Disturbi psicologici di mio padre

Salve! Vi avevo già posto un paio di domande in questa sezione per i problemi che sta attraversando mio padre. Molto brevemente: è stato ricoverato in ospedale due volte, una per un intervento alla gamba, l'altra perché si è sentito male (ha avuto una crisi epilettica). Tornato a casa dall'ospedale era caduto in una profonda depressione, non mangiava, era aggressivo, aveva attacchi di ansia impsovvisi, ecc. Pare che a causargli tutto questo sia stato un farmaco antiepilettico che gli era stato prescritto, così gli è stato gradualmente tolto. Mio padre però, nonostante ora mangi, esca di casa, parli con noi, si è fissato che lui non guarirà mai. Da cosa? Beh, dice di sentirsi debole e stanco e ne fa una tragedia. Prima di andare alla visita dalla neurologa che doveva togliergli la pastiglia era contento, non vedeva l'ora, poi però tornato dalla visita, siccome la dottoressa non gli stava simpatica, ha ricominciato con le fissazioni di essere malato, di non tornare più come prima, ecc., tutto questo nonostante gli abbiano tolto il farmaco che non voleva più prendere e nonostante gli abbiano detto che risulta perfettamente sano.

A questo punto credo che mio padre sia uno squilibrato, è sempre stato così: un momento una cosa gli va benissimo, il momento dopo gli fa schifo. Se ne frega del tutto del dolore che stiamo passando io e mia madre per questa situazione, ma anche su questo è sempre stato così, esiste lui e basta, ci dice semplicemente di fare come se non esistesse se ci dà fastidio vederlo così. Non ha mai voluto risolvere i problemi e si impunta su tutto, sembra quasi godere nel vederci stare male. Pretende di guarire da questo stato senza fare il minimo sforzo e senza portare pazienza (quando è tornato dalla visita dalla neurologa che gli ha tolto questo farmaco appena ha aperto la porta di casa ha detto: beh, non sono guarito! Non è servito a niente andare da quella!... Nonostante la dottoressa gli abbia spiegato che ci vuole un po' di tempo per smaltire gli effetti di questo farmaco). Mi sembra di avere a che fare con un bambino di 5 anni, non con uomo di 62. Mi sto stancando di lui, provo una rabbia enorme. Gli ho detto, per provocarlo: " Vuoi vedermi stare male di continuo? Devo iniziare ad andare in cura da uno psicologo e prendere degli psicofarmaci perché tu mi fai vivere così?", e lui, assolutamente tranquillo come sempre mi ha risposto: "Beh se ti possono servire questi farmaci fatteli prescrivere". Capite? Lui non vuole fare il minimo sforzo per cambiare, per superare i problemi e per farci stare bene. Come ci si deve comportare con una persona così?
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Mi scusi ma la sua richiesta di consulto mi ha un po' stupito:
Suo padre ha dei problemi di salute abbastastanza seri, ma non trova in voi familiari alcuna comprensione, alcuna cura.
Al contrario, molta noncuranza.
Che rapporto ha Lei, ha avuto Lei nel corso della Sua vita con questo padre?
Il Padre e' una "figura" importantissima per un figlio.
Cosa rappresenta davvero per Lei? E per gli altri componenti della Sua famiglia?
Ci sono altri figli oltre Lei? Che rapporti hanno con lui? E Sua madre?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Mi chiedo se ha mai risolto le svariate problematiche per le quali ci ha scritto tante volte in passato.

"Se ne frega del tutto del dolore che stiamo passando io e mia madre per questa situazione, ma anche su questo è sempre stato così, esiste lui e basta, ci dice semplicemente di fare come se non esistesse se ci dà fastidio vederlo così. "

La sua poca sopportazione, empatia e pazienza, potrebbe essere imputabile ad una sua sofferenza.

Credo che suo padre vada amato, protetto e capito.

Auguri per tutto.

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it