Ossessione, disagio, identità non trovata, malessere. nessun beneficio.

Ho 28 anni.
E' da quando ho iniziato le scuole medie che ho avuti diversi approcci "terapeutici" di psicoterapia senza benefici.
Ho frequentato una psicologa per tre anni, diversi altri per periodi più brevi e frequento da meno di due anni uno psicologo cognitivo.. anche questa psicoterapia sembra essersi arenata oltretutto i costi economici di questi percorsi hanno di gran lunga superato l'acquisto di un automobile.

Da più di un anno non lavoro e non riesco più a pensare al lavoro. Ho paura e ne sono ossessionato così come mi spaventa l'economia e il denaro poichè mi sembra di vivere in un sistema sbagliato in cui non riesca a trovare uno spazio per poter vivere.

Non ho amici, non ne ho mai avuti. Durante il mio processo di crescita non ho potuto identificarmi nè nella figura maschile di mio padre, rifiutando così l'immagine maschile, nè in quella di mia mamma rifiutando così anche in parte la figura femminile.

Da piccolo ho subito violenza: botte sberle, castighi da parte di uno dei due genitori mentre l'altro delegava l'altro genitore.

Penso che una terapia due volte a settimana non sia sufficiente. Il mio malessere è tale per cui il resto dei giorni tra una seduta e l'altra tende a distruggere quello che è stato fatto e da solo non riesco praticamente a fare nulla.

Sono contrario a qualunque tipo di farmaco e non accetto assolutamente chi me ne proporrà.

Mi chiedevo a chi posso rivolgermi senza dover svuotare tutto il mio conto in banca. Mi sento solo sfruttato da psicoterapie che non riescono a tirarmi fuori e che tal volta arrivano a superare i 100 € sembra che sia solo pane per psicologi.

Se non supero il mio disagio la mia vita è rovinata, andrà sempre peggio.. già non sto più uscendo di casa e sembra mi sia praticamente impossibile lavorare.

Cosa dovrei fare? C'è qualcuno a cui mi posso rivolgere, sono in cerca di un idea. PEr ora non ho ancora mollato l'attuale psicoterapeuta e sembra che con lui non trovi una strada nemmeno a parlare di queste difficoltà. Mi viene attribuita la non voglia di cambiare, cosa che reputo assurda e non mi è di aiuto.

Cerco aiuto ma non so nè più di chi fidarmi nè più dove andare.
In più sono anche omofobico verso me stesso. Davvero non so' quantificare quanto io sia in difficoltà e quanto sia la mia sofferenza alla vita.
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Infanzia complessa e dolorosa, difficoltà relazionali e paure.....rendono il quadro clinico molto complesso.

Che diagnosi le è stata fatta
Di cosa soffre?
Come si chiama la sua problematica?

Due sedute a settimana sono già un bell'impegno, gli psicologi può anche trovarli in convenzione, pagando un modesto tiket, non deve per forza andare provatamente

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
(...)Sono contrario a qualunque tipo di farmaco e non accetto assolutamente chi me ne proporrà.(...)

gentile utente la gravità di un malattia psicologica dipende anche dal modo in cui ci si approccia ad essa.
è il caso che legga questo
https://www.medicitalia.it/blog/psicologia/4088-quando-il-paziente-si-allea-con-la-propria-malattia.html

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Valeria Randone,
grazie per la sua gentile risposta.

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Che diagnosi le è stata fatta
Di cosa soffre?
Come si chiama la sua problematica?
***
Non saprei. Dalla mia esperienza nei vari percorsi non mi pare di aver sentito parlare di diagnosi, piuttosto di pareri e idee, strade proposte..

Già, il mio caso deve essere uno dei non più semplici.

Gentile Dr.Armando, la ringrazio per l'articolo.