Paura delle malattie

Buonasera,
vi scrivo per chiedervi un aiuto che mi permetta di affrontare un problema che mi affligge ormai da un po' di tempo. Ho paura di ammalarmi o che si ammali uno dei miei cari.
La mia paura non si manifesta nella ricerca di sintomi che avvalorino la mia tesi di essere malata o di stare per ammalarmi anzi e' proprio il contrario. Io ho il terrore di scoprire di essere ammalata e al tempo stesso penso di esserlo ma non vado da nessun medico per paura di scoprirlo...
La stessa paura mi affligge per le persone che amo. Mi sveglio di notte e comincio a piangere perchè penso a quando mia madre morirà e che il mio compagno si ammalerà perchè tutta la famiglia della madre (compresa la madre) e' stata colpita da tumori.
Inutile dire che vivo ormai in uno stato di grande malessere.
Vorrei avvalermi dell'aiuto di un esperto ma economicamente non ho grandi possibilità e vorrei comunque essere sicura di intraprendere un percorso corretto.
Il consiglio che chiedo e' principalmente di questo tipo, vorrei sapere come muovermi per chiedere aiuto.
Grazie
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile Signora,

< Ho paura di ammalarmi o che si ammali uno dei miei cari.

La mia paura non si manifesta nella ricerca di sintomi che avvalorino la mia tesi di essere malata o di stare per ammalarmi anzi e' proprio il contrario.

Io ho il terrore di scoprire di essere ammalata e al tempo stesso penso di esserlo ma non vado da nessun medico per paura di scoprirlo...>


Quello che ci racconta deve essere meritevole di attenzione, poiché probabilmente può riguardare un pensiero fisso ed intrusivo, che può caratterizzare il suo quotidiano, rendendolo disfunzionale in relazione a questa perenne preoccupazione.

Il fatto che, la sua famiglia sia stata colpita da esperienze di tumore, può averle alimentato questa importante preoccupazione...


Può rivolgersi, ad es., al Centro di Salute Mentale della sua città, qui può trovare in sinergia una équipe di medico-Psichiatra/Psicoterapeuta, che la potrà accogliere sia dal punto di vista farmacologico, in valutazione, che psicologico.

Il Consultorio della sua città, invece, può essere una seconda alternativa.


Un caro saluto.
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Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia Psicologo, Psicoterapeuta 739 20 3
Alle oreziosi indicazioni della Collega, voglio aggiungere che, probabilmente, le sue preoccupazioni, che stanno prendendo una connotazione direi ossessiva e che rendono il periodo che sta attraversando molto faticoso e dalle tonalita' depressive, forse stanno anche distogliendo la sua attenzione da altre problematiche che non si sente di affrontare. Per questo motivo, le chiedo come sta vivendo i suoi rapporti significativi in questo momento e se si sente insoddisfatta in altre aree della sua vita. Un esperto la aiuterebbe molto a fare chiarezza dentro di lei.
Un caro saluto.

Dr.ssa Elisabetta Scolamacchia
Psicologa. Psicoterapeuta. Analista Transazionale

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Concordo con le Colleghe , si faccia aiutare , perchè penso che oltre al pensiero per il passato di malattie di famiglia ci sia altro, se ci sia appunto come dice la Collega Scolamacchia una certa ambivalenza.. o insoddisfazione in altri aspetti della sua vita..Coraggio guardiamo, può stare molto meglio di così..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

[#4]
dopo
Utente
Utente
Innanzitutto desidero ringraziarVi per le risposte.
Ci sono sicuramente degli aspetti della mia vita che non mi soddisfano oltre a cose del mio passato che forse non ho affrontato nel modo giusto per superarle.
Io in realtà collego l'inizio di questo problema al natale scorso quando mia sorella scopri' di avere un neo maligno, che poi ha tolto senza nessuna conseguenza, ed io ho sentito improvvisamente un'enorme vulnerabilità, ho sentito che improvvisamente una tegola del genere si puo' abbattere sulla tua vita. Non che non lo sapessi ma quando ti tocca cosi' da vicino....
Puo' darsi pero' che tutto questo abbia solo scoperto altri nervi indebolendo le difese.
A gennaio dovro' trovare il coraggio di parlare di questa cosa con il mio medico (credo ci voglia una prescrizione per il centro di igiene mentale o consultorio, corretto?)

Grazie davvero
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Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile Signora,

sicuramente la notizia di un evento drammatico tende ad enfatizzare le nostre preoccupazioni, ma soprattutto a "slatentizzare" dei nostri non risolti.

L'evento della sorella le ha fatto, probabilmente, vivere l'ansia del "lutto della progettazione", nel senso che, all'improvviso, tutto il significato dato alla vita si modifica!

Timori, dubbi e paura albergano, così, amabilmente in noi!


Per il Consultorio non credo occorra la richiesta del medico e per il CSM penso di si...


Un augurio, di cuore.
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Dr.ssa Valentina Nappo Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 90 22
Gentile utente,

come ha già intuito, il suo malessere deve poter essere ascoltato, accolto, ridefinito da uno specialista e, se non può farlo privatamente, può sempre rivolgersi alla sua ASL di appartenenza.

I significati nascosti dietro la paura di avere malattie sono molteplici e solo appropriandosene potrà riscoprire la sua voglia di vivere, senza preoccupazioni e con leggerezza.

Un caro saluto

Dr.ssa Valentina Nappo - Terapia individuale, di coppia e familiare a Napoli