Compagno dispotico

Sto con un uomo da circa cinque mesi, lui vive al nord e io al centro sud,
io credo di amarlo molto ma comincio a vedere atteggiamenti strani, in questi mesi abbiamo avuto diversi episodi di lite riguardo lo stesso argomento, lui voleva io mi trasferissi immediatamente mollando lavoro e famiglia, io volevo conoscerci meglio, trovare un lavoro nella sua città e ad agosto provare la convivenza. Lui si è opposto con fermezza facendo scenate già dal terzo mese. Si agita molto litigando non ha mai alzato le mani ma solo la voce e usando male parole offensive, alla mia richiesta di controllo sull'ira (io sono molto calma e controllata e non sono mai offensiva) mi ha risposto che in amore si litiga e come posso vedere poi facciamo meglio l'amore dopo, e che comunque noi litighiamo solo sulla distanza che ci separa. Ora è più di un mese che non ci vediamo, lui non vuole e mi urla se lo chiamo, di lasciarlo in pace andare al diavolo e sparire! mi dice: o vieni qui da domani o sparisci io non posso aspettare un giorno in più! e dice che sta male senza di me quindi è meglio non sentirci.
Ieri mi ha contattata dicendomi che aveva la certezza che lo avevo tradito, perchè era stato da una mia ex fiamma con due suoi amici e sotto minaccia, il povero in questione aveva confessato, io ho negato (non avendo commesso il fatto) e lui me ne ha dette di tutti i colori dicendomi di lasciarlo in pace e sparire e che gli ho tolto la serenità e non si fida di me nemmeno un pò, che sono una che si da al primo venuto e che per colpa mia non sopporta più le donne. Ovviamente io ho contattato il tizio scusandomi e stamattina il mio uomo mi ha scritto dicendomi che si era invetato tutto per vedere se confessavo e che è gelosissimo del povero malcapitato! Ha chiesto di vederci per darci un'altra possibilità, io lo amo ma questo comportamento mi preoccupa molto (già in passato trovò la sua ex con uno e buttò, preso dal nervoso, il povero tizio in un naviglio), tutti mi dicono di lasciar perdere perchè un carattere così geloso (anche quando uscivo con gli amici si agitava e cercava di farmi cadere in contraddizione su orari e luoghi) può degenerare, io non so sinceramente se magari esagero io a vedere le cose. Avrei bisogno di capire se posso fidarmi di lui o un indole così litigiosa può diventare pericolosa? o è solo accentuata dalla lontananza?mio padre dice che chi urla è innocuo, can che abbaia non morde, premetto che quando siamo insieme è più tranquillo ed è meraviglioso appena mi allontano e non sa dove sono e che faccio diventa così e mi tratta malissimo ogni cosa dico o faccio. A me preoccupa il suo dirmi continuamente che io voglio fare come mi pare e non voglio essere controllata e quindi devo stare da sola, mi ha detto che se vivessimo insieme, la mail, i social network e il cell lui vorrebbe condividerli altrimenti vuol dire che nascondo qualcosa, e una volta è entrato nella mia e mail facendomi poi una scenata per vechhie corrispondenze.
Non so che fare! grazie
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Gentile Utente,

ha riflettuto su quanto le abbiamo detto a commento della sua complicata situazione poco tempo fa?

Da qui non possiamo dire cosa fare, se non sconsigliare generalmente di continuare a frequentare partner che si sono rivelati violenti e irascibili, ma è importante che lei comprenda cosa l'ha portata ad intraprendere una relazione a distanza con questo tipo di uomo.

Non posso che ripetere il suggerimento che le è stato dato in precedenza: contatti di persona un nostro collega e chieda una consulenza psicologica per approfondire tutti gli aspetti della sua intricata vicenda personale e familiare, perchè il sabotaggio che attua ogni volta che può rendersi autonoma (compreso il fatto di scegliere partner sbagliati) merita sicuramente attenzione se vuole iniziare a costruire qualcosa di solido per il suo futuro.

Un caro saluto,

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
Gentile Utente,
con questa "seconda puntata" della sua storia diventa più chiara l'ansia di cui ci ha riferito un po' di giorni fa rispetto ad una possibile convivenza con il suo uomo.
Difficile pensare che una persona che si comporta in modo anche irrispettoso a distanza, possa essere più controllata e ragionevole nella quotidianità di una convivenza.
Lei è veramente disposta a fare la marionetta guidata da lui che muove i fili esclusivamente dove-come-e quando piace a lui?
Non confonda e non mischi le problematiche: una cosa è il distacco e lo svincolo psicologico dai suoi genitori e un'altra il trasferimento a km. di distanza per iniziare a vivere insieme ad un uomo.
Una cosa non dovrebbe, a mio avviso, diventare la soluzione per l'altra....


Cordialmente,

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<mio padre dice che chi urla è innocuo, can che abbaia non morde>

Gentile Utente,
non mi parrebbe che questa persona, dati i comportamenti citati e la pretesa di basare il rapporto sul controllo dell'altro, possa garantirle una buona prosecuzione della vostra relazione, peggio ancora di una convivenza, anzi.

Ci rifletta bene, rischierebbe dal mio punto di vista di infilarsi in una storia dolorosa.
Ci sono importanti punti rispetto a quanto ci ha scritto qui e in precedenza su cui focalizzarsi e da chiarire, che fanno riferimento sia alle sue scelte affettive/sentimentali che alle difficoltà di svincolo dalla sua famiglia, non disgiunti tra loro.
A tale scopo un nostro collega in presenza potrebbe esserle di aiuto.

Se crede ci può aggiornare in futuro.

Cari saluti


Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it