Obbiettivi di vita

Salve, ho 22 anni e attualmente sono in grande difficoltà. Mi sono diplomato regolarmente in un Liceo Scientifico, dimostrando anche discrete qualità. Una scuola non scelta da me, ma "imposta" dai miei genitori, non che mi dispiacesse, semplicemente non avevo preferenze a 14 anni così in base alle qualità finora dimostrate mi hanno indirizzato verso lo studio Liceale. Approdo al mondo universitario, e decido di provare i test per svariate facoltà scientifiche: Medicina, Fisioterapia, Tecnico di Radiologia, Farmacia e Biologia. Non avevo una preferenza in merito, ancora una volta avevo un paio di possibilità indifferenti tra loro. Riesco ad entrare solo a Biologia, e inizio a frequentare. Il primo anno universitario scorre bene. I problemi iniziano al secondo anno, quando le materie di studio iniziano ad essere specifiche. Mi vengono a mancare le motivazioni, mi accorgo che ciò che studio non mi appassiona, e faccio una dannata fatica a studiare. Alla fine del secondo anno passo solamente tre esami. E arriviamo a quest'anno. Frequento di nuovo il secondo anno, ma al momento di preparare gli esami per la prima sessione, stesso problema: incapacità di concentrazione, poco stimolo, poca voglia di mettersi sui libri, troppo studio frontale. La verità è che dentro di me ho questo desiderio: imparare a fare qualcosa e trovare un lavoro umile, che mi tenga occupato durante la settimana ma che mi lasci tempo libero per la mia grande passione, allenare i bambini a calcio (cosa che faccio ora), e per la mia ragazza, per i miei amici.
È realmente possibile o sto parlando di un'utopia? Hanno ragione i miei genitori definendo l'università l'unica via possibile?
Chiedo veramente aiuto perché sono in crisi.
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Dr.ssa Valentina Nappo Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 90 22
Gentile ragazzo,

la risposta alla domanda "Hanno ragione i miei genitori definendo l'università l'unica via possibile?" è certamente no, l'università non è l'unica via possibile e probabilmente neanche la migliore fra quelle percorribili ma questo può, chiaramente, deciderlo solo lei.

Il punto è se può correre il rischio di "tradire" le aspettative dei suoi genitori e iniziare a sperimentarsi da solo.

Un caro saluto

Dr.ssa Valentina Nappo - Terapia individuale, di coppia e familiare a Napoli

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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Prima di decidere, caro ragazzo, forse è il caso di affacciarsi ai lavori umili.. cosa pensa di fare, o meglio cercare, non si tratta di essere tenuto occupato durante una settimana e poi allenare i bambini, ma di trovare un lavoro umile, che le permetta di vivere normalmente, di costruirsi un futuro , anche economico ahimè.. quindi forse bisogna fare un .. esame di realtà .. che tenga conto del possibile.. Per esempio una laurea breve in cui recuperare gli studi , gli esami già fatti, provi a informarsi in facoltà vicine alla sua ..
Allenare i bambini è bello, certo, ma quanti soldi si prendono, o bisogna essere un .. mister.. doc ?
PROVI AD ANDARE A PARLARE CON LO SPORTELLO GIOVANI PER CHIARIRSI LE IDEE,MI SEMBRA UNO SGUARDO TROPPO .. ROMANTICO.. SUL MONDO DEL LAVORO , IL SUO

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Utente
Utente
Ringrazio per le risposte, tengo a precisare che il mio "lavoro" da allenatore non è altro che un piacevole hobby, con cui prendere quattro spiccioli. È naturalmente con il "lavoro umile" che vorrei mantenermi, per prima cosa. E magari se la fortuna mi assiste, poiché non è facile trovare lavoro oggi figurati trovarne uno che ti permetta di avere anche tre pomeriggi liberi a settimana, continuare ad allenare. L'unica cosa che mi viene in mente è un lavoro su turni. In ogni caso il punto è continuare con grande fatica questa laurea, e laurearmi triennalmente anche se magari ci impiegherò il doppio degli anni, o terminare ora?
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Caro ragazzo, a che facoltà è iscritto ? Provi davvero a recarsi allo Spazio Giovani della sua Università, gratuito tra l'altro, per vedere se è possibile trovare una soluzione diversa..tre pomeriggi alla settimana liberi, come desidera, non sono pochi.. una libera professione tecnica forse ? Viaggiare informati, conviene secondo me.. un lavoro percepito come .. umile.. è una contrapposizione a proposte scomode dei suoi genitori, che le sembrano convenzionali ?.. Forse è il caso di domandarsi se nella sua scarsa motivazione a questi studi, non ci sia anche una certa irritazione verso uno sguardo sul mondo che non condivide ..
Cosa ne pensa ?
Coraggio, si dia aiuto.. !
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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta, frequento il secondo anno di Biologia, facoltà di cui ho scoperto non essere portato, e riguardo la quale non avere un particolare interesse. Per quanto riguardo i tre pomeriggi a settimana liberi, considero ciò più che un utopia purtroppo. In ogni caso vorrei concludere questa sessione d'esami cercando di passare almeno un esame, il più difficile, con tutte le mie energie. E nel caso non ci riesca, allora veramente dovrò cercare qualcos altro.
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Allora molti auguri davvero, per il suo esame, intanto . !
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Utente
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La ringrazio, sperando che questa domanda sia ancora aperta le faró sapere novità!
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Dr. Michele Facci Psicologo, Psicoterapeuta 23 1
Caro giovane,
di base mi pare emerga una certa insoddisfazione che provoca una scarsa motivazione. Di solito questo può accadere non solo a causa del contesto (es: genitori che premono in una direzione e passioni - sport - in un'altra), ma a volte più semplicemente a causa di un'assenza di un percorso di educazione alla scelta e orientamento scolastico-professionale. I test di ingresso che lei ha citato riguardano l'accesso alle università, ma non valgono come strumenti di orientamento. Quello che mi sento di suggerirle - se non lo avesse già fatto - è di provare a contattare un professionista dell'orientamento scolastico e professionale, magari partendo proprio dalla sua università che probabilmente ha uno sportello gratuito specifico sul tema, oppure cercando uno psicologo a suo piacimento, esperto in orientamento. Uno specialista infatti la può aiutare, anche per mezzo di test psicologici appositamente pensati, a capire da dove nasce la scarsa motivazione e l'insoddisfazione, e quale strada (universitaria o meno) potrebbe essere più adatta a lei, accompagnandola in un percorso di consapevolezza verso se stesso che sicuramente la potrà aiutare.

Dott. Michele Facci - Psicologo e Psicoterapeuta
Studio di Psicologia a Trento, Rovereto, Milano e online
https://www.studiopsicologiafacci.it/