Rischio di perdere l'anno

Ringraziandovi per il servizio, vi porgo un saluto.
Sono iscritto all'anno accademico 2014/2015 per la facoltà di informatica.
Durante l'anno ho studiato a casa sei volte.
Ho frequentato i primi due mesi e mezzo di lezioni. Ho frequentato anche alcuni dei mesi successivi, ma durante le lezioni facevo altro dal prendere appunti. Scrivevo cose che non inerivano alle lezioni.
Per il giorno sedici del settembre corrente ho prenotato l'esame di analisi matematica. Nel tempo successivo al termine delle lezioni non ho mai studiato ed ho fatto qualche esame che non ho superato, compreso quello di analisi matematica del primo giorno di settembre.
Il programma della materia del venturo esame è composto da cinquantuno argomenti fra i quali undici sono teoremi di cui bisogna conoscere la dimostrazione. I precedenti esami scritti assegnati dal mio professore di analisi agli studenti del mio corso a partire da giugno 2004 fino all'ultima prova tenutasi questo mese, contenevano prevalentemente esercizi da risolvere. Non c'è documentazione relativa al tipo di esame orale, che può essere sostenuto da uno studente soltanto dopo che abbia superato l'esame scritto.
C'è la possibilità che la mia mente si prepari al prossimo esame?
Quale metodo è funzionale per una preparazione adeguata?
Ringrazio ed auguro una buona giornata.
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
gentile utente non esiste un metodo valido, ciò che conta è motivazione, preparazione e anche un po di memoria.
saluti

Dr. Armando De Vincentiis
Psicologo-Psicoterapeuta
www.psicoterapiataranto.it
https://www.facebook.com/groups/316311005059257/?ref=bookmarks

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dopo
Utente
Utente
Che tipo di motivazione conviene ricercare?
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Dr. Armando De Vincentiis Psicologo, Psicoterapeuta 7.2k 220 123
la motivazione non la si cerca, se ha voglia di ottenere un risultato essa ne è la conseguenza.
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dopo
Utente
Utente
Dove o come si trova la voglia di ottenere il risultato?
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Un saluto a lei. Il dottor De Vincentiis sottolinea un aspetto importante, cioè la motivazione, intesa come un desiderio che la spinge a fare o non fare delle cose.

Lei dice di non avere seguito le lezioni, non avere studiato né superato gli esami. Possiamo chiederci come mai, quali erano i pensieri che aveva durante le lezioni, cosa scriveva?
Spesso si pensa che siamo distratti, ma possiamo vedere questo da un altro punto di vista, anche seguendo le riflessioni sulla motivazione. Il punto non è tanto che lei era distratto durante le lezioni, ma che era attratto da altro. Attratto e motivato da altro.

Un saluto,
Enrico de Sanctis
info@enricodesanctis.it

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dopo
Utente
Utente
Una volta stavo scrivendo una lettera d'amore alla mia ex ragazza. Altre volte chiacchieravo con i compagni di banco. Altre volte visitavo siti di argomento sessuale o di argomento tecnologico con lo smartphone. Altre volte disegnavo fumetti, mostri e demoni nei quaderni. Alcune volte studiavo il programma sui libri dall'inizio e lo appuntavo sul quaderno. Una volta dormivo. Alcune volte non andavo a lezione perché mi riaddormentavo dopo il suono della sveglia al mattino. Qualche volta uscivo dall'università e guardavo le ragazze fuori.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Tutte cose verso cui potremmo dire ha motivazione.
Per gli studi che fa ce l'ha, lei che pensa di questo?
Come mai ha scelto informatica?
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Utente
Utente
"Per gli studi che fa ce l'ha, lei che pensa di questo?"
Non lo so.

"Come mai ha scelto informatica?"
Non c'è un perché noto.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Sono risposte significative, molto sintetiche.
Mi sembra che lei sia una persona curiosa, mi colpisce che riguardo i suoi studi non sappia.
Le piacerebbe capire di più, guardarsi dentro e fermarsi ad ascoltare se stesso rispetto a questa parte della sua vita?
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dopo
Utente
Utente
Mancano le informazioni per rispondere alla domanda.
Piacerebbe: la parola rimanda ad una condizione ignota nella quale può avere o non avere luogo il piacere.
Risulta un conflitto concettuale tra il verbo piacere ed i contrapposti verbi capire, guardare ed ascoltare. Non è possibile trovare una soluzione nota a questo conflitto.
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Dr. Enrico De Sanctis Psicologo, Psicoterapeuta 1.3k 66
Sta dicendo che se si guarda dentro non è detto che sia piacevole?
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dopo
Utente
Utente
No.