La cura era piu sostanziosa che adesso ho alcuni giorni

Salve. Ho 43 anni, assodato che sono un soggetto ansioso "già in cura tanto tempo fa per attacchi di panico e ancora adesso per disturbi di ansia", sono molto emotivo e attraverso la psicoterapia ho individuato quali sono i problemi che scatenano i miei malesseri ma ancora mancano dei piccoli tasselli per avere il quadro completo della situazione. Veniamo al punto: Perche nonostante sono cosciente di quali sono le cause che scatenano l'ansia e quindi nei momenti che avvengono "normalmente sciocchezze di poco conto" non riesco a trattenere i disaggi causati dall'ansia; perche quando faccio attività fisica "corsa" al momento che vado sotto sforzo si innesca il fattore ansioso quasi da ricondurmi al panico, l'attività fisica non dovrebbe aiutare a scaricare le tensioni? Al momento prendo una pastiglia di fluoxitina la mattina e mezza compressa di xanax da o,25 la sera, ho smesso il 30 giugno di prendere o,25 di solian la mattina. Inoltre, perchè indipendentemente da quanti farmaci prendo, cioè sia prima quando la cura era piu sostanziosa che adesso ho alcuni giorni di benessere e poi qualche giorno 1 o 2 di completo disaggio tipo: tremori, stanchezza, bruciori di stomaco, rigidità del collo, leggero annebiamento della vista con conseguente sensazioni di giramenti di testa. Premetto che non sono invalidanti, continuo la mia attività lavorativa, sono solo fastidiosi. In ultimo, i miei problemi sono: variazioni anche minime di quello che e lo schema che io mi imposto nel tempo, percepisco il disaggio anche se lo ritengo immotivato. Esistono farmaci contro la somatizzazione, visto che io somatizzo e scarico tutto nel corpo? grazie per l aiuto che vorrete darmi
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
È probabile che l'intensa attività fisica le scateni l'ansia perché i correlati fisiologici sono gli stessi. In altre parole, quando si corre il cuore accelera e la respirazione diviene più intensa. Ma questo è anche ciò che avviene quando si ha un attacco d'ansia. Quindi il suo cervello rileva correttamente la maggiore attivazione del suo fisico, ma la interpreta come ansia invece che come dovuta all'esercizio fisico.

Quest'errore d'interpretazione può però essere sfruttato in ambito psicoterapeutico, per attuare una desensibilizzazione progressiva agli stimoli ansiogeni. Per i problemi d'ansia e panico questo è spesso più efficace che andare a cercarne le cause.

Per quanto riguarda i farmaci, in area Psicologia non è attualmente possibile fornire risposte di questo tipo. Se vuole può inserire nuovamente la sua richiesta in area Psichiatria.

Cordiali saluti

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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dopo
Attivo dal 2008 al 2022
Ex utente
grazie dr SANTONOCITO.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2022
Ex utente
Ho riprovato a fare attività fisica, nulla è cambiato, possibile che nonostante sia consapevole della situazione questi disagi continuano? Ho molta forza di volontà, non mi tiro indietro, a volte passo attraverso quei luoghi dove avverto dei disturbi dovuti a quello che si chiama "evitamento fobico", lo faccio di proposito per non lasciarmi sopraffare. Non ho problemi se non quelli di un comune mortale, la mia vita è ok. Le motivazioni che a suo tempo scatenarono il tutto adesso non esistono piu. Purtroppo non riesco a controllare la mia ansia in quanto, questa, sicuramente ha trovato una via privilegiata e by-passa la mia volontà. Non riesco a capire dove si trova questa falla per poterla tamponare. La mia forza di volontà, il mio tenere duro, il mio impegno e tutto ciò che faccio per non lasciarmi sopraffare viene annullato da qualche corsia preferenziale che la mia ansia ha trovato e che scarica nel corpo dandomi tanti disaggi di natura fisica. Attraverso il mio psichiatra, che al momento è in ferie, stiamo cercando di trovare il punto dove si trova questa falla. Intanto cercherò di tamponare con qualche farmaco anti psicosomatico "voglio tornare a mangiarmi il mondo come facevo prima" intanto se lei Dr SANTONOCITO può spiegarmi il significato di "sensibilizzazione progressiva" e se può darmi qualche ulteriore consiglio. Ringrazio anticipatamente
saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Gentile utente
Come le ho già detto, la consapevolezza non può aiutarla a stare meglio, almeno non più di quanto sapere di avere l'influenza l'aiuta a guarire dall'influenza.

I disturbi come il suo possono essere trattati con i farmaci, con la psicoterapia oppure con entrambe le cose. Nel caso in cui il suo disturbo venga riconosciuto eleggibile per una cura tramite psicoterapia, è necessario mettere in atto determinate manovre che lo psicoterapeuta prescrive. Ma ciò non può in ogni caso essere fatto in questa sede, sia per motivi deontologici che per le direttive che regolano il servizio offerto da questo sito.

Se con il suo psichiatra state facendo un percorso di questo tipo, non posso che invitarla ad attendere che ritorni, per continuare.

Cordiali saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2022
Ex utente
gentilissimo dr SANTONOCITO. saluti
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