La paura che possa stare nuovamente male

Salve,
Ho trentanni e per 15 anni sono stata assieme ad un mio coetaneo. L' ultimo anno non è andato al massimo perchè, inseguito ad un suo tradimento, da me perdonato, sono diventata insicura, costantemente alla ricerca di conferme da parte sua, cadendo inevitabilmente nel pressarlo e soffocarlo, cosi due mesi fa lui mi ha lasciato dicendo che era ancora innamorato di me, ma non ce la faceva più stava male in questa situazione. Non ci siamo piu visti nè sentiti per 3 settimane poi, per delle cose comuni rimaste in sospeso ci siamo risentiti e dopo una settimana ci siamo rivisti. Abbiamo preso un caffè che poi si è trasformato in una cena e a fine serata abbiamo preso l' argomento "noi". Io gli ho detto che avevo capito i miei errori e lui mi ha detto che in quelle settimane gli sono mancata che il suo sentimento non è cambiato e che tornerebbe con me immediatamente, ma la paura che possa stare nuovamente male e che si possa ritrovare nella condizione di lasciarmi lo frena, perchè non vuol "giocare con me". Cosi abbiamo parlato di rivederci in "leggerezza" precisando lui che comunque da me non vuole un rapporto di semplice amicizia. Cosi da quel giorno abbiamo ripreso a sentirci, più o meno tutti i giorni anche attraverso qualche messaggio, e a vederci circa una volta a settimana. Lunedi mentre eravamo assieme per la prima volta mi ha abbracciata e poi baciata, sabato mi ha detto di andarci piano che chi corre rischia di inciampare e farsi male. Io vorrei invece che, considerando che è un mese che va avanti cosi, provassimo finalmente a stare insieme. I miei amici dicono che dovrei o allontanarmi nuovamente oppure metterlo alle strette, considerando che si tratta del classico "eterno indeciso". Io onestamente non so come e se sbloccare la situazione o avere pazienza ed aspettare, continuando cosi?
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Dr. Sergio Sposato Psicologo 147 6 14
Gentile signora,

Risulta difficile fornirle una risposta basandosi sui pochi elementi da lei riportati. Lei ha subito un tradimento ed è normale che ciò possa averla resa insicura in merito alla fedeltà del partner. È pur vero però che se lei decide di perdonarlo tale insicurezza non deve trasformarsi in atteggiamenti ipercontrollanti perché alla lunga, come ha avuto modo di appurare, portano all'allontanamento del partner. Per quanto riguarda la scelta da fare, considerati i pochi elementi disponibili, l'unico consiglio che mi sento di darle è di parlare col suo partner, di comunicargli il suo stato d'animo e la sua intenzione di riprendere al più presto una relazione stabile, senza però "metterlo alle strette" come le è stato suggerito perché rischierebbe di perderlo definitivamente. Eventualmente può proporgli un percorso terapeutico di coppia che potrebbe aiutarla a essere meno controllante e a superare il tradimento, mentre il suo partner potrebbe beneficiarne in termini di maggiore decisionalità.

Cordialità

Dr. Sergio Sposato MSc, CPsychol, AFBPsS
Practitioner Clinical and Counselling Psychologist
EuroPsy Certificate (Clinical and Health Psychologist

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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
il perdono di un tradimento è cosa complicata. Non da tutti. Sicuramente comporterebbe il mettere da parte i timori che possa ricapitare. Facile a dirsi, difficile a farsi. Ma piu' che il tradimento, che pure è un termometro dell'integrità di un rapporto, a me da quello che racconta, sembra che della vostra relazione abbiate da chiarire un pò di cose che ridisegnino i confini, dell'uno, dell'altro e del vostro rapporto a due rispetto al mondo.
"la paura che possa stare nuovamente male e che si possa ritrovare nella condizione di lasciarmi lo frena, perchè non vuol "giocare con me".
Ne parla come se lei fosse in una posizione di speranzoso attendismo di una sacrosanta decisione da parte del suo ragazzo. Semplicemente lei appare poco. In tutta la richiesta ha parlato solo di cosa lui sentiva, diceva, faceva, aveva timore ecc ecc. Ha parlato di cosa pensano i suoi amici...e lei?i suoi sentimenti, le sue aspirazioni, le sue motivazioni?
Vede, 15 anni di vita sono tanti e se la crescita del rapporto si è modulata sempre su questo disequilibrio dove tutto ciò che pensa, vuole e fa il suo ragazzo sembra essere sacrosanto e quello che invece pensa, vuole o fa lei passa in secondo piano è naturale che ora per lei è difficile anche accorgersi di tale disequilibrio.
Se il suo ragazzo lo accetta vi consiglierei una terapia di coppia.
Se non accetta la segua lo stesso anche da sola.
La saluto

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Gentile Utente,
il perdono di per sé non può bastare dopo un tradimento, occorre ricostruire la fiducia nell'altro e nel rapporto, altrimenti si rischia di inquinare il rapporto con atteggiamenti come quelli da lei messi in atto che hanno determinato l'allontanamento del partner
Un rapporto già di per sé in crisi precedentemente al tradimento, occorre esplicitare bene e chiarire i motivi che lo hanno determinato, la questione non può essere liquidata in due parole, come mi è sembrato di capire da un suo precedente consulto.

Credo ci sia molto da chiarire tra voi su quanto avvenuto nella vostra coppia, affinché lei possa recuperare la necessaria fiducia per poter ricostruire questa relazione.Il suo fidanzato sembrerebbe forse temere un reiterarsi di esasperanti controlli. Come dire, sta attento nel procedere.

Dovreste anche confrontarvi sui reciproci bisogni personali e di coppia, sentimenti, motivazioni, aspettative, continuare in questo modo potrebbe non aiutare a ripartire su buone basi.

Restiamo in ascolto

Dr.ssa Laura Rinella
Psicologa Psicoterapeuta
www.psicologiabenessereonline.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile dott Rinella,
Il problema è che lui non vuol parlare del passato. Al momento la stiamo gestendo con la stessa "leggerezza" di due persone che si stanno conoscendo adesso. Rispetto all' inizio lui si sta lentamente sbottonando.. Io non so se il fatto che sia passato un mese ed ancora siamo in questa fase sia fisiologico o meno.
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Dr.ssa Laura Rinella Psicologo, Psicoterapeuta 6.3k 119 9
Se non avete sviscerato e risolto le questioni a monte delle vostre crisi potrebbe essere più complicato ricostruire.

La leggerezza può andare bene, ma le questioni irrisolte in genere tendono a ripresentarsi, a volte peggio di prima.

Oltretutto sembra non stiate andando alla stessa velocità, lei pende da una decisione del suo lui, si attribuisce colpe, ma in una coppia il tango si balla in due.

Ci rifletta se magari un aiuto specialistico possa essere utile.

Cordialità