Consulto psicologico online

Vorrei sapere se tra i professori che partecipano a questo servizio online sono presenti psicologi e/o psichiatri disponibili ad un consulto preventivo via e-mail, anche a pagamento. Preferibilmente nella mia zona di residenza (quella specificata nel campo "Storia clinica" del mio profilo).

So che un consulto on-line non sostituisce una visita vera e propria. Tuttavia, considerate la mia condizione psicologica e la mia situazione familiare, preferirei stabilire un primo contatto via e-mail, se non altro per avere un quadro generale del mio disturbo prima di decidere come proseguire.

La condizione psicologica a cui mi riferivo è tale da rendermi difficile un qualsiasi rapporto con altri individui, come ad esempio il dover affrontare un semplice viaggio in autobus per raggiungere lo studio dello psicologo, o il dover aspettare in sala d'attesa in presenza di altre persone e non ultimo il dover esporre i miei sintomi allo specialista (mentre non avrei problemi a scriverli, ma qualcosa mi dice che questa caratteristica è tutt'altro che rara tra i pazienti di uno psicologo). La mia situazione familiare è quella di una madre in gamba ed intelligente, che tuttavia è già costretta ad affrontate i disturbi d'ansia e correlati di mia sorella di età simile alla mia, e alla quale vorrei quindi evitare altri dispiaceri e preoccupazioni almeno sinché non avrò una visione più chiara del da farsi. Lo stesso vale più o meno per mio padre.

Aggiungo che, avendo una sorella che ha cambiato diversi medici nell'arco della sua malattia, so quanto possa essere difficile trovare lo psicologo "giusto" e che le capacità professionali, a suo dire sempre presenti, siano solo parte di ciò che è necessario perché uno specialista si riveli adatto al paziente, soprattutto in una disciplina dove la sintonia tra le due parti gioca un ruolo così importante nel trattamento stesso della malattia.
Ad esempio lei è stata in cura da uno specialista che è stato in grado di guarire casi disperati e tutt'ora a distanza di anni le capita di menzionarlo per le sue grandi capacità dalle quali è rimasta positivamente colpita. Tuttavia per le sue esigenze lei ha finito per trovarsi meglio con un altro medico con il quale è stata capace di creare maggiore feeling.
In altre parole mi sembra di capire che la difficoltà nella scelta di uno psicologo non implichi una scarsa capacità tra quelli disponibili, tutt'altro, in linea di massima il livello di preparazione tecnica è così alto che la scelta va valutata su altri aspetti, che sono del tutto soggettivi.
Penso quindi che un primo contatto via e-mail possa rivelarsi utile anche a questo scopo.

Perdonatemi se mi sono dilungato su questo aspetto, ma è solo per evitare di rubarvi del tempo prezioso che sprechereste nel leggere elenchi di sintomi e nel rispondere a questi. Ribadisco che non pretendo un consulto gratuito solo perché via email, e che sarebbe solo un primo contatto al quale seguirebbero eventualmente delle visite faccia a faccia.
[#1]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile utente,

personalmente ritengo che un primo contatto de visu sia indispensabile per testare il feeling.

Talvolta non occorre fare molti tentativi, il primo risulta vincente.

Saluti cordiali

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#2]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

quello di voler evitare un contatto diretto con lo psicologo può essere proprio una parte del problema, soprattutto per alcuni tipi di disturbi come i disturbi d'ansia, dove il pz molto spesso fa fatica ad uscire dalla propria casa, ad affrontare situazioni temute (es confronto, contatto diretto, paura di essere giudicato, di non essere capito, ecc...) e quindi direi che la Sua singolare richiesta potrebbe essere in qualche modo un alibi per non affrontare una parte del problema.

Detto questo, pur con i limiti del consulto on line, sarebbe interessante capire meglio di persona come mai tutti questi "tentativi" per trovare il professionista giusto. Talvolta anche queste fughe da un professionista all'altro celano problemi che devono essere affrontati direttamente in terapia.

Cordiali saluti,

Dott.ssa Angela Pileci
Psicologa,Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale
Perfezionata in Sessuologia Clinica

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Carla Maria Brunialti, la ringrazio infinitamente per la sua risposta.
Purtroppo come ho già anticipato nel messaggio precedente, ho una forma di fobia sociale che in parole povere mi impedisce di uscire di casa e come se non bastasse i miei genitori non sanno niente del mio problema, o meglio pensano solo che io sia una persona introversa che non ama uscire. E' da anni che non metto piede fuori casa, per questo anche solo trovare una scusa con i miei genitori mi rende le cose molto complicate. E se anche ci riuscissi dovrei trovare il coraggio di uscire, affrontare la gente che cammina per strada, prendere un autobus e via dicendo.
Chiaramente sono disposto ad impegnarmi a trovare il coraggio di compiere questo, per me, enorme sforzo, ma prima di muovermi vorrei come minimo avere un'idea della persona che mi visiterà e vorrei che questa avesse un'idea della persona che dovrà visitare. Ad esempio io ho enorme difficoltà a parlare con il prossimo perciò sentirsi prima per e-mail potrebbe servire a presentare almeno genericamente quei sintomi che molto difficilmente riuscirei ad elencare a parole.
E' inutile che io faccia i salti mortali per raggiungere lo studio dello psicologo se una volta lì il massimo che riuscirò a fare sarà fissare il pavimento.
Sono sicuro di non essere il primo potenziale paziente ad avere un problema simile. So che spesso in questi casi sono i genitori a presentare la situazione del paziente, ma nel mio caso i miei genitori non sanno niente e per quanto io sia consapevole che prima o poi dovrò renderli partecipi del mio problema, non vedo come questo sia possibile così da un giorno all'altro. E anzi, pensavo che tra le altre cose lo psicologo avrebbe potuto aiutarmi a trovare il modo di affrontare i miei genitori minimizzando le conseguenze emotive sia per loro che per me.
La ringrazio ancora per la disponibilità, a maggior ragione dal momento che è sabato sera (quasi domenica a dir la verità).

Nel messaggio successivo farò una descrizione della mia situazione.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Dr. Angela, ringrazio anche lei per la risposta, al momento dell'invio del messaggio precedente non mi era ancora apparsa, mi scuso per questo! (segue una risposta)
[#5]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

no, Lei non è affatto il primo che soffre di un disagio del genere.
Ma dal momento che, dopo anni, dice di voler fare qualcosa occupandosi della Sua salute, allora potrebbe trovare il coraggio di parlarne ai Suoi (che cosa dicono e pensano del fatto che Lei non riesca ad uscire da casa? Perché dice che non lo sanno? Non La vedono?) e recarsi dallo psicologo psicoterapeuta.

Se Lei facesse una seduta via skype, non farebbe altro che rafforzare il problema.
Tenga anche presente che, una volta nello studio del terapeuta, sarà il professionista stesso a guidarLa e a condurre il colloquio.

Cordiali saluti,
[#6]
dopo
Utente
Utente
Gentile Dottoressa, il voler evitare un contatto diretto con lo psicologo è dovuto esclusivamente al fatto che i miei genitori ignorano la mia condizione, per cui nell'immediato non ho idea di come posso recarmi dallo psicologo senza che loro lo sappiano. Inoltre le mie fobie mi portano ad evitare anche i contatti telefonici, perciò non saprei neanche come fissare un appuntamento se non online.

I tentativi per trovare il professionista giusto sono dovuti allo stesso motivo. Dover fare più visite da più specialisti significherebbe moltiplicare i problemi descritti più sopra.

Avendo una sorella che è stata da diversi psicologi credo di comprendere ciò che dice. Infatti ricordo che mia sorella, nella sua fare iniziale di malattia, tendeva a scartare tutti gli psicologi che non le davano ragione, che poi alla fine erano quelli che sono stati in grado di vedere oltre i racconti di convenienza di mia sorella e a capire quale fosse davvero la sua condizione.

Ma le assicuro che non è affatto il mio caso, semplicemente voglio minimizzare i tentativi ed andare il più possibile a colpo sicuro. Non dubito che il più delle volte questo accade con il primo specialista e molto probabilmente sarà così anche per me, ma vorrei prima poter esporre allo stesso i miei sintomi via e-mail per il motivo descritto in precedenza, ossia la mia incapacità di parlare con il prossimo anche per telefono.

Scusate se appaio esigente o altro, vi assicuro che non è così, anzi non avete idea di quanto io apprezzi la vostra disponibilità, è solo che quanto vorrei fare mi pare l'unica soluzione a breve termine. L'altra alternativa sarebbe continuare ad ignorare il problema almeno sinché non trovo un modo per parlare ai miei genitori, ma so già che non accadrà nel futuro più immediato.

Aggiungo che ho tendenze autolesionistiche e pensieri suicidali, per questo mi pare ovvio che io non possa permettermi di rimandare ulteriormente.

Ancora grazie di cuore :)
[#7]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Certo che non può rimandare e che comunque chi ha un disturbo psicopatologico non lo vive bene, ma perché non fare lo sforzo (è già un passo!) di sforzarsi per prenotare il colloquio telefonicamente e di lasciarsi eventualmente aiutare dai Suoi genitori per raggiungere la sede del colloquio.

Poi, potrà fare altri piccoli passi, ma all'inizio non ci vedrei prendere i mezzi pubblici da solo, ecc...

D'altra parte lo fa per se stesso.
Vorrei che fosse chiaro che non si tratta di scarsa disponibilità, ma di azioni pensate per chi come Lei ha problematiche di questo tipo.

Posso chiederLe che cosa pensano i Suoi del Suo problema e del Suo stare a casa sempre?
[#8]
dopo
Utente
Utente
E' da quando sono piccolo che tendo ad isolarmi e non ho rapporti umani, non dico che i miei genitori non si siano accorti che c'è qualcosa che non va in me, semplicemente pensano che si tratti di una timidezza esagerata e di un disinteresse nell'avere una vita sociale. Ormai ho quasi 30 anni, i miei genitori pensano che io sia uno di quei ragazzi introversi descritti nei film, stile pirata informatico che passa la sua vita davanti ai computer perché è quella la sua passione. Avete presente come nei film questi personaggi siano dipinti come persone normali, semplicemente imbranate e impacciate, secchione ma comunque felici? Non si accenna ad ansia, depressione e via dicendo. Ecco, questa è la visione che i miei genitori hanno di me. Seppure consapevoli del mio comportamento asociale, lo vivono semplicemente come un aspetto del mio carattere, del quale al massimo possono dirsi delusi, ma che hanno imparato ad accettare perché "è fatto così".
Spero di aver reso l'idea, è vero che intendersi via internet è complicato, quindi capisco la vostra riluttanza ad un consulto tramite tale mezzo. Per questo non pretendo una visita su skype o cose simili, semplicemente un primo contatto per fornire almeno una prima descrizione della mia condizione al medico, invece di andare lì diretto senza che lui sappia niente su di me.
[#9]
dopo
Utente
Utente
Ho letto la sua risposta precedente. Comprendo benissimo e condivido quanto dice. Tuttavia penso che i miei genitori siano parte integrante del mio problema, e il riuscire a far comprendere loro che ho un problema sarà oggettivamente difficile. Perciò preferirei evitare il più possibile che si intromettano, preferirei gestire da solo con lo specialista il mio problema, l'unico motivo per cui mi sento in dovere di dirlo ai miei genitori è perché non uscendo non saprei cosa inventare di punto in bianco.
[#10]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

se i Suoi genitori sono parte del problema, potrà affrontarlo con lo psicologo psicoterapeuta ma ora il primo passo è prenotare il colloquio con lo psicologo.
Se i Suoi genitori hanno la tendenza ad intromettersi, Lei imparerà poi con la psicoterapia a mettere dei paletti e a fare in modo che tali intromissioni siano sempre più arginate.

Cordiali saluti,
[#11]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Quindi non esce per andare a lavorare?

E in ogni caso, proprio perchè Lei ci tiene a che i genitori non sappiano, troverà la forza per recarsi presso lo Studio di un collega.

Il primo contatto è telefonico, lì può già chiedere alcune cose che La interessano (se le sarà appuntate).
Provi poi a vedere se qui nel sito ci sono specialisti della sua città, se ne farà un'idea.

Ma il contatto diretto è proprio da nn evitare.
[#12]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per le risposte.
Chiaramente non ho un lavoro, allo stato attuale mi sarebbe impossibile affrontare una situazione lavorativa a contatto con colleghi e clienti. L'unica esperienza lavorativa che ho avuto, in un ufficio all'età di 20 anni, è stata disastrosa.
Capisco che una visita diretta non è da evitare, però insisto sul voler cercare uno specialista disposto a prendere almeno appuntamento via e-mail invece che telefonica.
Farò come mi ha consigliato, nel frattempo se qualche specialista della mia zona dovesse leggere il mio messaggio lo prego di contattarmi tramite commento.
Nel frattempo vi saluto e vi ringrazio un'ultima volta, mi rendo conto di aver approfittato sin troppo della vostra disponibilità!
Buon fine settimana e grazie infinite!
[#13]
Dr.ssa Angela Pileci Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 19.7k 506 41
Gentile Utente,

provi a modificare il Suo approccio: proviamo a fare un colloquio direttamente nello studio di uno psicologo. Chi Le dice che non rimarrà sorpreso di se stesso?

Le faccio tanti auguri e la saluto cordialmente,
[#14]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Gentile ragazzo,

Ho visto oggi un interessante Mimforma pubblicato da poco qui nel sito. Le incollo il link.:


https://www.medicitalia.it/minforma/psicologia/2090-la-paura-degli-altri-un-caso-di-fobia-sociale.html


Saluti cordiali.
[#15]
dopo
Utente
Utente
Scusate se rispondo ad un thread vecchio di giorni, ho letto solo ora l'articolo postato dalla Dr. Carla Maria Brunialti e l'ho trovato molto interessante. La ringrazio infinitamente per averlo condiviso!
[#16]
Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 579 67
Mi fa piacere, grazie.
Ancor più sarei felice se le darà un po' di forza per reagire.

Saluti cordiali!