Crisi di coppia o inevitabile rottura?

Buongiorno. Sono una ragazza di 18 anni, fidanzata da un anno e mezzo con un ragazzo di 19 anni. È sempre stato molto particolare e strano come ragazzo, forse sintomo della sua straordinaria intelligenza. Comunque sempre molto riflessivo, responsabile e maturo. Prima che ci mettessimo insieme, lui era stato 2 anni con un'altra ragazza, che gli aveva lasciato un'esperienza fin troppo amara, un odio nei suoi confronti e una vuotezza interiore. Dopo un mese ci siamo incontrati, e dopo molta pazienza, si è lasciato andare dando inizio alla nostra bellissima relazione, fatta si di incomprensioni e litigi, ma che non avevano mai minato quel sentimento che entrambi reputavamo bellissimo e forte. Così è stato fino a due giorni fa, quando è tornato dalla gita di quinta liceo (6 giorni via). Da quando è tornato è molto strano, mi ha confidato di non sentirsi a suo agio a casa, di voler cambiare la sua vita, di avere una confusione in testa terribile e di mettere in dubbio anche i sentimenti che prova per me. Ora voglio soffermarmi su quest'ultimo punto: la nostra relazione è basata sulla quotidianità e sull'aiuto reciproco. Ci capiamo, siamo simili, entrambi abbiamo sofferto molto per situazioni familiari instabili e difficili. La nostra relazione e come un nido sicuro dalle difficoltà e le noie della vita. Ora però, dice che in assenza di me, quel dolore, quell'amarezza che ha sempre provato, soprattutto prima di mettersi con me, torna fuori e che con me lo soffoca. È dunque confuso, non sa se è giusto mascherarlo stando con me oppure stare da solo e affrontarlo. Dice di sentirsi vuoto, che senza di me non è niente e che non può più darmi nulla perchè è vuoto. Mi sono spaventata e ho voluto supporre che ci fosse anche di mezzo la paura per la maturità ormai vicina e l'ansia di dover affrontare le responsabilità e le aspettative alte che suo padre ha riposto in lui (una presenza che l'ha sempre fatto soffrire, da quando era piccolo). Dice che è confuso, che non vede il presente, che non sa cosa fare. E io? Cosa devo fare? Domani lui andrà ad un colloquio con una psicologa, ma io è due giorni che non mangio e che piango insieme a lui. Che cosa devo fare? Arrendermi ad un capolinea improvviso della nostra storia bellissima o aspettare e sperare in una risoluzione di questa crisi?
Grazie in anticipo.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Cara Ragazza,

non conoscendo di persona la situazione non possiamo darti un parere fondato, ma suppongo che le tue ipotesi circa le difficoltà che lui sta incontrando nel prepararsi ad affrontare la Maturità possano essere corrette e collegate alla crisi che sta vivendo.

Il passaggio dalla scuola superiore all'università o al lavoro è raramente indolore perché richiede di compiere scelte importanti e di focalizzare degli obiettivi per il futuro che durante il liceo non era necessario individuare: è perciò possibile che il tuo ragazzo si senta "vuoto" perché terminare un ciclo di studi lo sta lasciando svuotato e non riesce ad immaginare quale possa essere la sua strada. In questo senso è anche possibile che il vostra rapporto risenta della sua crisi, ma che, una vota passata la crisi, le cose ritorneranno ad andare bene fra di voi.

Perché non suggerisci anche a lui di andare a parlare con uno psicologo di come si sta sentendo?

Dr.ssa Flavia Massaro, psicologa a Milano e Mariano C.se
www.serviziodipsicologia.it

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Utente
Utente
Infatti, l'ho pure scritto: domani andrà al suo primo colloquio con una psicologa. Devo ammettere però che ho un po' paura che questa professionista gli faccia capire che la sua sofferenza è data dalla fine del nostro rapporto, semplicemente. Quello che infondo è ciò che più temo...
Ma non riesco a capire come possa essere cambiato tutto nel giro di pochi giorni.
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Utente
Utente
Anche perché mi sembra strano che sia così spaesato: lui ha già deciso che facoltà e a che università iscriversi, si sta già preparando e sembrava entusiasta. Non capisco. Grazie mille ancora.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
E' vero, avevo letto male e avevo capito che tu stavi per andare da una psicologa.

Questa è la sola strada per aiutarlo a capire cosa gli sta succedendo e non penso che la causa possa essere il vostro rapporto: come dicevo, deve prendere importanti decisioni per il suo futuro e questo implica un lavorio psicologico significativo sotto diversi punti di vista.
Considera che nel passaggio fra superiori e università/lavoro la maggior parte degli studenti va più o meno in crisi, quindi direi che la sua confusione è giustificata e che la presenza di un padre che ha alte aspettative e gli ha sempre provocato sofferenza complica il quadro.

Il fatto che abbia già scelto il corso di laurea non significa che tutto sia sistemato, bisognerebbe prima di tutto capire se è davvero una scelta convinta o "pilotata" dalla famiglia sotto forma di pressioni esplicite o anche implicite.

Il cambiamento repentino che stai osservando è comprensibile e può indicare che è arrivato ad un livello di ansia non più gestibile.

E' quindi sicuramente plausibile che la confusione gli appaia generalizzata e che si ritrovi a pensare che non sa cosa vuole per la propria vita sotto tutti gli aspetti, ma parlarne con la psicologa gli servirà a capire dove sta davvero il problema.

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Utente
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Perfetto. Sono molto contenta che le mie ipotesi combacino con quelle di un professionista.
Devo dunque aspettare e stargli un po' lontana , oppure cercare di aiutarlo e continuando a parlarrne fargli capire che io ci sono sempre, anche se mi sembra sia incline a voler rimanere un po' solo?
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Penso che tu possa trovare un via di mezzo frenando il desiderio di "stargli addosso" ma contemporaneamente non allontanandoti del tutto.
E' importante rispettare il suo desiderio di distanza e comunicargli che ci sarai quando vorrà parlare con te e condividere magari le impressioni che ricaverà dall'appuntamento con la psicologa.
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Utente
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Va bene, grazie. Ci terrei anche a riportare dei fatti che ho tralasciato: il giorno dopo alla sera in cui è tornato dalla gita, c'è stato il nostro primo impatto con questa crisi: tra lacrime e pianti, mi ha confessato che io sono la cosa più bella ed importante che ha, che si sentiva malissimo a farmi soffrire ma che lui vuole la mia felicità a prescindere, è tutto ciò che vuole, ma non sa più se mi ama o è grande affetto. Classico copione da scena tragica per mascherare il senso di colpa, oppure parole sincere e dettate appunto dalla confusione? Io ora so che lei non ha la sfera magica, ma confido negli strumenti professionali che voi avete e che sicuramente possono delineare meglio la situazione,
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Non è possibile darti una risposta non sentendo anche lui e direi che non si può nemmeno escludere che stia iniziando a soffrire di un disturbo depressivo, cosa che appurerà la mia collega.

Di sicuro le cose si chiariranno quando affronterà il problema del proprio futuro e del rapporto con il padre, eliminando quelle fonti di sofferenza e confusione che gli fanno mettere in discussione anche tutto il resto.
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La ringrazio ancora molto e ne approfitto per esprimere il mio stupore per l'efficenza e la prontezza di questo servizio: era la mia prima domanda! Oggi andrò anche io dalla mia psicologa di fiducia, ci credo molto.
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Se vuoi aggiornami sulle novità.

Un caro saluto,
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Utente
Più che altro non so come controllare la mia reazione: sono soffocata dalla paura di perderlo, non dormo e un nodo allo stomaco mi impedisce di mangiare e mi fa piangere. Mi sembra che il mondo mi sia crollato addosso.. Ho paura di cadere in depressione..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sicuramente la situazione per te non è semplice, ma purtroppo non puoi fare altro che attendere gli sviluppi comunicando al ragazzo disponibilità ad esserci quando lui vorrà.
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La situazione è precipitata. Ieri abbiamo parlato e tra una lacrima e l'altra mi ha detto che non prova più quel legame che sentiva prima, non prova più l'amore che lo spinge a vedermi nel suo futuro. Durante la gita ha come provato la sensazione di stare da solo e di non essere vincolato da nessuno che dipende da lui nelle sue scelte riguardanti la sua vita e il suo futuro, e dice che è questa la strada che deve rincorrere per la sua felicità. Dice però che non vuole cancellarmi, che sono la cosa più importante che ha e che vuole che proviamo a mantenere i contatti e che vuole vedermi felice. Altro che felice,sono distrutta. Non riesco a crederci che in così pochi giorni un rapporto bellissimo come il nostro sia precipitato così. Non voglio crederci e mi sembra strano.
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Utente
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Per favore aiutatemi.. Sto così male.. Ci siamo presi un periodo di distacco in cui io dovrò accettare la cosa e lui riflettere sui suoi sentimenti, capendo se certe cose ci sono ancora solo per abitudine o no.. Però intanto dice di non amarmi.. Sto troppo male e non so cosa pensare..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Sei stata dalla psicologa come ci avevi detto?
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Si, e sono determinata a lavorare su me stessa e a stare bene. E non sta andando così male, anzi. Però continuo a pensarlo e per ora non ci sentiamo..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
La mia collega cosa dice della situazione?
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Si è limitata ad ascoltare, a formulare delle ipotesi dicendo che ovviamente non possiamo entrare nella sua testa e siamo d'accordo di lavorare su me stessa, sul farmi trovare una sorta di indipendenza e felicità interiore che io in fondo non ho mai trovato..
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Dr.ssa Flavia Massaro Psicologo 12.5k 233 114
Le esperienze negative e dolorose fanno parte della vita e in quei momenti il desiderio sarebbe quello di avere una bacchetta magica che sistemasse tutto, ma in certi casi si può solo elaborare la perdita subita fino ad accettarla.

L'importante ora è che tu sia seguita in questo percorso di elaborazione e abbia la prospettiva di lavorare su di te per sistemare quello che puoi migliorare.

Ti faccio tanti auguri per tutto,