se fra pochi giorni quando ci incontreremo io effettivamente la lascerò, oppure cambierò idea di nuovo decidendo di rimanere fidanzati.

Concludo con un'affermazione che mi fa battere il cuore per il dispiacere, ma io onestamente stavo molto bene quando ero single, e un po' mi manca quella vita tranquilla senza impegni. Non sono mai stato molto maturo da questo punto di vista, effettivamente, sono il classico uomo che si spaventa ad impegnarsi seriamente, e infatti l'attuale è la relazione più lunga che io abbia mai avuto. Come vedete ci sono una marea di cose che mi fanno dubitare, non so cosa voglio. So solo che non la voglio perdere per sempre, fosse anche solo come amica, ma l'idea che sparisca dalla mia vita per sempre mi risulta atroce e inaccettabile. Lei adesso mi sta pensando, e saperlo mi stravolge.
Grazie per la pazienza, e buona giornata.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9

<Io ora non so bene se la amo, oppure se il mio sia solo un attaccamento dovuto all'abitudine ...stavo molto bene quando ero single, e un po' mi manca quella vita tranquilla senza impegni. Non sono mai stato molto maturo da questo punto di vista, effettivamente, sono il classico uomo che si spaventa ad impegnarsi seriamente...Come vedete ci sono una marea di cose che mi fanno dubitare, non so cosa voglio>

Gentile Utente,
lasciare una persona alla quale si è legati comporta una quota di dolore per sé e per l'altro che richiede di essere elaborata con il tempo.

Tuttavia, da quanto dice qui e in un consulto precedente, sembrerebbero esserci una serie di dubbi e di difficoltà legate non solo a questo rapporto e alla sua conclusione, ma più in generale in ordine ai legami sentimentali, che a quanto riferisce la spaventano e nei quali sembra non riuscire a calarsi modo pieno e appagante.

Credo che riferirsi a un nostro collega in presenza le potrebbe essere utile per fare chiarezza in sé, non solo in merito a questo rapporto, ma anche in senso più ampio in merito a quanto qui e precedentemente esposto.

Ci ha mai pensato?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2021
Ex utente
Gentile Dr.ssa Rinella,

la ringrazio per la risposta. Effettivamente no, non ho mai pensato di chiedere aiuto a uno psicoterapeuta. Ora vedo se la cosa si fa insostenibile prenderò seriamente in considerazione tale ipotesi.

So bene che scrivere qui non serve a risolvere i problemi, infatti non pretendo questo. Sono entrato solo a chiedere consigli.

Rispondo perché ho appena avuto un cambio di umore. Io sono sempre stato una persona estremamente costante nel proprio umore, mai lunatico. Tuttavia ora propendo per la decisione di non interrompere il rapporto, e miracolosamente mi sento molto meglio. Ovviamente non le ho ancora rivelato niente, prima di prendere decisioni affrettate voglio aspettare qualche giorno. Però fino a stamattina quando ho scritto il post ero propenso a interrompere la relazione, e soffrivo come un cane bastonato (anche se potrei tranquillamente dire, soffrivo come un uomo). Ora nella mia mente si è prodotto un cambio, anche dopo aver letto la sua risposta, che il mio problema non è tanto ciò che provo nei riguardi della mia fidanzata, quanto una mia paura più generale riguardo i legami sentimentali in genere. Ad esempio l'idea di non poter più flirtare, l'idea di avere meno libertà di prima, ma che però non credo di essere disposto a barattare con quanto sto bene quando sono con lei. Potrebbe anche essere che, nonostante la mia età non più giovanissima, questa sia la mia prima storia d'amore, non avendo mai avuto relazioni sentimentali in precedenza, e quindi la mia confusione potrebbe essere giustificata da questo fatto.

Questo cambio di umore, potrebbe essere sintomatico di qualcosa di positivo oppure potrebbe essere una cosa deleteria a lungo andare?