Non mi accontento mai

Gentili dottori, vi scrivo perché questa situazione mi sta tormentando.
Ho 23 anni e non riesco ad avere una relazione; la più “seria” è durata due mesi circa, ma provavo poco o niente se non una forte amicizia per quel ragazzo.
Ogni volta che mi frequento con qualcuno, puntualmente perdo interesse dopo poco tempo, inizio a trovargli mille difetti e a pensare che non sia adatto a me. Credo che uno dei problemi sia la mia grande autostima; mi rendo conto che non è una bella cosa da dire, infatti non ne ho mai parlato con nessuno, anche perché sinceramente non sono assolutamente una persona snob o altezzosa. Però forse è proprio questo il problema, è come se mi reputassi sempre “più” delle persone con cui mi frequento. Sono una bella ragazza, di buona famiglia, con la testa sulle spalle e aspiro a diventare medico.
Al momento mi sto vedendo da circa un mese con un ragazzo, ma già sto pensando di lasciarlo. È davvero un bravo ragazzo e con lui sto bene, ma non mi prende troppo fisicamente. Inoltre ho un altro problema, che è quello di essere ossessionata dal giudizio degli altri. L’interesse infatti credo che si sia affievolito notevolmente anche quando alcuni miei amici hanno saputo di questa relazione e hanno iniziato a prendermi in giro (assolutamente non con cattiveria però) sul fatto che fosse più piccolo di me e non molto carino, il tutto contornato da frasi come “rifiuti tutti e poi vai a metterti con uno così”. Lo so che non me ne dovrebbe importare nulla e so perfettamente che magari adesso risulterò come una stupida ragazzina superficiale, ma vi assicuro che la cosa è più complessa!
Non sono mai felice, cerco sempre di più e non sono mai soddisfatta, e non dico solo in campo amoroso.
Vi ringrazio
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Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
gentile ragazza,
se a lei il ragazzo con cui sta "prende poco" non vedo quale sia il problema a lasciarlo. Alla sua età è ancora pensabile che in amore e nella sessualità ci si possa sperimentare prima di incontrare o scegliere il partner che "ci prende" sotto tutti i punti di vista.

Mi sembra nel contempo di cogliere alcune contraddizioni nel suo modo di rappresentarsi. Lei si definisce "persona con una grande autostima" e al contempo "ossessionata dal giudizio degli altri". Non le sembra che qualcosa strida in questo? Come concilia dentro di se la sua dichiarata autostima con il fatto che subisce il giudizio altrui in maniera decisiva?

Cosa significa per lei essere "di buona famiglia"? Può provare a descrivere specificamente a che tipo di valori per lei "buoni" si riferisce?

Cordiali saluti

Dr. Alessandro Raggi
psicoterapeuta psicoanalista
www.psicheanima.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il problema credo che stia nel fatto che inizialmente ero davvero molto presa da questo ragazzo (e di solito non lo sono mai), poi però come ogni volta sto perdendo interesse; mi viene da pensare che allora il problema sia mio e che sarà così in ogni altra relazione che avrò.
Si in effetti non sono stata chiara. Con "buona famiglia"sembra che possa riferirmi al lato economico, quando invece mi riferisco al fatto di essere brave persone, con tanti valori come l'educazione, il rispetto ecc. che fin da quando ero piccola i miei mi hanno sempre insegnato.
Mi rendo conto inoltre che ciò che ho scritto possa sembrare contraddittorio, ma non saprei spiegarlo in altro modo, perché effettivamente penso di avere un'alta stima di me stessa, ma allo stesso tempo do molto peso a ciò che pensano gli altri.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Ragazza,
Aggiornamenti Hugo qualche riflessione a quelle già ricevute dal Collega dr. Raggi.

Il confine tra eccesso di autostima - che però entra in conflitto con il timore del giudizio altrui - ed eccesso di paura di innamorarsi.....è veramente breve.

Rifletta su quello che desidera davvero...
Su cosa le piace e soprattutto su cosa non le piace....
Su quello che- secondo lei- gli altri vorrebbero da lei e per lei...
E tiri le somme.

Potrebbe essere già una riflessione proficua

Legga anche questa lettura sulla capacità d'amare e sulle sue paure annesse e connesse....


https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4219-sappiamo-ancora-amare-la-nuova-grammatica-del-cuore.html

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#4]
Dr. Alessandro Raggi Psicologo, Psicoterapeuta 479 13 31
gentile ragazza,
è importante per lei che rifletta sulle sue contraddizioni e soprattutto che riesca a spiegarle a se stessa più che agli altri.
Le ho fatto notare questa cosa, che la dottoressa Randone riprende aggiungendo altre possibilità di approfondimento, perchè lei inizi a pensare che forse non tutto ciò che lei crede di se stessa è così come lei ha sempre pensato.

Mi auguro per lei che questo scambio di pensieri possa aiutarla a farle venire la voglia di approfondire se stessa magari anche rivolgendosi a un collega nella sua zona, ce ne sono tanti molto bravi dalle sue parti, che possono aiutarla a conoscersi meglio e dare un senso più compiuto alla sua vita e alle sue motivazioni.

Però non si faccia un problema del caso specifico del "ragazzo lasciato": è ancora giovane e spero per lei che saprà ancora trovare un amore che sappia "prenderla" al di là di ogni logica e per un tempo non breve.

Stia bene
Cordiali saluti