Indecisione

Sono single, ho 43 anni, indipendente, casa propria un buon lavoro fisso. Fino ad un mese fa ero soddisfatta della mia vita anche se non ho un uomo accanto: le amicizie che ho mi aiutavano a colamre questo vuoto. 3 mesi fa circa sono stata contattata tramite facebook da un uomo con cui vant'anni fa esatti ho avuto una relazione. Quest'uomo è stato il mio più grande amore, con cui ho vissuto la mia "prima volta". Mi ha lasciata però piuttosto malamente in quanto intratteneva una relazione parallela con una donna che poi è rimasta incinta. Ero innamorata e questa separazione l'ho vissuta molto male, ma poi col tempo l'ho superata o almeno credevo. Ho avuto poi un altra relazione importante ma che poi è stata interrotta da me perche non sentivo di amare questa persona. Da 7 anni da allora sono single.
Quando sono stata contattata da questa persona conosciuta 20 anni fa la mia prima reazione è stata quella di rifiuto, ma poi mi ha mandato dei successivi messaggi e gli ho permesso di riprendere i contatti. Ci siamo raccontati la nostra vita:lui divorziato dalla donna per la quale mi aveva lasciato, si era successivamente risposato e ha avuto altri 2 figli. Poi la seconda moglie lo tradiva e quindi ha subito un secondo divorzio. Attualmente convive con una donna che gli ha dato un altro figlio, ma dalla quale ha intenzione di separarsi. Tramite mail abbiamo parlato per diversi giorni di tante cose e si era creato un clima di affinità, mi sentivo a mio agio e non abbiamo mai parlato della nostra precedente relazione. Quando mi chiese di incontrarlo per un caffè accettai, e passammo 2 bellissime ore parlando del più del meno. Ero tanto felice ma quando dopo 2 gg mi chies di uscire a cena facendomi capire che volentieri avrebbe "proseguito" a casa mia mi tirai indietro, ripensai a quello che avevo sofferto a causa sua...ma non so come non riuscivo a dirgli di no. Credo di essermi innamorata un altra volta: avrei tanta voglia di fare l'amore con lui, ma la paura di soffrire nuovamente mi paralizza. Ieri gli ho detto che preferivo non vederlo dopo averlo tenuto per 3 gg in sospeso tra i sì e i no e lui mi ha accusato di non essere chiara con me stessa ed ha interrotto i contatti con me. Ora io sto soffrendo terribilmente, mi sento stupida perchè non ho accettato una relazione che anche se mi avrebbe fatto soffrire a sua volta mi avrebbe dato dei barlumi di vera felicità, anche se so che lui non lascerebbe casa e famiglia per me, ma d'altra parte so anche che se accettassi non riuscirei a gestire la cosa. Comincio a sentirmi sola e la vita da single che prima tanto amavo comincia a pesarmi. Mi sento tanto insicura e indecisa e questa è una condizione nuova per me e non riesco a prendere una decisione. Certamente anche voi non potrete prendere questa decisione al posto mio ma potete aiutarmi a vedere le cose nella giusto modo. Vi ringrazio anticipatamente.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Comincio a sentirmi sola e la vita da single che prima tanto amavo comincia a pesarmi.>

Credo che sia questo il punto da prendere in considerazione.
Forse questo lungo periodo da single l'ha messa al riparo da eventuali temute sofferenze, ma ora, ricontattata dal suo primo amore, si rende conto che le manca una relazione affettiva e si sente sola.

Forse la ripresa di questa vecchia storia le potrebbe dare come lei dice "barlumi di felicità" , ma sa bene che sarebbe per lei difficile da gestire dato che ormai quest'uomo è impegnato, anche se dice di avere intenzione di separarsi. Ma le intenzioni, quando sincere, non sempre collimano con quello che poi si metterà concretamente in atto.In effetti le storie con uomini sposati si nutrono spesso di illusioni e speranze che si trovano poi a scontrarsi con la realtà contingente, quasi sempre.

La valutazione e la decisione su quanto fare in merito a questo incontro spetta solamente a lei, ma rifletterei se questo sentimento che sembra provare sia autentico oppure quello che i suoi bisogni la spingono a voler credere.

In questi lunghi anni da single com'è andata? Forse si è chiusa del tutto alla possibilità di storie nuove? O cosa?

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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Dr.ssa Rosa Francesca Capozza Psicologo, Psicoterapeuta 47
Gentile utente, le sue sensazioni, anche alla luce della storia di ripetute separazioni del suo amico, l'hanno portata a fare la scelta probabilmente più giusta, sicuramente protettiva, come ha già ben individuato, nei confronti di possibili scenari di nuova ulteriore sofferenza personale. Probabilmente nel senso di solitudine di una vita da single che ora comincia a pesarle, c'è realmente il nocciolo della questione. Questa persona le ha dato attenzioni di cui aveva bisogno, ma dinanzi alle sue fondate titubanze non ha speso altro tempo. Lei sembra cercare una persona con cui costruire un progetto di vita. E' questo tipo di persona che potrebbe renderla felice ed appagata? Questo è importante per lei e per il rispetto che con questa decisione ha mostrato a se stessa.

Dr.ssa Rosa Francesca Capozza
Psicologa-Psicoterapeuta
Specialista in Psicologia della Salute

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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<mi sento stupida perchè non ho accettato una relazione che anche se mi avrebbe fatto soffrire a sua volta mi avrebbe dato dei barlumi di vera felicità>>

Gentile Utente,
ciò che questa vecchia fiamma le ha proposto è una relazione tra di voi? Di che genere?
Pensa che stiate davvero cercando la medesima cosa l'uno dall'altra?
Non potrebbe essere che il suo comprensibile desiderio di avere un uomo accanto che la ami e con cui condividere le sue giornate si sia intrecciato ai ricordi emotivamente significativi dei momenti trascorsi con quest'uomo?
Capisco la sua confusione e, proprio in virtù di questa, le suggerirei, prima di prendere qualunque decisione, di darsi tempo per riflettere e comprendere meglio cosa è disposta a fare e cosa no, cosa è disposta a mettere in gioco della sua vita e del suo (tutto sommato) equilibrio e cosa no.


Cordialità.

Dr.ssa Paola Scalco, Psicoterapia Cognitiva e Sessuologia Clinica
ASTI - Cell. 331 5246947
https://whatsapp.com/channel/0029Va982SIIN9ipi00hwO2i

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dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio tutte per le vostre risposte. In effetti credo di aver visto questa persona per quello che in realtà non è. Ma passi averlo fatto quando ero una ragazzina e non avevo nessuna esperienza di conoscenza degli uomini ne nessuna esperienza sentimentale. Credo di non aver mai smesso di farlo, e anche se finita la relazione iniziale non ci siamo più visti, credo di non aver mai smesso di pensarlo. La sofferenza che credevo superata in realtà è solo accantonata, pronta atornare a galla con niente. La successiva relazione che ho avuto, non mi faceva provare le stesse sensazioni del mio primo amore e l'ho interrotta...poi ho "accuratamente" evitato ogni possibile avance dagli uomini adottando un atteggiamento inavvicinabile,,,mi sono buttata nel mio lavoro in altri interessi che certamente mi appagano ma che mi rendo conto che non bastano...
Credo che l'aspetto che mi faccia più soffrire sia la consapevolezza del fatto che questa persona, che è improvvisamente spuntata dall'oblio, ha rovinato vent'anni della mia vita, forse tutta la mia vita stessa visto che a 43 anni difficilmente riuscirò a formarmi una famiglia e ad avere dei figli che ho sempre tanto desiderato...

MI sento come divisa in due: una parte di me è ben conscia di quanto esposto, e lo scopre solo ora, ma l'altra parte vorrebbe ancora corrergli incontro ed abbracciarlo e fare tutto quello che lui vuole costi quel costi. Ancora piango a volte e non so ancora quale parte di me vincerà...
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
<Ancora piango a volte e non so ancora quale parte di me vincerà...>

Gentile Signora,
è rimasta aggrappata a un ricordo di qualcosa lontano nel tempo...crede che questo signore così come l'ha descritto (con le esperienze matrimoniali connesse) e per come si è comportato con lei possa davvero renderla un po' felice? Non le sembra che già davanti alla sua indecisione si sia mostrato poco disposto ad aspettare?

Pensa che potrebbe concretizzare il suo progetto con questa persona? O potrebbe forse continuare ad impedirsi di aprirsi ad altro?

Non crede che se non si fosse chiusa e resa inavvicinabile avrebbe magari potuto avere una vita sentimentale differente? E che sarebbe ancora in tempo per farlo?


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Dr.ssa Paola Scalco Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 4.3k 101 45
<<ha rovinato vent'anni della mia vita, forse tutta la mia vita stessa>>

Questo però potrebbe essere un alibi e un modo per sollevare da se stessi la responsabilità di ciò che è stato o non è stato.
Pensando questo di lui, gli dà un infinito potere che di per sé non ha di certo, ma che è Lei che gli ha attribuito: è solo un uomo, che per di più a distanza non avrebbe potuto esercitare influenze su di Lei (mentre tra l'altro intesseva e disfaceva relazioni) !
Indaghi invece su se stessa e sui motivi che l'hanno portata a non vivere a pieno la sua vita, indipendentemente da quella prima storia idealizzata (ma da quanto racconta non ideale).
Prenda in considerazione l'opportunità di farsi accompagnare da uno psicologo in un lavoro di riflessione su quali siano i suoi bisogni attuali e su quale possa essere la modalità attiva e responsabile che può mettere in atto per cercare di soddisfarli.

Cari auguri.
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Dr.ssa Paola Dei Psicologo, Psicoterapeuta 305 27 9
Gentile Signora
Le colleghe le hanno fornito un valido sostegno alla comprensione del suo problema aiutandola anche a porsi delle domande.
C'e ' in lei pero' un conflitto fra due parti che richiede di essere dipanato.
Dirle: Segua la via del cuore, non sarebbe giusto, ne' corretto, d'altronde neppure fare ragionamenti freddi la convincerebbe. Purtroppo accade spesso che nel tentativo di dominare gli eventi non si sia mai liberi dalla paura che cio' che ci piace non vada esattamente come vorremmo o dal dubbio che una eventuale decisione vada o no a nostro vantaggio e sia quella giusta. Non dimentichi pero' che al primo posto va sempre il rispetto di sé, qualunque sia la decisione.
Credo che nella sua situazione la cosa migliore sia prendere tempo, dedicarsi a se stessa, fare cose creative che la facciano stare bene e cercare un sostegno psicologico nella sua citta' o altrove. Non ha bisogno di una psicoterapia ma solo di un sostegno temporaneo che l'aiutera' di certo a comprendere cosa vuole veramente assumendosene la piena responsabilita' senza timore ed a comprendere anche quali sono i suoi desideri per la vita e quali le sue aspettative. Poche sedute, qualche colloquio.
La psicologia ha piu' domande che risposte, come le hanno dimostrato le colleghe sopra e la risposta non puo' essere che sua. Vedra' che la trovera' con un piccolo, piccolissimo aiuto.
Cordialita'

Paola Dei: Psicologo Psicoterapeuta
Didatta Associato FISIG Perfezionata in criminologia
Docente in Psicologia dell’Arte (IGKGH-DGKGTH-CH)