Un dubbio non mi da pace.. aiuto per ritrovare serenità

buonasera a tutti voi. vi scrivo per chiedervi di aiutarmi ad annidare un dubbio che recentemente mi assilla. sono fidanzato da 6 anni e dall eta di 20. stiamo molto bene insieme e abbiamo un rapporto bellissimo. qualche anno fa ( avevo 22 anni e dura fino a 23 e mezzo) forse data la poca maturità la negligenza la poca consapevolezza dei fatti mi sono fatto abbindolare da alcuni amici. da tempo mi dicevano che andare a prostitute è lecito anche se si è fidanzati perchè non è assolutamente paragonabile a un tradimento. io ho un codice morale molto rigido e non ho mai tradito la mia ragazza ma mi convinsero che potevo stare tranquillo.. che erano solo esperienze.. e che era anche importate farle. e successo per tre volte.. tra l'altro ripeto forse per la giovane età mi convinserò che tradire fosse solo il rapporto completo.. che un rapporto orale si potesse fare.. anche anale.. con le prostitute ho avuto rapporti del genere e non rapporti completi.. ora pero ho il dubbio di averla tradità.. quindi vi chiedo.. se nelle mie azioni di assolutà immaturità inconsapevolezza e nemmeno una totale conoscenza dei fatti .. cosa devo dire a me stesso? posso dire ho fatto un errore ma dire che l'ho tradità forse è esagerato? ho sempre vissuto nella convinzione di aver fatto qualche errore di gioventù.. ma definirli tradimenti mi sembra un po eccessivo! ho avuto modo di parlare con uno psicoterapeuta on line il quale mi ha detto che la parola tradimento è soggettiva per ognuno ha un significato diverso e che nel comportarmi in quel modo sicuramente non volevo tradire e quindi potevo stare tranquillo.. voi cosa dite?
[#1]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
>>> ma definirli tradimenti mi sembra un po eccessivo!
>>>

Dice questo forse perché ha, per sua stessa ammissione, un codice morale molto rigido.

In realtà è ovvio che si è trattato di un tradimento, il punto è capire non tanto cosa significa, ma che ricadute questo potrebbe avere sul vostro rapporto.

Ad esempio, a volte le persone nella sua situazione, con l'idea di riparare il torto fatto, confessano tutto all'altra (o all'altro). Credono che scaricandosi la coscienza e buttando tutto addosso all'altro ("perdonami per quello che ho fatto") il problema si risolva. E invece magari peggiorano le cose.

Credo che debba considerare l'idea di convivere con questo episodio, con questo tradimento che si è concesso, e trovare il modo di perdonare se stesso.
[#2]
dopo
Attivo dal 2013 al 2013
Ex utente
buonasera dottore e grazie per la risposta

effettivamente l'azione si chiama tradimento.. quello che volevo intendere io.. posso perdonare me stesso contestualizzando l'accaduto ? ovvero.. posso dire a me stesso " accidenti hai fatto un errore e il suo nome è tradimento, ma di sicuro non è stato voluto e tanto meno eri consapevole delle tue azioni". posso dirmi una cosa del genere? ho paura di sembrare superficiale nel dirlo. ma le posso garantire che mi sono molto pentito. ho preso una scelta. non diro nulla alla mia compagnia.. non la voglio deludere e far soffrire.. di certo non capirebbe.. ma non le voglio fare del male con una cosa del genere..
[#3]
Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Sì, può farlo. Può dire a se stesso: "Ok, ho sbagliato, come può succedere a un essere umano di sbagliare". E cogliere l'occasione per imparare a coomportarsi in modo diverso e più oculato la prossima volta.

Per il resto, la sofferenza che dice di star provando sarà il prezzo che avrà pagato per "espiare" la sua colpa, e ciò potrebbe anche chiudere la partita.