Non riuscire ad entrare in "contatto" con le persone

Buona sera.
Vorrei esporre brevemente il mio problema. Sono una persona molto solitaria, che ha sempre avuto difficoltà a mettersi in relazione con gli altri ma da alcuni anni la mia situazione è peggiorata. Mi sento sempre giù, non ho voglia e interesse ne di studiare ne di lavorare e non riesco a instaurare rapporti con nessuno. Ad esempio, oggi ho incontrato un mio vecchio amico che mi ha teso la mano per salutarmi, ma non sono riuscito a capire il gesto...è come se ho visto ma non ho "elaborato" il dover salutare.
[#1]
Dr.ssa Sabrina Camplone Psicologo, Psicoterapeuta 4.9k 86 75
Gent.le ragazzo,
dai pochi cenni che ci hai fornito sembra che le sue difficoltà non riguardino solo le relazioni con gli altri ma ci sia anche un vissuto individuale di demotivazione, assenza di progettualità che alla tua giovanissima età può essere affrontato in modo efficace. Puoi raccontarci qualcosa di più della tua storia, della tua famiglia e delle esperienze importanti per te?

Dr.ssa SABRINA CAMPLONE
Psicologa-Psicoterapeuta Individuale e di Coppia a Pescara
www.psicologaapescara.it

[#2]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
la capacita' e la disponibilita' ad entrare in contatto, emotivo oltre che fisico, con gli altri, si sviluppa dall'infanzia in avanti, anche grazie ai successi sociali conseguiti.
Come sono stati i suoi primi contatti sociali? Ha frequentato l'asilo? Come si trovava con i suoi compagni?
E nella sua famiglia? Ha fratelli o sorelle?
I suoi ricevono amici a casa? Hanno rapporti agevoli con il contesto?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Utente
Utente
Rispondo alla dr. Esposito.
SI ho frequentato l' asilo, ricordo che coi compagni mi trovavo male ma in modo preciso ricordo solo una sensazione d' ansia.
Sono figlio unico e i miei non ricevono mai nessuno a casa.
[#4]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Il contesto in cui e' cresciuto sembra non averle consentito di sviluppare una "relazionalita'" facile e felice.
Ma e' giovanissimo e penso dovrebbe almeno desiderare di "aprirsi" al mondo che la circonda e con cui dovra' convivere.
Cerchi di frequentare ambienti di coetanei , per quanto possibile eterogenei, anche se inizialmente potrebbe non trovarsi perfettamente a suo agio.
Trovare "interessanti" gli altri e' il primo, importante passo per apprendere la capacita' di mettersi in relazione con loro.
Ci faccia sapere!
I migliori saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
A me sembra che sia questo il mio problema!! Ho provato a fare sport, a prendere la patente ma non sono riuscito oppure ho dovuto abbandonare per problemi di ansia. Mi viene a volte fatto notare che rispondo in modo indisponente ad esempio. oppure che io non riesca a pormi in "condivisione" con gli altri.
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Queste difficolta' che lei "mette in atto" nei rapporti con i suoi coetanei sono delle forme inconsapevoli, ma forti, di resistenze ad essi, per "distanziarli". E far si' che loro si mantengano distanti da lei.
E cio' accade proprio perche' la relazionalita' per lei costituisce un problema!
E' un meccanismo circolare inconsapevole che presumibilmente lei mette in atto.
Ci faccia attenzione! E quando le capiterà di trovarsi a rispondere in "modo indisponente" scoprira' che lo sta facendo per non sentirsi lei in difficolta'. Perche' si sta "avvicinando" agli altri. E cio' la inquieta.
Ha la possibilita' di farsi aiutare in questo percorso?
Uno psicoterapeuta potrebbe esserle di aiuto per decodificare e disinnescare questi meccanismi che la isolano dal suo contesto.
I migliori saluti.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Si, ho la possibilità di farmi aiutare da uno specialista, mi muoverò in questo senso.
Vi ringrazio per le risposte utili e sopratutto molto chiare.