Superare fine relazione e paura del futuro

ho 24 anni, ho finito l'università e sto facendo al momento un tirocinio all'estero in una società nel campo in cui ho sempre desiderato entrare. Un paio d'anni fa, durante il periodo erasmus, ho incontrato una ragazza ed è nata una storia d'amore. quasi 4 anni di relazione a distanza, io in italia lei in questo paese. durante tutto questo tempo andava quasi sempre tutto bene, i problemi maggiori erano la mia incapacità a comunicare sempre i miei sentimenti (tendo a nasconderli e in passato ho sofferto di depressione, sono stato già da psicologi prima dei 20anni). Ora, che ho appena trovato il tirocinio nell'ambiente che (in teoria) mi piace, lei mi ha lasciato, perchè "non è felice da un anno e tentavo di nasconderlo". Ora non so cosa pensare, mi sento davvero male perchè pensavo di andare nel suo paese e stare con lei tra qualche mese...e anche lei era d'accordo! E nel giro di 2-3-4 giorni, da una chiamata tutto ok su skype, siamo passati a questo. Il punto è che io mi sento davvero male quando sono da solo, il fatto di non essere "amato" mi fa sentire male... e nonostante questa mia paura della solitudine, allo stesso tempo sono sempre solo (non ho amici in italia e nemmeno qua all'estero)!!!
Non so cosa fare, mi sto chiedendo se essere andato all'estero sia servito a qualcosa, se riuscirò mai a vivere senza questa paura... Come potrò superare il brutto giorno in cui i miei genitori verranno a mancare, se reagisco così ad una situazione meno distruttiva quale la fine di una relazione? Ho davvero paura di essere troppo debole e di non riuscire ad affrontare il futuro, non voglio lavorare lontano da casa se sono solo, ma anche stare a casa a non fare nulla è deleterio... come posso farmi forza e resistere, non mollare il tirocinio o fare robe strane? Se nessuno è interessato a me, nemmeno come amicizie, che vita mi si prospetta in futuro? Alla fine voglio stare da solo (non mi piace andare in discoteca o fare tutte le robe classiche di gruppo), però bramo la vita di coppia normale e odio l'idea di essere solo per tutta la mia vita... io, onestamente, non capisco questa incoerenza... che mi sta distruggendo, ora che sono anche single in un paese straniero...
un vostro parere potrebbe aiutarmi, scusate per il lunghissimo sfogo
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Ora non so cosa pensare
>>>

Deve pensare che non solo è poco abituato a comunicare le sue emozioni, lo è anche nel leggere quelle degli altri. Altrimenti, forse, si sarebbe accorto per tempo che stava in una relazione che lei viveva come importantissima, mentre per l'altra era forse poco più che un esperimento giovanile.

Perciò mi pare sarebbe il caso di riprendere i colloqui con uno psicologo, questa volta con un obiettivo preciso: migliorare le sue capacità relazionali.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
Lei ha ragione, devo davvero lavorare su questo aspetto della mia vita. Però devo aggiungere che questa ragazza era comunque del mio stesso pare sull'andare a vivere insieme, non era una semplice amore adolescenziale, ne sono ragionevolmente certo.
Evidentemente le mie mancanze su questi aspetti da Lei citati hanno davvero abbassato il livello di sopportazione a tal punto da farla sfinire e decidere di intraprendere un'altra via... In fondo non posso biasimarla per questa scelta. Ora il futuro mi fa davvero molta paura, spero di resistere in questi mesi all'estero o di trovare un minimo di serenità con me stesso, cosa che si è rivelata davvero difficile fin da quando ero alle superiori...
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> Evidentemente le mie mancanze su questi aspetti da Lei citati hanno davvero abbassato il livello di sopportazione a tal punto da farla sfinire e decidere di intraprendere un'altra via
>>>

È certamente possibile. Un minimo di capacità relazionale è richiesto per portare avanti una relazione, è tautologico dirlo.

Non deve cadere nell'errore di credere stoicamente di dover sopportare tutto da solo. Se ha da concludere alcuni mesi di permanenza all'estero, li concluda e poi, appena tornato, si interessi per un aiuto psicologico.