Ansia/attacchi di panico e rapporto stretto con i genitori, in particolar modo con mia madre

Salve egregi dottori,
sono un ragazzo attualmente single di 26 anni, con una storia durata pochi mesi e finita due anni fa con la mia ex ragazza. (appunto il mio primo vero amore).
Prima di tutto ciò, qualche anno fa precisamente nel 2010 cominciai a soffrire improvvisamente di attacchi di panico. Non so il motivo, mai trovato (se esiste) ma ero in macchina con i miei genitori. Stavamo ripartendo da quella che sarebbe stata la nuova casa (eravamo li per vederla e confermare il tutto) e cominciai ad avere sintomi come dolore al petto, formicolio.. insomma uno spavento.. con esito in ospedale che era solo panico, con simulazione del cuore. Da quel giorno sono diventato come cardiofobico.. pensavo di esserne uscito intorno al 2012/13 ma da due mesi sono ritornato un po come all''inzio. A questo alludo diverse cose, che potrebbero essere la causa (ma nn ne sono sicuro).
La prima cosa, è l''essersi ritrovati sfrattati per problemi economici dalla casa che avevamo in affitto.. per poco non ci ritrovavamo per strada. Poi per fortuna, all''ultimo abbiamo avuto un emergenza abitativa tramite il nostro comune. Il problema è che ci hanno buttati nel quartiere peggiore della città e in mezzo alla crema di tossici e ubriachi. Un appartamento di soli 26 mq, camera piccolina e cucina altrettanto piccola. I miei si sono ritrovati a dover dormire separati, e io con loro. Un letto matrimoniale in quella stanza proprio non c''entra! In più vari litigi tra vicini con scene non belle, che hanno influenzato un po anche i miei e coinvolto ovviamente anche me durante questi mesi.. di norma dovremmo star qui per 7 anni, prima di aver la casa definitiva...una pazzia! Ovviamente ci stiamo muovendo per risolverla prima, in quanto per legge ora 26 mq in 3 non sono abitabili.

L''altra motivazione che do, è quella più delicata e imbarazzante.. perché fin da piccolo mia madre con me è sempre stata un po possessiva e protettiva. Fatto sta che siamo diventati come amici stretti,in simbiosi e confidenza un po su tutto. Dormendo pure spesso insieme o per necessità o per semplice compagnia.
Tutto questo nel tempo ha portato me, a non esternare il mio affetto per lei (come vorrei sia io che lei) perché ho cominciato a vedere lei,come la donna modello che non trovo in altre,e a provare pure una forte attrazione fisica.
Questo lei non lo sa, e non voglio darli colpe.. mi sono tenuto dentro sempre questa cosa. Ma più passa il tempo e più vorrei smetterla di nascondermi da questa cosa..
Magari parlargliene, facendoli capire che certi episodi di "confidenza" nel tempo hanno accentuato questo mio sentimento. Vorrei citarveli ma ho limiti si spazio nella scrittura e non vorrei essere troppo dilungativo.
Quello di parlagliene non so se sarebbe la scelta giusta o meno.. ma è una cosa a cui ho pensato. Solo che l''imbarazzo e la paura di rovinare il rapporto mi frenano.. e questo non mi fa bene. Poi non saprei che situazione e frasi usare.
Cosa ne pensate in generale ?

Grazie
Cordiai saluti
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Dr. Giuseppe Santonocito Psicologo, Psicoterapeuta 16.2k 372 182
Se c'è una tendenza ansiosa di base, essa può manifestare i propri effetti in varie circostanze della vita quotidiana: gli affetti, le relazioni, oppure erompere in modo inaspettato, senza cause apparenti. Così come può far ripiegare troppo su se stessi e cercare affetto e comprensione in famiglia piuttosto che fuori dell'ambito familiare, anche quando anagraficamente si è già adulti.

Le problematiche economiche possono impensierire, ma non sono, di per sé, causa sufficiente. Altrimenti tutti coloro che hanno problemi economici dovrebbero soffrire di panico.

Dovrebbe chiedere un parere di persona a uno psicoterapeuta, è possibile che l'ansia le stia facendo evitare proprio le situazioni che l'aiuterebbero a crescere e svilupparsi.

Uscire dal panico in senso stretto è la parte più semplice. È la parte successiva di (ri)costruzione di un atteggiamento più funzionale verso la vita quella che potrebbe richiedere un impegno addizionale.

Dr. G. Santonocito, Psicologo | Specialista in Psicoterapia Breve Strategica
Consulti online e in presenza
www.giuseppesantonocito.com

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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Caro ragazzo,
Il problema che Lei ci pone, l'attrazione verso Sua madre, potrebbe essere molto datato, ed essere forse alla base dell'inizio dei Suoi attacchi di panico, nel momento in cui ha realizzato che il cambiamento della casa avrebbe portato ad una maggiore "vicinanza" fisica fra voi.
Vicinanza che Lei desidera ma che La turba anche.
La prima cosa che penso Lei debba fare e' contattare uno psicologo, anche presso una Asl per delimitare dentro di Lei questa attrazione.
Con lui potra' magari mettere a punto un piano operativo per "svincolarsi".
Tale "svincolo" emozionale penso che sia per Lei propedeutico rispetto a qualsiasi separazione reale.
Che ne pensa?

Dott.a FRANCA ESPOSITO, Roma
Psicoterap dinamic Albo Lazio 15132

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dr.ssa Esposito,
La ringrazio per la risposta tempestiva. Ho notato che ha subito intuito certi aspetti della mia situazione.
1 sul fatto che la cosa sia datata, e' giusto infatti.. perche' tutto e' iniziato qualche anno fa, quando mia madre preferiva farmi dormire con lei anziche' nella mia stanza.. penso per una sorta di compagnia e per non farmi sentire solo. Quindi gia' li iniziarono alcuni piccoli episodi che nel tempo, hanno accentuato questa attrazione. All'epoca avevo le prime pulsioni.. tipo erezioni e altre cose. Lei, comincio' a notarle e un po sorpresa mi chiedeva il perche'.. io imbarazzato non le dicevo la verita' (forse sbagliando) ma in certe occasioni e' capitato di vederci un po meno vestiti, condividendo la stessa stanza.
Poi sul fatto che i miei attacchi di panico, possano essere legati a questa cosa di mia madre, ci avevo pensato.. ma non so se puo' essere la motivazione giusta. Non spetta a me dirlo.. penso che sicuramente il tenermi dentro una cosa cosi strana, ma affettiva in modo speciale non mi faccia sicuramente bene. E' come un peso che sento addosso.. uno scheletro che non riesce ad uscire dall'armadio per varie paure e imbarazzi.. uso questo esempio.
Condivido infatti il suo discorso, cioe' che la sua vicinanza da una parte mi piaccia, ma dall'altra un po mi turba. Non vorrei essere esplicito, ma sicuramente penso che possa immaginare i motivi.
Poi la situazione casa attuale, e' un dato evidente in piu' perche' comunque sia, collaborando insieme per situazioni lavorative, in un modo o nell'altro tendiamo ad avere questa vicinanza.
Tra l'altro, e' capitato spesso che alcune persone che abbiamo conosciuto, ci facessero notare stupiti quanto siamo legati come madre/figlio. Come per dire che non e' cosa da tutti i giorni di questi tempi.
Sul fatto di un percorso presso l'asl con uno psicologo.. guardi vengo da un esperienza piu unica che rara di qualche giorno fa. Dopo il primo colloquio, per gli adp..lo specialista mi ha detto che doveva prima riunirsi con altri suoi colleghi, valutare il caso per continuare il percorso o meno, e richiamarmi dopo una settimana per farmi sapere. Beh, sono ancora qui che aspetto la chiamata.. oltre al fatto che la sua metodologia non mi convince.. come spiegavo adesso.
Peccato che lei e' distante, altrimenti avrei fatto un altro tipo di scelta.. pero' se vuole niente ci vieta di sentirci ancora via email. Per limiti di spazio, non posso dilungarmi molto.
Cordiali saluti
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Nelle Asl presso i Servizi di Salute Mentale collaborano diverse professionalita', sia mediche che psicologiche, quindi i tempi possono non essere brevissimi!
Comunque se vuole io posso aiutarLa nei limiti di un consulto on-line che come puo' intuire sono stretti.
Ci possiamo risentire quando desidera.
I migliori saluti.
[#5]
dopo
Utente
Utente
Gentilissima Dr.ssa Esposito,
si capisco che ci siano tempi non brevissimi, l'unica cosa che non mi è tornata di quello specialista è il fatto che non mi abbia più ricontattato, come aveva fatto intendere. Solo quello..
Comunque, guardi.. se per lei non è un disturbo e il consulto on-line rimane gratuito.. perché no ? Per me sarebbe un piacere, e anzi la ringrazio per la sua disponibilità. L'unica cosa che non ho capito.. ci dobbiamo sentire in questa pagina, o devo mandare un e-mail privata al suo indirizzo ?
Per me possiamo risentirci già da queste ore..
Cordiali saluti
[#6]
Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Gentile ragazzo,
Penso che Le convenga ricontattare Lei lo psicologo della Asl. Non penso debba essere lui a richiamarla.
Poi mi faccia sapere.
Buona serata.
[#7]
dopo
Utente
Utente
Carissima Dr.Esposito, come temevo lo psicologo della Asl non mi ha ricontattato. Cosi ci ho provato io e la sua segretaria, mi ha detto che devo attendere come minimo due o tre mesi al prossimo colloquio. Visti i tempi quindi lunghi, e il bisogno che ho adesso di provare a risolvere sia il problema degli Adp, sia su come gestire il rapporto speciale con mia madre, e la mia attrazione per lei.. volevo sapere se lei volesse darmi un consulto, perlomeno sul fatto di mia madre. Più passa il tempo e più sento maggiormente la cosa.. e non riesco più a nasconderla, a tenerla in me.
Mi scusi e grazie per la sua disponibilità.
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Dr.ssa Franca Esposito Psicologo, Psicoterapeuta 7k 154
Mi scriva sulla mail privata <ffrancesp@yahoo.it>
I migliori saluti.
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